Diario di viaggio a Salisburgo (seconda parte)

Categorie: Diari di viaggio

Prima parte del nostro diario di viaggio a Salisburgo.
Driin Driin, alle 7:30 in punto le sveglie dei nostri smartphone iniziano a suonare contemporaneamente mischiando tra di loro due orrende melodie, e tutto ciò nella città natale del più grande musicista/compositore di tutti i tempi. Cosa avrebbe pensato Mozart di questa cacofonia? Sicuramente ci avrebbe cacciati a pedate da Salisburgo. Perdonaci Maestro!
Dopo una bella colazione energizzante all’hotel Auersperg, prendiamo in prestito gratuito due biciclette e iniziamo la nostra seconda giornata alla scoperta di questa città che già ieri ci ha fatto innamorare di lei. La mia bici ha il freno posteriore a pedale, e dopo un primo momento di esitazione ci prendo subito la mano, anzi il piede.
Salisburgo è a misura di bici, ci sono piste ciclabili ovunque e parcheggi appositi in ogni angolo della città. Tutti rispettano tutto e la parola “pericolo” è fuori dal loro vocabolario. Che popolo!
La nostra prima sosta la facciamo alla Casa  d’abitazione di Mozart (da non confondere con la casa natale che abbiamo visitato ieri), l’appartamento in cui visse dal 1773 al 1780, al numero 8 di Makartplatz.
Questa casa museo, in cui peraltro morì suo padre Leopold, ci entusiasma più della casa natale. Una comoda audioguida ci racconta la storia dei suoi familiari, i rapporti tra Wolfgang e loro, e ammiriamo strumenti musicali, manoscritti e qualche ritratto.

Sempre in sella alle nostre biciclette attraversiamo il fiume Salzach e ci rechiamo in pieno centro storico.
Parcheggiamo accanto al Duomo e andiamo a prendere la funicolare che ci porterà alla Fortezza (tutto gratis con la Salzburg Card).
La Festung Hohensalzburg risale al medioevo ed è una delle fortezze più grandi d’Europa. La sua costruzione iniziò nel 1077 che tra ampliamenti e rimaneggiamenti si protrasse fino agli inizi del 1600.
Non appena si esce dalla funicolare si viene rapiti dal meraviglioso panorama che si apre di fronte ai propri occhi.
La città di Salisburgo appare in tutta la sua bellezza. Il panorama che si gode sulla città arcivescovile e sul paesaggio montano è impressionante.


Saliamo poi una ripida scala ed entriamo nel cuore della Fortezza, una vera e propria città fortificata con palazzi, una piazza, e una chiesa.




Con l’audioguida visitiamo gli spazi interni come la camera delle torture con la cella sottostante, la torre di avvistamento, le stanze dei principi e il museo delle marionette.
Nella fortezza c’è anche una velocissima connessione internet wifi gratuita, comoda se volete postare qualche foto sui social networks, leggere qualche email, o contattare i vostri amici o parenti.
Riscendiamo con la funicolare e torniamo a prendere le nostre bici, passando per il Duomo,

e per i suoi vicoli deliziosi.


È domenica, c’è un bel sole e c’è tanta gente per le strade che mette allegria.
In sella alle nostre bici facciamo una sosta fotografica alla Mozartplatz,

e imbocchiamo la pista ciclabile che ci porterà al Castello di Hellbrunn.
La ciclabile (Hellbrunnerallee) è un viale alberato nella campagna salisburghese, tra monti, fattorie e verdi prati. È incredibile vedere quanta natura ci sia in questa città.


A metà percorso, sempre sulla ciclabile, ci fermiamo a pranzo da Gwandahus, un café-ristorante ricavato all’interno di un’antica dimora signorile, in cui si trova anche una sartoria di abiti tradizionali austriaci (dirndl), che da queste parti tanto vanno di moda.

Pranziamo in giardino con salumi e vegetali biologici scelti da loro banco, e facciamo un giro per l’atelier.



A me viene voglia di comprare un bel completo pantaloncini e gilet e andarci poi a spasso per il centro di Roma. Che ne dite? Mi starebbe bene?

Inforchiamo nuovamente le nostre bici, ma fortunatamente non alla bersagliera in stile Fantozzi, e raggiungiamo il Castello di Hellbrunn, la residenza dell’arcivescovo Markus Sittikus, un personaggio un pò pazzo.

