Diario di viaggio: Yucatan, Messico (prima parte)

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Del Messico abbiamo sempre conservato un ricordo meraviglioso, forse perché è stato il nostro primo viaggio da neo sposi, forse perché è stato il nostro primo viaggio “esotico” o forse perché è un Paese talmente bello che impossibile non innamorarsene.

E così, a tre anni e mezzo dal nostro primo viaggio in Messico che ci portò in Riviera Maya con un piccolo sconfinamento nello Yucatan, abbiamo deciso di tornare per conoscere approfonditamente questo Stato messicano, che è meno conosciuto del Quintana Roo (dove si trova la Riviera Maya con Tulum e Cancun), ma altrettanto bello e affascinante.

Siamo tornati a Roma domenica 20 marzo e siamo pronti a raccontarvi tutto dettagliatamente in questo

Diario di viaggio Yucatan

Primo giorno
Per raggiungere direttamente Mérida partiamo da Milano perché c’è un comodissimo volo Blue Panorama che collega il capoluogo lombardo con la capitale dello Yucatan, facendo un breve stop a L’Havana (Cuba).

Raggiungiamo Milano con un volo easyJet, pranziamo in aeroporto, e alle 16:45 ci imbarchiamo su Blue Panorama.

Il volo, nonostante sia lungo per via della distanza, fila veloce e liscio come l’olio tra una mangiata, una bevuta, un dormita e quattro chiacchiere.

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Fantastico l’atterraggio a L’Havana eseguito dal pilota – che peraltro era una bellissima ragazza – talmente perfetto che non ce ne siamo nemmeno accorti.

Atterriamo a Mérida alle 00:45 e ci dirigiamo subito all’hotel Casa del Balam che si trova in pieno centro, di fronte al Teatro José Peón Contreras e a due passi dalla Cattedrale.

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L’hotel è graziosissimo, molto caratteristico, con un bel patio e una bella piscina dove refrigerarsi nelle caldissime giornate yucateche.

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Il caldo messicano ci trasporta subito in un’atmosfera estiva che ci rende subito felici e che ci fa dimenticare di qualsiasi problema.

La differenza di orario con l’Italia è di -7 ore, e all’1:30 locale, le 8:30 del mattino italiane, proviamo a schiacciare un pisolino. L’euforia di essere in questo Paese e il fuso orario ci fanno dormire ben poco, e alle 7 siamo già a fare colazione.

 
Secondo giorno
Mangiamo dell’ottima frutta tropicale e del pane con marmellata di papaya. Tutto delizioso.

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Alle 7 del mattino ci sono già 26 gradi e noi siamo super felici di aver lasciato l’inverno e aver trovato l’estate.

Alle 9:30 siamo pronti per conoscere lo Yucatan.

La prima tappa la facciamo a Izamal, che dista circa 70 km da Mérida.

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Izamal è una delle città magiche del Messico, i Pueblos Magicos, città scelte dal Segretariato del Turismo (SECTUR) tra tutte quelle che hanno conservato intatte le proprie tradizioni e le proprie usanze, e che sono in grado di colpire dritte al cuore del visitatore grazie a quell’atmosfera magica e di altri tempi che si respira per le loro strade.

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Il primo impatto con Izamal ci lascia letteralmente senza fiato. È il prototipo di città messicana che abbiamo sempre sognato e immaginato. È detta anche “la città gialla” per via del colore di tutti i suoi edifici, un colore che serve ad allontanare i mosquitos.

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Facciamo subito un giro per la piazza principale e veniamo subito catapultati indietro nel tempo. Meraviglia delle meraviglie!

Izamal è costruita sulle rovine di un’antica città Maya e le sue colline, dove si trovano anche case e hotel, non sono nient’altro che piramidi non ancora portate alla luce.

Proprio sulla piazza principale si trova il Convento di Sant’Antonio da Padova, costruito tra il 1549 e il 1562 sulle rovine di templi maya, e appartenente all’ordine dei francescani.

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Salendo la scalinata ci si ritrova in quello che viene considerato come il più grande atrio di una Chiesa dopo quello della Basilica di San Pietro in Vaticano. Proprio qui nel 1993 Giovanni Paolo II incontrò la popolazione yucateca, e a testimonianza di quello storico avvenimento fu eretta una statua in bronzo in suo onore.

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L’interno della basilica è a navata unica, è piuttosto semplice con un altare in stile barocco.

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Sono quasi le 12 e il caldo si fa sentire, ma a noi l’estate piace da morire.

Facciamo un giro per le stradine del centro, tra casette e antiche botteghe, e andiamo a visitare la piramide di Kinich-Kakmo. Pensate è la più grande dello Stato, più grande anche di quella di Chichen Itza. In effetti è gigantesca, ha una base enorme. Saliamo fino in cima e ammiriamo dall’alto un panorama mozzafiato.

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Per pranzo ci fermiamo al ristorante Zamna dove facciamo la conoscenza della cucina dello Yucatan.

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Assaggiamo un pò di tutto, poc chuc (carne di maiale marinata nell’arancia amara), cochinita (carne di maiale con pomodoro), papadzules (tacos ripieni di uova sode), sopa de lima (una zuppa di pollo e tortilla con lime) e un gelato al cocco che definire strepitoso è riduttivo, il più buono che io abbia mai mangiato in tutta la mia vita. Come bevanda prendiamo l’Agua de Chaya, ottenuta con le foglie della Chaya, una pianta autoctona. Fresca e rinfrescante.

Qui nella Yucatan si mangia benissimo!

