Diario di viaggio a Valencia

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Dopo i Day Trips a Venezia e a Madrid ci ho preso talmente tanto gusto che non appena mi è capitata l’occasione ho voluto riprovare la stessa emozione.



Con due biglietti Gratis Ryanair, presi grazie ad uno stratagemma (v. post) si vola alla volta di Valencia

L’aereo decolla da Roma Ciampino alle ore 6:45. Volo pessimo, per un’ora e quarantacinque minuti abbiamo dovuto sopportare centinaia di messaggi promozionali urlati ad un volume pazzesco, non mi era mai capitata una cosa del genere su un volo Ryanair (qui trovate il mio sfogo).



Atterriamo a Valencia alle ore 8:30 e prendiamo la comodissima metro n.3 (va bene anche la n.5) che ci condurrà in centro (per ulteriori info su come raggiungere il centro dall’aeroporto cliccate qui).

In 15 minuti siamo a Xativa e da qui inizierà la nostra visita alla città spagnola.



Il nostro percorso parte dalla Plaza del Ayuntamiento, un bellissima piazza dove spiccano due edifici meravigliosi: il Municipio e il Palazzo delle Poste e Telegrafi.

Svoltiamo per Calle Barcas dove ammiriamo la facciata del Teatro principale, il più importante del capoluogo.

Seguiamo il flusso di persone con i trolley e in pochissimi minuti arriviamo alla Stazione del Nord. Un bellissimo edificio in stile liberty con soffitti e pareti decorati in ceramica.

Proprio accanto alla Stazione si trova l’Arena, eretta nella seconda metà del XIX secolo.

Ritorniamo a Plaza del Ayuntamiento, prendiamo Calle San Vicente e raggiungiamo Plaza de La Reina, bellisima.

Ora siamo nella parte più antica e caratteristica della città.

A Plaza de La Reina si trova la splendida Cattedrale risalente alla seconda metà del 1200. Accanto si trova il Micalet, un campanile in pietra alto 50 metri.

Giriamo dietro al Micalet e raggiungiamo Plaza de la Virgen con la Basilica de Nuestra Senora de los Desemparados. In questa piazza, a metà marzo, si svolge la cerimonia delle Fallas, con l’offerta di fiori alla Madonna.

Prendiamo Avenida de Maria Cristina e raggiungiamo Plaza del Mercato.

Il Mercato Central, come la maggior parte dei mercati spagnoli, è davvero caratteristico.

Un bell’edificio edificato intorno al 1920 dove perdersi tra banchi ordinati di frutta, verdura, dolciumi, insaccati e pesce. Vi dico che non ho mai visto in vita mia tanta varietà di pesce fresco.

Usciamo dall’edifico e facciamo sosta ad un banco che si trova proprio fuori dove acquistiamo le tipiche padelle per cucinare la paella valenciana. Nel frattempo adocchiamo lì vicino un chioschetto dove mangiare proprio  la paella.

Carichi di padelle,attraversiamo la strada e visitiamo la Lonja de Mercades y el Consulado del Mar (l’antica Borsa dei mercanti e consolato del mare).

Un’antico edificio dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

Raggiungiamo Calle Caballeros che ci conduce alle Torres de Quart, una delle antiche porte di Valencia edificata nel XV secolo.

La fame inizia a farsi sentire e ritorniamo al mercato per mangiare un bel piatto di paella valenciana. Ci sediamo al chioschetto di El Palomo (qui trovate la mia recensione) incuriositi dal fatto che è frequentato solo ed esclusivamente da gente del posto. Mangiamo spendendo € 3,50 a persona e rifocillati ci incamminiamo per raggiungere la Ciudad de les Artes y la Ciencias.

Prima di riprendere la camminata decidiamo di fare una sosta in bagno e optiamo per il McDonalds a Plaza de La Reina, purtroppo per entrare in bagno serve il codice che rilasciano con lo scontrino. Ci prendiamo una Coca Zero e con due euro abbiamo il codice!

Arriviamo ai Giardini del Turia, l’antico letto del Fiume trasformato nel più grande Parco della Città. Vi assicuro che è davvero insolito passeggiare dove una volta scorreva il Turia.

Il Parco è meraviglioso e passeggiando si incontra il Palazzo della Musica con la splendida fontana e piano piano si raggiunge La Città delle Arti e delle Scienze, il maggior centro scientifico e culturale di tutta la Comunidad Valenciana. Inaugurata nel 1998 e progettata dall’architetto Santiago Calatrava, ospita un Cinema Planetario, l’Hemisfèric e l’Oceanografico.

Purtroppo non c’è tempo per visitare l’acquario, un’occasione in più per tornarci.

Proseguiamo sempre dritti, maciniamo chilometri su chilometri a piedi e arriviamo stanchi morti al Porto dove si svolse l’Americas Cup. La zona Nazaret non è delle migliori, non andateci di sera, è squallida di primo pomeriggio figuriamoci col buio.
Se siete amanti di Formula 1, tenete gli occhi ben aperti perchè proprio sulle strade del Porto si svolge il famoso Gran Premio.

Distrutti dalla stanchezza prendiamo il bus (biglietto € 1,30) che ci riporta a Plaza de la Reina.
Facciamo un giro per negozi e iniziamo a pensare a cosa mangiare in aeroporto. Acquistiamo una baguette nella panetteria accanto al Mercato (€ 0,70) e al Supermarket Mercadona prendiamo Jamon Serrano e acqua.

Purtroppo è giunto il momento di lasciare Valencia e far rientro a Roma, abbiamo l’aereo che parte alle 21:25.
Riprendiamo la metro a Xativa, ricarichiamo i biglietti e arriviamo in aeroporto per le 19.

Valencia mi è piaciuta tantissimo e non mancherà occasione di tornarci e approfondirla come merita.

Giornata splendida, amo questi Day Trip!