Cosa mangiare sul Lago di Garda Trentino

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Se sei in partenza per il Garda Trentino – la zona che comprende Riva del Garda, Torbole, Arco, Tenno, Dro, Drena e Val di Ledro – oltre a fare un viaggio in un territorio meraviglioso intraprenderai un vero e proprio viaggio nel gusto.

Tanti sono i prodotti di eccellenza di questa zona che si contraddistinguono per la loro unicìtà e per l’alta qualità, e non potrai esimerti dall’assaggiarli.

Per aiutarti nella scelta ho pensato di scrivere questa guida su cosa mangiare nel Garda Trentino, anche perché da biologa-nutrizionista quale sono, sempre attenta ai prodotti sani e naturali, ho avuto modo di apprezzare i loro prodotti in più di un’occasione, soprattutto durante l’evento enogastronomico Garda con Gusto.

Cosa mangiare sul Lago di Garda Trentino

Carne salada

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Il fiore all’occhiello del Garda Trentino è senza ombra di dubbio la Carne Salada, una specialità dell’area tra Arco, Tenno e Varone. Si tratta di una fesa di manzo lasciata marinare e aromatizzare al punto giusto per poi essere consumata sia cruda, condita con olio extravergine di oliva del territorio, che cotta accompagnata a fagioli (carne salada e fasoi),
Il processo di marinatura della carne salada si perde nella notte dei tempi. La prima traccia si ha in un manoscritto quattrocentesco dal titolo Libro de cosina composto et ordinato per lo hegregio homo Martino de Rubei de la Valle de Bregna, coquo dell’illustre Signore Johanne Jacobo Trivulzio.

Nacque come metodo per la conservazione della carne nella stagione fredda. Nel passato si era infatti soliti conservare pezzi di bovino nel sale, aggiungendo erbe aromatiche come il pepe spaccato, le foglie di rosmarino e le foglie di alloro (qualcuno aggiungeva anche bacche di ginepro). La carne, tagliata in blocchi da 2 a 4 kg, veniva inserita a strati in botti di legno (poi in recipienti di terracotta) e sopra ci si metteva un sasso del peso di 7 o 8 kg che serviva a far salire la salamoia ottenuta dai liquidi emessi dalla carne, e a far rimanere il tutto coperto dalla salamoia stessa. Il procedimento durava da un mese e mezzo ai due mesi e poi la carne salada era pronta per essere consumata.

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Ancora oggi alcuni salumifici trentini producono carne salada seguendo in maniera scrupolosa la ricetta originale basata sul procedimento naturale di macerazione ripercorrendo fedelmente la tradizione.

E’ una carne magrissima e quindi adatta a chi vuol mantenersi in forma (solo 93 kcal ogni 100 gr di prodotto), facilmente digeribile, ha un elevato contenuto di proteine e solo l’1 % di materia grassa. Grazie anche alla totale assenza di lattosio, glutine e di altri componenti allergeni, è indicata per diverse tipologie di regime alimentari.

Io ti suggerisco di provare la carne salada sia cruda con un filo d’olio extravergine della zona, che cotta accompagnata dai fagioli.

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Sono curiosa di sapere quale sarà la tua preferita. A me piacciono entrambe le versioni!

Il broccolo di Torbole

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Ortaggio autoctono facente parte della famiglia dei cavoli, si contraddistingue dal broccolo a cui siamo tutti abituati per due motivi: per il suo sapore intenso e per la commestibilità delle sue foglie.

Può essere facilmente coltivato negli orti di Torbole e di Linfano – anche in prossimità della montagna – poiché trova un microclima ideale dato dalla vicinanza del lago e da un vento favorevole che soffia da nord-ovest provocando un leggero innalzamento della temperatura, e prevenendo la formazione della brina, nemica per eccellenza della infiorescenza di questo ortaggio.

Dall’aspetto giallognolo e con un’infiorescenza simile ad una palla, può crescere fino all’altezza di circa un metro. Pesa al massimo 5 etti e risulta quindi più piccolo rispetto a quello romanesco.

E’ un ortaggio molto versatile in cucina ma che deperisce molto rapidamente dal punto di vista qualitativo e nutrizionale. Va quindi consumato in fretta, meglio se mediante cottura al vapore in modo da preservare le sue proprietà nutritive.

Il broccolo di Torbole – presidio Slow Food – è ricchissimo di vitamina C, vitamina A, potassio, magnesio, ferro, fosforo e calcio, ed è molto indicato per chi è a dieta poiché ha pochissime calorie, ma ha anche una potente azione depurativa e diuretica nonché antiossidante. E’ inoltre indicato nei soggetti con carenze vitaminiche e in casi di affaticamento dal momento che è un ottimo antistress. Contrasta inoltre la formazione dei radicali liberi grazie alla presenza di una sostanza chiamata sulforafano in grado di inibire i geni responsabili dell’invecchiamento cellulare.

Olio extravergine di oliva DOP

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Il territorio del Garda Trentino ha enormi terrazzamenti di ulivi con piante centenarie che offrono olii extravergine di altissima qualità.

Qui viene prodotto l’olio più a Nord del mondo grazie al clima mediterraneo tipico del lago di Garda.

