Crociera nelle Isole Greche: Creta e Santorini (terzo giorno)

Crociera nelle Isole Greche: Mykonos (primo giorno)



Crociera nelle Isole Greche: Efeso (Turchia) e Patmos (secondo giorno)

Anche oggi la sveglia suona alle 6 in punto, ci alziamo in fretta e in furia giusto perché la colazione a bordo della Louis Olympia è un qualcosa di unico, e perchè ci aspettano due tappe importantissime, Heraklion (Creta) e Santorini. Altrimenti saremmo rimasti a dormire beatamente in cabina.



Il cielo è abbastanza grigio e se nel corso della giornata non uscirà il sole non riusciremo ad ammirare il famoso tramonto di Santorini. Ma con tutta la positività e l’ottimismo che abbiamo in corpo alle 8 scendiamo a Heraklyon.

Il pullman ci porta diretti al leggendario Palazzo di Minosse a Cnosso, famoso per le leggende mitologiche di Minosse e il labirinto costruito da Dedalo e di Teseo e il Minotauro.



Siamo emozionatissimi perchè tra non molto saremo nella culla della civiltà Minoica e ammireremo con i nostri occhi ciò che finora abbiamo visto solo sui libri di storia.

Il biglietto costa € 6 e all’ingresso del Palazzo ci fa gli onori di casa uno splendido pavone che ci regala una ruota strepitosa, sa di essere bello e fa il vanitoso.

Il palazzo era gigantesco, aveva una superficie di 22.000 metri quadrati, abitato da 100.000 mila persone, ed era costruito su più piani sfruttando la conformazione del territorio.

Ciò che oggi è possibile ammirare si deve agli scavi di Sir Arthur Evans iniziati nel 1900 ed è quasi tutto ricostruito.

La costruzione avvenne intorno al 1628 a.C. sulle rovine di un altro palazzo risalente al 2.000 a.C., distrutto probabilmente a causa di un terremoto che scaturì a seguito dell’eruzione del vulcano di Santorini.

Era talmente grande e pieno di stanze, corridoi e cortili, che diede origine alla leggenda del labirinto costruito dall’architetto ateniese Dedalo e dal figlio Icaro.

Al centro vi era un cortile dove si svolgevano i giochi con i tori, animali sacri per i cretesi.

Ciò che ci colpisce particolarmente è la Sala del Trono con le pareti affrescate,

e gli appartamenti della Regina con gli splendidi delfini.

Io cerco imperterrito il Minotauro (la figura mitologica mezzo uomo e mezzo toro) ma non riesco a trovarlo, dicono sia stato ucciso da un certo Teseo, se lo becco questo Teseo!

Prima di rientrare a bordo della Louis Olympia facciamo un giro per il centro di Heraklyon,

ammiriamo la Fontana del Morosini eretta nel 1628 dai Veneziani,

la Chiesa di San Marco eretta dai veneziani in onore del loro Santo Patrono – che durante la dominazione turca fu trasformata in moschea –

la Loggia risalente al 1626 e reputata come una delle più belle testimonianze architettoniche veneziane sull’Isola di Creta,

e la Chiesa di San Tito, patrono dell’Isola.

Purtroppo nemmeno qui riusciamo a visitare le spiagge, vorrà dire che ci torneremo con più calma, dicono che siano bellissime!

Alle 12:00 facciamo rientro in nave e prima di pranzo ci deliziamo con un ottimo frullato alla frutta, che ci gustiamo a bordo piscina mentre assistiamo ad una lezione di ballo tenuta dal simpaticissimo e mai inavdente staff della Louis Olympia,

e visitiamo la cabina di pilotaggio.

Tranquilli, c’era il pilota automatico!

Alle 13:30 lasciamo che i nostri palati vengano deliziati dai sapori della cucina greca esaltati dalla maestria dello chef della Louis Olympia.

Io non resisto al fascino del calamaro fritto, si è sparsa la voce anche sulla nave e il cameriere Cesare – che ci coccola fin dal primo giorno di navigazione – oltre ai vari antipasti, secondi e verdure, mi porta una porzione rinforzata.

A bordo della nave si mangia come veri e propri Dei greci.

Alle 15:15 l’altoparlante ci avvisa che ci stiamo avvicinando alla Caldera di Santorini e ci invita ad uscire all’esterno per goderci uno degli spettacoli naturalistici più belli del mondo.

Mentre ci avviciniamo notiamo del bianco in cima all’alta roccia vulcanica, il bianco delle casette dell’Isola è talmente intenso da sembrare neve.

Lo spettacolo è davvero emozionante.

Santorini è la più grande delle Isole Cicladi e deve il suo nome ai Veneziani che la chiamarono Santa Irene, da lì il nome della Patrona si storpiò in Sant’Erini fino a diventare Santorini.

Si tratta di un’isola vulcanica con al centro il cratere ancora attivo.

Attracchiamo a Oia (che si pronuncia Ia) – il secondo villaggio più grande dell’Isola dopo il caplouogo Fira – e prendiamo il pullman che ci porta fino al centro di Oia.

Nel breve tratto di strada che separa il centro di Oia dal porticciolo ammiriamo un paesaggio spettacolare ed un forte contrasto tra l’azzurro del mare e il colore marrone/nero delle rocce vulcaniche.

Ci imbattiamo subito nella chiesa ortodossa dalla cupola di colore azzurro,

e passeggiamo tra i suoi caratteristici vicoletti ricchi di botteghe d’arte, di locali e di ristorantini.

Il paesaggio è a dir poco spettacolare, basta affacciarsi da una delle sue terrazze per rimanere a bocca aperta.

Le casette colorate costruite nella roccia vulcanica sono talmente belle da sembrare finte.

Dev’essere meraviglioso trascorrere una vacanza estiva qui a Santorini, aveva ragione mia sorella quando me la descrisse come un qualcosa di unico e magico.

Riprendiamo il pullman e arriviamo a Fira, il capoluogo dell’isola,

e io vengo subito preso da una voglia irrefrenabile di Gyros Pita. L’olfatto ci porta da Mc Daniel’s (non ha indirizzo, si trova ne centro di Fira), un localino che vende cibo greco cucinato al momento.

Prendo un Gyros Pita delizioso e spendo € 2,80.

Purtroppo il cielo è grigio e non riusciriamo ad ammirare quello che viene considerato come il tramonto più bello del mondo. Che sfiga ragazzi!

Dicono che d’estate, al calar del sole, le terrazze si riempiano di gente intenta a godersi lo spettacolo. Dev’essere pazzesco!

Facciamo una passeggiata per i suoi vicoli e verso le 19:30 ci dirigiamo alla cabinovia che ci porterà al porto in cui ci aspetta la nave.

Il costo del “viaggio” è di € 5 a persona ma non ce la facciamo mica a scendere i 588 scalini.

Lasciamo a malincuore Santorini convinti che ci torneremo, abbiamo voglia di vivercela per qualche giorno.

Ci godiamo l’ultima serata in nave con una bella cenetta e con quattro salti in discoteca.

Alle 6:30 attracchiamo al Porto del Pireo (Atene), purtroppo la crociera è finita. Ci pervade un senso di tristezza, non vorremmo mai lasciare la Grecia.

Alle 15:30 abbiamo il volo Aegean che ci riporterà a Roma, conserveremo per tutta la vita i ricordi di questo splendido viaggio.

Viaggio organizzato in collaborazione con l’Ente del Turismo Ellenico.