Dar Filettaro a Santa Barbara: il filetto di baccalà (forse) più buono di Roma

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Mangiare un filetto di baccalà fritto Dar Filettaro a Santa Barbara è una di quelle cose che un romano o un turista in visita a Roma deve assolutamente fare almeno una volta nella vita.



Si tratta di un’esperienza culinaria memorabile, impreziosita dal contesto caratteristico fatto di romanità verace.

Er Filettaro – come si dice a Roma – si trova in pieno centro, al numero 88 di largo dei Librari, una traversa di Via dei Giubbonari, la via che da Campo de’ Fiori porta a Via Arenula. Accanto alla chiesetta di Santa Barbara, da cui prende il nome.



Questa piccola trattoria che sull’insegna ha scritto a scanso di equivoci “Filetti di Baccalà”, da quasi un secolo incanta i palati dei romani e dei viaggiatori di tutto il mondo con una sola specialità: il filetto di baccalà pastellato e fritto, tipico della tradizione culinaria romana. Il filetto di baccalà fritto noi lo mangiamo in pizzeria in attesa della pizza, insieme a supplì, fiori di zucca e crocchette, e non manca mai tra il pesce fritto della cena della Vigilia di Natale.

Politici, artisti, cardinali e persino il Papa Pio XII sono stati da sempre attratti dai filetti der Filettaro a Santa Barbara. Si narra che Papa Pacelli ci mandava spesso il suo cameriere personale a prendergli qualche bel filetto fritto. Ci andava anche il nonno di mia mamma “Nonno Leonardo”, che poi in realtà si chiamava Salvatore, ma questa è un’altra storia.



Il locale è piccolo e caratteristico, tipico da trattoria romana, ed è talmente famoso e apprezzato che per mangiare seduto al tavolo bisogna mettersi in coda ed aspettare il proprio turno.

Già solo sbirciando dalla porta a vetri ci si accorge dell’atmosfera, e poi il cameriere che chiama i clienti per farli accomodare è un vero spasso.

Appesi al muro fanno bella mostra quadri e targhe, tra cui una che riflette tutto l’amore dei proprietari per la Città Eterna, “se moro e poi rinasco…prego Dio de rinasce a Roma”.

Come dice il nome, la sua specialità sono i filetti di baccalà impastellati e fritti, magari da accompagnare con le puntarelle. Si può scegliere sia di mangiarli al suo interno (e hanno un costo di € 7) che da asporto (€ 6), e gustarseli a passeggio, o seduti sulle scale della Chiesa di Santa Barbara, o ai piedi della statua di Giordano Bruno a Campo de’ Fiori o sulle panchine del giardinetto di Largo Cairoli.

Il menù è molto semplice.

Come antipasto si può scegliere tra

Come piatto principale c’è ovviamente sua maestà il “filetto di baccalà”.

Tra le insalate è possibile scegliere tra:

Tra i dolci ci sono

Non manca il vino della casa e la birra.

I filetti di baccalà (merluzzo norvegese) vengono preparati solo con ingredienti naturali e fritti alla perfezione. Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro. Buonissimi.

Noi ci andiamo spesso, sia per prendere un filetto di baccalà da asporto, sia per mangiarlo nel locale accompagnandolo o con le puntarelle alla romanesca, buone come quelle fatte in casa, con aglio e pasta d’acciughe,

o con un piatto di fagioli con cipolla.

Da bere acqua e birra.

In due abbiamo speso € 25,50.

Abbiamo mangiato benissimo, ci siamo divertiti un mondo in quanto i camerieri sono simpaticissimi, e siamo usciti sazi e soddisfatti.

Er Filettaro è un’istituzione, un viaggio nei sapori tradizionali di Roma in un’ambiente difficile da dimenticare.

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