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Dopo pranzo facciamo un salto nel giardino dell’hotel Rinconada del Convento per ammirare la vista meravigliosa che si gode sul retro del Convento.

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Alle 17:30 siamo di nuovo a Mérida. Ci riposiamo un pò in piscina e ce ne andiamo poi a cena a La Parrilla, una catena di ristoranti messicani che dicono cucini degli ottimi piatti tipici. Ce ne sono vari sparsi per la città ma noi andiamo in quello che si trova nell’elegante Paseo Montejo.

Mangiamo un burrito strepitoso, dei nachos pastor a dir poco divini e tacos vari. Io bevo una birra locale e Valentina una limonata. Usciamo sazi, soddisfatti e felici di essere di nuovo in Messico.

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Terzo giorno
Anche oggi ci svegliamo presto, forse ancora per il fuso orario o forse per l’euforia di essere in questo Paese strepitoso e solare sotto ogni punto di vista.

Alle 7 siamo a fare colazione nel patio dell’hotel, pantaloncini corti, maglietta a mezze maniche e infradito già di prima mattina, un vero spettacolo.

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Ce la prendiamo comoda e rilassata come fanno i messicani, e alle 10 ce ne andiamo a Puerto Progreso che dista una ventina di chilometri da Mérida. Prima però facciamo una sosta al sito archeologico di Xcambo, poco conosciuto ma davvero suggestivo. Si tratta di un importante centro Maya di produzione e vendita del sale marino. C’è un’antica chiesetta spagnola, i resti di un tempio e la piramide su cui si può salire fino in cima. La civiltà Maya ci affascina tantissimo!

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Scattiamo un centinaio di foto, facciamo qualche ripresa e via a Puerto Progreso. Si tratta di un villaggio di pescatori che affaccia su una bellissima spiaggia di sabbia bianca e su un bel mare azzurro.

 
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Non c’è il turismo di massa che si incontra nella Riviera Maya (peraltro bellissima) ma solo gente del posto intenta nelle sue occupazioni o nel pieno relax della spiaggia.

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Camminiamo sulla spiaggia, facciamo un bel bagno nelle acque calde del Golfo del Messico, e per pranzo ce ne andiamo a mangiare da Elio al Mare. È il ristorante di un italiano di Rimini che un bel giorno di 22 anni fa arrivò in Messico per vacanza e se ne innamorò a tal punto che non tornò più indietro. Elio vive felice con la sua famiglia in una casa sulla spiaggia, adibendo il piano terra a ristorante.

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Si mangia benissimo, pesce fresco “dal produttore al consumatore”.

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Mangiamo ammirando un paesaggio paradisiaco, scambiamo quattro chiacchiere con Elio e verso le 15:30 torniamo a Mérida.

Nella capitale dello Yucatan oggi si svolge un evento importantissimo, la registrazione di un dvd del gruppo Los Angeles Azules, con la partecipazione di Miguel Bosé e Pepe Aguilar. Personaggi molto famosi in Messico. Miguel Bosé è famosissimo anche in Italia. L’evento è gratuito, riusciamo ad avere i biglietti e ci gustiamo un paio d’ore di buona musica cumbia e mariachi in un’atmosfera strepitosa, e circondati da  gente di tutte le età che impazzisce per i propri idoli.

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Ci divertiamo un mucchio e alle 18:30 facciamo un giro notturno per la città a bordo del bus turistico.

Passiamo per i punti più importanti e rimaniamo affascinati dalla sua bellezza e dal contrasto tra l’antico e il moderno.

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Mérida è una delle città più sicure del Messico, e si può camminare in qualsiasi ora de giorno e della notte senza alcun tipo di pericolo. Questo senso di sicurezza si percepisce a pelle e rende tutto ancora più bello.

Per cena una ragazza del posto ci porta all’Enoteca Oliva dove mangiamo un buonissimo filetto.

A mezzanotte e mezza siamo di nuovo in camera con gli occhi a cuoricini. Oramai siamo perdutamente innamorati dello Yucatan, e del Messico
 
Continua… leggi la seconda parte del nostro diario di viaggio nello Yucatan
Guarda il video del nostro viaggio


(musica “Beat Your Competition”, a free-use public domain song by Vibe Tracks)
Viaggio realizzato in collaborazione con Visit Mexico, le opinioni sono personalissime e non affatto influenzate dall’ente.

Un bel giorno di novembre apre per gioco il blog VoloGratis.org e si ritrova ad essere uno dei travel bloggers più seguiti e più influenti in Italia. Ama coccolare il suo bassethound Gastone, giocare con suo figlio Nicholas, cantare sia dentro che fuori alla doccia, suonare la chitarra e viaggiare per il mondo insieme alla sua famiglia. Odia fare la valigia e gli hotel con i bagni in comune. Per anni ha portato avanti la battaglia “più viaggi per tutti” non solo su VoloGratis.org ma anche su m2oradio, su Radio Capital, su Rai Radio 2, su Radio LatteMiele e sulle pagine de L'Huffington Post. Ogni tanto lo trovi in radio, in tv e su giornali. Il 18 maggio 2017 è uscito il suo primo libro "Professione Travel Blogger" disponibile in tutte le principali librerie italiane, anche online. La terza edizione, con il titolo "Professione Travel Blogger e Travel Influencer" è uscita a maggio 2022. Il 23 luglio 2020 è uscito il libro da lui curato dal titolo "In viaggio tra i borghi d'Italia". A fine giugno 2021 è stato pubblicato il suo libro "Passeggiate romane" tutto dedicato ai luoghi più insoliti, segreti e curiosi di Roma, con la prefazione di Lillo.