Apericena da Il Gianfornaio a Roma

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Non sono un grosso appassionato di aperitivi, o meglio non sono uno di quelli che sente spesso la necessità di recarsi in quei posti fighettini a bere prosecco mangiando stuzzichini vari. Anche perché spesso ho preso delle belle sole come si dice a Roma.
Mi è capitato di andare in posti e spendere € 10 o 15 per bere un cocktail annacquato mangiando cibo almeno del giorno prima, con le immancabili insalate di farro o il cous cous della stagione precedente che tanto vanno di moda.
Ma a Roma c’è un posto che mi piace così tanto e in cui spesso mi viene una gran voglia di tornare. Si chiama Il Gianfornaio e ha quattro locali: uno a Ponte Milvio (L.go Maresciallo Diaz, 16), uno ai Parioli (V.le dei Parioli, 95E), uno all’Eur (L.go Apollinaire, 5-7) e uno a Prati (Via dei Gracchi, 179).
Il Gianfornaio nasce a Ponte Milvio negli anni Ottanta e subito si distingue dai semplici forni grazie alle varietà dei suoi pani speciali e delle sue pizze, alla tecnica della lievitazione naturale, e alla grossa varietà dei prodotti di pasticceria da forno.
Con il passare degli anni la sua fama cresce a tal punto da fargli aprire altri tre punti vendita, trasformandoli poi da semplici forni a locali in cui fare colazione, brunch, merenda e aperitivo. E tutto con prodotti artigianali e di qualità.
Io vado spesso da Il Gianfornaio a Prati, una zona che mi piace tanto e che è abbastanza vicina da casa mia. Spesso il sabato pomeriggio in sella al nostro scooter Sh 150 io e Valentina ce ne andiamo a fare una passeggiata in Via Cola di Rienzo, e poi non resistiamo alla tentazione dell’aperitivo da Il Gianfornaio che puntualmente si trasforma in una vera e propria cena.
Il locale è bello, grande, accogliente e spazioso. Tutto è curato nei minimi particolari e la pulizia la si percepisce ad occhio nudo.


Ma la cosa ancor più bella è la gentilezza del personale, un bel gruppo di giovani simpatici ed educati che ti fanno sentire a casa.
L’apericena – servita dalle 18:30 alle 20:30 – non è a prezzo fisso ma dipende da ciò che si beve. Si va dagli € 8 delle centrifughe di frutta e/o verdura e dei frullati, ai € 10 dei cocktails.
Le centrifughe sono deliziose, per non parlare poi del frullato Gianfo Special creato con frutta fresca di stagione e una base di spremuta d’arancia, senza zuccheri e senza aggiunta di acqua o latte.

Valentina ama particolarmente le loro centrifughe di verdura – io la prendo sempre in giro con la battuta “anche oggi ti bevi il minestrone?” – io quelle di frutta.
Ma veniamo al pezzo forte, il buffet senza limiti. Pizzette calde, pizza appena sfornata, panini freschi, pasta, farro e frittini.
La pizza de Il Gianfornaio è un qualcosa di eccezionale, alla romana, bassa e croccante, condita al punto giusto senza quell’eccesso di olio che rischia di disgustare e di farci sporcare al primo morso. Per non parlare dei panini, sempre soffici e freschi.

Non ho mai provato l’Aperité che si svolge nel pomeriggio con pastecceria fresca e da forno ma credo che lo farò molto presto.
Ma da Gianfornaio è possibile anche comprare pane fresco, pizza al taglio, dolci e pasticcini. Lì tutto ha un aspetto invitante, è difficile andare via a mani vuote.