Nel 1612, qualche mese dopo la sua ascesa al trono, si fece costruire ai piedi del monte Hellbrunn, poco fuori Salisburgo, una residenza in stile barocco. Chiamò al suo servizio l’architetto italiano Santino Solari, che aveva già lavorato al Duomo, commissionandogli un palazzo che ricordasse le ville italiane.
Ma quel botempone dell’arcivescovo non si limitò a farsi costruire una bella residenza. Volle un giardino ricco di grotte, fontane e scherzi d’acqua, che sfruttando le sorgenti del monte rallegrasse le sue giornate in compagnia dei suoi ospiti.
Alcuni scherzi sono piuttosto pesanti ma divertentissimi, tipo questo tavolo in pietra dall’apparenza innocuo che poi spruzza acqua anche dalle sedie,

o questo viale che si anima di spruzzi.

Ma il pezzo forte è secondo noi il grande carillon mosso dalla forza dell’acqua con centinaia di personaggi animati che si muovo al suono indovinate di cosa? Delle arie di Mozart! Strano vero?

Dimenticavo. La visita è guidata (in tedesco e in inglese), ed è compresa nel prezzo del biglietto (gratis con la Salzburg Card).
Nei giardini ci divertiamo un mondo anche se ne usciamo un tantino zuppi.
Se non volete arrivarci in bici come abbiamo fatto noi prendete dal centro città il bus n.25.
Rimontiamo in sella alle nostre biciclette e torniamo in centro, percorrendo sempre la splendida pista ciclabile.

Ci fermiamo a fare un pò di shopping al Christmas in Salzburg che si trova al numero 11 di Judengasse.
Si tratta di un negozio che vende solo ed esclusivamente decorazioni natalizie e pasquali, create per lo più con uova di gallina e dipinte a mano.


Ovviamente non ne usciamo a mani vuote, non possiamo mica interrompere la nostra collezione di decorazioni natalizie provenienti da ogni parte del mondo. E chi se la sente poi Valentina.
Rientriamo in hotel per il tempo di una doccia e ci vestiamo carini per la serata, ci aspetta il Mozart Diner Concert. Valentina indossa un tubino nero con super tacco 12, fino a qui tutto normale, la cosa non è normale se però si va a cena in sella a una bici. La ragazza mi stupisce e riesce a pedalare con disinvoltura anche con quei trampoli e con quel vestititino stretto stretto.
Il Mozart Dinner Concert è una cosa che sognavo da sempre, si tratta di una cena allo Stiftskeller St. Peter, il più antico ristorante dell’Europa Centrale, allietata da arie d’opera di Mozart intepretate da musicisti e cantanti del Mozarteum, vestiti con abiti d’epoca. Anche la cena è una rivistazione in chiave moderna dei piatti che si servivano nel XVIII secolo.

La sala è elegantissima, prendiamo posto al nostro tavolo, e al lume di candela mangiamo ascoltando arie dal Don Giovanni, dal Flauto Magico e dal Figaro.

L’atmosfera è magica, i musicisti sono eccezionali e il cibo non è da meno.

Serata spettacolare, degna conclusione di un meraviglioso weekend in una città che definire bella è riduttivo.
Ma non è mica finito qui, torniamo in hotel con il preciso intento di goderci domani quella manciata di ore che ci separano dal nostro rientro in Italia.
Lunedì 29 giugno ci svegliamo come al solito presto. Alle 7:30 siamo già in sala colazione.
Alle 9 usciamo per due dolcissimi incontri.
Il primo è al Café-Konditorei Fürst (Alter Markt – Brodgasse 13) con Martin Fürst in persona, il pronipote di colui che ha inventato le palle di Mozart (Mozartkugeln), il famoso cioccolatino con cuore di marzapane. Le originali sono solo quelle di Fürst, le altre sono solo imitazioni. Qui trovate tutta la storia e le curiosità sul cioccolatino.

La seconda tappa la facciamo invece al Café Sacher, non posso mica tornare a casa senza aver mangiato una fetta di Scher-Torte originale. No, no, ciò non è possibile.
Il Café si trova all’interno dell’Hotel Sacher che costeggia le rive del fiume Salzach.

Mangiare l’“Original Sacher Torte” è un’esperienza che definirei quasi mistica. Quel sapore dolce del cioccolato e della marmellata all’albicocca stemperato dalla panna  è una di quelle emozioni che difficilmente dimenticherò. Qui trovate la storia, gli ingredienti e la curiosità sulla torta Sacher.

Ecco, ora possiamo anche tornare a Roma.
Prendiamo il treno che ci conduce all’aeroporto di Monaco (qui trovate la guida dettagliata) e con un volo Lufthansa facciamo ritorno a casa, ancora più innamorati dell’Austria.

Per ulteriori approfondimenti vi suggerisco di prendere spunto dal sito web dell’ente del turismo dell’Austria e da quello della città di Saliburgo.
Viaggio organizzato in collaborazione con l’ente del turismo austriaco, le opinioni sono personalissime e non affatto influenzate dall’ente.