14.10.2016

La compagni aerea che vieta i bambini

compagnia aere ache vieta i bambini

Negli ultimi giorni stanno facendo discutere le decisioni di alcuni hotel e ristoranti che hanno deciso di vietare l’ingresso ai bambini per salvaguardare la quiete dei loro ospiti.

Da ultima ci si è messa anche la compagnia aerea indiana IndiGo che ha deciso di bandirli da alcune file dei suoi aeromobili, per garantire un volo più sereno e più tranquillo ai suoi clienti.

Gli under 12 non potranno sedersi nelle file che vanno dalla 1 alla 4, e nemmeno in quelle che vanno dalla 11 alla 14. Un’area chiamata Quiet Zone che ha ovviamente scatenato reazioni contrastanti. I genitori dei bambini hanno visto la decisione come una vera e propria discriminazione nei loro confronti, mentre alcuni viaggiatori hanno accolto la notizia con grande entusiasmo mostrandosi disponibili addirittura a pagare un supplemento per sedersi nella Quiet Zone.

A bordo dei voli IndiGo i bambini non possono già da tempo sedere nelle file con spazio extra per le gambe e in quelle vicine alle uscite di sicurezza.

Nel continente asiatico ci sono compagnie aeree come la Scott, la AirAsiaX e la Malaysia Airlines, che già da anni hanno istituito la zona Child Free acquistabile come upgrade
Nei tanti voli presi mi è capitato solo una volta di essere infastidito dagli schiamazzi incessanti di un bambino. Tornavo dal Messico con British Airways e il piccolino ha pianto per quasi tutto il volo (circa 10 ore). Poverino, lui non c’entrava nulla, la colpa era dei suoi genitori che fregandosene altamente della sua insofferenza, e non degnandolo nemmeno di uno sguardo o di una carezza, hanno continuato a guardare il loro film con le cuffie nelle orecchie. Ricordo che ignoravano addirittura le richieste dei passeggeri che, come me, volevano almeno schiacciare un pisolino.

A dire il vero ciò che mi ha infastidito non è stato il piccolino che piangeva, anzi era dolcissimo e tenerissimo (io adoro i bimbi e le mie nipotine Giorgia e Beatrice sono le mie principessine), ma il menefreghismo più totale della sua mamma e del suo papà. Li avessi visti prenderlo almeno in braccio e provare a rincuorarlo avrei sicuramente accettato la situazione.

Ci sono stati anche alcuni voli in cui sono stato incessantemente preso a calci sul sedile ma la cosa non mia ha affatto infastidito, d’altronde siamo stati tutti bambini, e so che per un genitore non è semplice gestire e calmare un bambino.

Ma poi diciamolo, sono solo i bambini ad arrecare disturbo durante un volo? Ho visto adulti fare cose allucinanti…
E se iniziassero a farlo anche le altre compagnie aeree? Tu cosa ne pensi? Saresti favorevole o contrario?
immagine di copertina skitterphoto

Un bel giorno di novembre apre per gioco il blog VoloGratis.org e si ritrova ad essere uno dei travel bloggers più seguiti e più influenti in Italia. Ama coccolare il suo bassethound Gastone, giocare con suo figlio Nicholas, cantare sia dentro che fuori alla doccia, suonare la chitarra e viaggiare per il mondo insieme alla sua famiglia. Odia fare la valigia e gli hotel con i bagni in comune. Per anni ha portato avanti la battaglia “più viaggi per tutti” non solo su VoloGratis.org ma anche su m2oradio, su Radio Capital, su Rai Radio 2, su Radio LatteMiele e sulle pagine de L'Huffington Post. Ogni tanto lo trovi in radio, in tv e su giornali. Il 18 maggio 2017 è uscito il suo primo libro "Professione Travel Blogger" disponibile in tutte le principali librerie italiane, anche online. La terza edizione, con il titolo "Professione Travel Blogger e Travel Influencer" è uscita a maggio 2022. Il 23 luglio 2020 è uscito il libro da lui curato dal titolo "In viaggio tra i borghi d'Italia". A fine giugno 2021 è stato pubblicato il suo libro "Passeggiate romane" tutto dedicato ai luoghi più insoliti, segreti e curiosi di Roma, con la prefazione di Lillo.