Tra le varietà più importanti c’è da segnalare la Casaliva, caratterizzata da un color verde-oro e da un profumo delicato con lievi note di amaro e piccante al palato, e con una fragranza di mandorla verde, carciofo ed erbe aromatiche.

L’olio extravergine di oliva è ricchissimo di acidi grassi monoinsaturi ed è uno dei condimenti più indicati per chi soffre di colesterolo alto. Molto ricco di antiossidanti, i fenoli, sostanze che aiutano l’organismo a salvaguardarsi dall’invecchiamento cellulare e a proteggersi dai processi infiammatori, utili anche nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete e tumori.

E’ facilmente digeribile, indispensabile nella dieta quotidiana di grandi e piccoli poiché contribuisce all’accrescimento, alla formazione e al mantenimento della salute delle ossa, grazie alla presenza della vitamina E ma anche come supporto per le difese immunitarie.

Provalo su una fetta di pane appena sfornato, sulla carne salada o a crudo su una delle deliziose zuppe che preparano da queste parti, magari una zuppa con il broccolo do Torbole.

Il pesce del Lago di Garda

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Il Lago di Garda è uno dei pochi laghi italiani che riesce tuttora a regalarci esemplari d’eccellenza come il rarissimo carpione, la trota che arriva anche a 15 kg, il lavarello (più noto come coregone) presente in abbondanza costituendo quasi il 70% del pescato del lago e con un gusto delicato, l’alborella, la sardina (dal sapore meno forte di quella di mare), il luccio che può arrivare anche a 20 kg di peso, la tinca, il persico reale e l’anguilla.

Questa ricchezza e varietà, presente anche nei laghi vicini di Tenno e Ledro, proviene da acque pure tanto che alcuni allevamenti come quelli del salmerino e della trota sono stati riconosciuti con il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Il pesce di lago è sicuramente un altro simbolo d’eccellenza del Garda Trentino, simile come valore nutritivo al pesce di mare, ma con un gusto più delicato, una maggiore digeribilità data da una bassa concentrazione di lipidi – ad eccezione dell’anguilla che tra tutti è il pesce con maggior contenuto di materia grassa – e da una bassa concentrazione di tessuto connettivo.

Punto di forza del pesce di lago è sicuramente la purezza della sua carne data dalla quasi totale assenza di agenti inquinanti nelle acque in cui vive, che lo rendono dal punto di vista organolettico qualitativamente migliore e più controllato rispetto al pesce di mare.

Alimento altamente proteico, contiene amminoacidi essenziali, colesterolo in minor quantità rispetto alla carne, acidi grassi saturi, mono e polinsaturi ed acidi grassi essenziali omega 3 utili nel contrastare malattie cardiovascolari e placche sclerotiche nel sangue.

Per l’alto contenuto di fosfolipidi, vitamine tra cui la vitamina A, D, B2 e B6, sali minerali come iodio, sodio, calcio e fosforo il pesce è sicuramente uno dei pilastri della dieta mediterranea il cui consumo andrebbe di buona norma dalle 3 alle 5 volte la settimana.

Io ti suggerisco di provare, oltre ai vari pesci al cartoccio o alla griglia, i bigoli con le sarde. I bigoli sono una pasta lunga simile a un grosso spaghetto che, grazie alla sua ruvidità, riesce a trattenere il condimento. Davvero ottimi.

piatti da mangiare sul lago di garda trentino

Vini del Garda Trentino

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Le delizie di cui vi ho parlato poco fa possono essere accompagnate con gli ottimi vini DOC del Garda Trentino.

Tra i bianchi spiccano il Nosiola dall’aroma fruttato e con accenni aromatici, il ller Thurgau, il Pinot bianco e quello grigio, lo Chardonnay, il Traminer e lo spumante Trentodoc ottimo per gli aperitivi.

Tra i rossi spiccano il Marzemino, ottenuto da un vitigno autoctono, il Merlot e il Cabernet.

Per accompagnare il dessert, come ad esempio l’immancabile strudel di mele, c’è invece il Vino Santo, da non confondere con il Vin Santo toscano. Si tratta di un vino passito (bianco dolce) ottenuto dall’uva Nosiola mediante un particolare procedimento. I grappoli raccolti vengono disposti su dei graticoli in granai o in stanze ben aereate dal vento del Nord grazie al quale i grappoli perdono acqua. Una volta avvenuto l’asciugamento l’uva viene attaccata da una muffa nobile che favorisce l’appassimento. Prende il suo nome dal fatto che la pigiatura viene effettuata durante la Settimana Santa.

Ora che sai cosa mangiare sul Lago di Garda Trentino non ti resta che partire alla scoperta di questo splendido territorio e dei suoi sapori.

Quando non viaggio con Andrea (il tizio che si è inventato questo blog) indosso il camice bianco e lavoro come Biologa Nutrizionista. Mi districo tra valigie e ricerca del benessere. Ho fatto della mia professione un vero e proprio stile di vita e anche quando sono in giro per il mondo sono sempre molto attenta a ciò che mangio. Perché una corretta alimentazione è alla base del nostro benessere.