È nato Aerosmurf: l'aereo dei Puffi

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“Noi Puffi siam così, noi siamo Puffi blu, puffiamo su per giù due mele, poco più” cantava Cristina D’Avena e noi insieme a lei sognando il magico mondo di Grande Puffo, Puffetta, Birba e Gargamella. E se ti dicessi che da oggi è possibile volare a bordo dell’aereo dei Puffi?
Tranquillo, non lo guida il Puffo Aviatore e come assistenti di bordo non ci sono né Puffetta e né Quattrocchi. Si tratta di un aereo vero e proprio allestito da Brussels Airlines per celebrare una delle più celebri icone del Belgio, i Puffi, nati dalla matita del fumettista belga Peyo, e che proprio quest’anno festeggiano i loro primi 60 anni.
Un Airbus A320 che fino al 2023 porterà i Puffi nei cieli europei europei per la gioia di grandi e piccini.

Ma com’è nata l’idea dell’aereo dei Puffi?
È iniziato tutto lo scorso anno con un concorso lanciato da Brussels Airlines e rivolto a designer e ad appassionati di grafica, ai quali fu chiesto di inviare la propria idea o il proprio disegno circa la loro idea di icona belga.
Tra le 1415 idee ricevute, tra cui le famose patatine fritte, è arrivata anche quella dell’italiana Marta Mascellani che ha proposto di celebrare i Puffi. Idea confermata poi con entusiasmo dal grande pubblico.
È nato così Aerosmurf, che prende il nome da un album dei fumetti dei Puffi che racconta la storia di un Puffo che sognava di volare. L’ometto blu provò tante soluzioni ma nessuna di esse funzionò, fino a quando non costruì un aereo, l’Aerosmurf.



Il design di Aerosmurf: l’aereo dei Puffi


I progettisti dello studio Peyo hanno adattato il design di Marta Mascellani alla fusoliera rotonda dell’A320, in cui sono stati realizzati 19 Puffi tra passeggeri ed equipaggio, che interagiscono tra di loro e che si fondono con le altre icone del Belgio come ad esempio i waffle, le patatine fritte, il sassofono e l’Atomium.
Nella cabina di pilotaggio c’è Puffetta come capitano e Grande Puffo come copilota, mentre Gargamella e Birba tentano la fuga attraverso un portello posto nella pancia dell’aereo, visibili solo durante il decollo e l’atterraggio.
All’interno dell’Aerosmurf ci sono anche gli ometti blu disegnati sulla moquette, una musichetta d’imbarco dedicata ai Puffi dà il benvenuto ai passeggeri e un video racconta le loro epiche avventure.
La realizzazione della fusoliera ha impiegato 14 artisti guidati dallo specialista dell’aerografo André Eisele, che hanno lavorato  senza sosta per 14 giorni utilizzando 28 colori, 420 litri di vernice, 24.000 metri di nastro adesivo e 4.500 m² di carta.

L’aereo dei Puffi, Aerosmurf, è decollato da Londra alle ore 9:50 di domenica 25 marzo 2018, qui trovi il suo orario di volo completo e aggiornato.
Congratulazione a Marta Mascellani e viva i Puffi!

Cosa ne pensi dell’aereo dei Puffi? Ti piacerebbe volarci? A me tantissimo, io sono cresciuto con loro e conservo gelosamente i pupazzetti di plastica che i miei genitori mi regalarono quando avevo 4 anni, praticamente un secolo fa!
foto e video copyright Brussels Airlines