Il Presepe dei Netturbini a Roma: storia e curiosità del presepe più amato dai Papi

Roma è piena di meraviglie più o meno note, e tra quelle più nascoste merita particolare attenzione il Presepe dei Netturbini, soprattutto durante il periodo delle festività natalizie.
Si trova all’interno del cortile del palazzo sito al numero 5 di Via dei Cavalleggeri, a pochi passi dal Colonnato del Bernini e all’ombra della Cupola di San Pietro.
Ideato e realizzato dal netturbino Giuseppe Ianni, da oltre 40 anni fa bella mostra nella sede AMA.
Ieri io e Valentina ci siamo nuovamente tornati e abbiamo avuto la fortuna di incontrare Giuseppe Ianni in persona che ci ha spiegato la sua opera con dovizia di particolari.



Il Presepe dei Netturbini: la storia

“Farò il presepe più bello di Roma e verrà a vederlo anche il Papa”. Il netturbino Giuseppe rispondeva sempre così a chi nel 1972 gli chiedeva cosa stesse facendo nella sede AMA di Cavalleggeri durante il suo tempo libero.
I suo colleghi, inizialmente scettici, si resero ben presto conto della portata storica del progetto ambizioso che Ianni stava portando avanti con convinzione e molti di loro sacrificarono le ore libere per aiutarlo.
In tre mesi riuscirono a riprodurre fedelmente la Natività di Betlemme e continuarono ad ampliarlo mese dopo mese, anno dopo anno, fino a farlo diventare lo splendore odierno.

Il Presepe dei Netturbini è il presepe dei Papi e dei romani, e sì perché Papa Giovanni Paolo II ne era innamorato e lo visitò per ben 24 volte. C’è anche una curiosità legata a Papa Wojtila. Nel 2002, osservando la Natività, esclamò “questa è la luce che illumina il mondo” e da quel momento la lampadina all’interno della grotta che ospita Gesù, Giuseppe e Maria, non si è mai fulminata, e sono passati 15 anni…
Fu visitato anche da Papa Paolo VI e da Papa Benedetto XVI, da capi di Stato, da personalità religiose e istituzionali, e soprattutto da tanti romani.
Una curiosità: per Giuseppe Ianni è il presepe dei popoli quindi non si fanno offerte in denaro ma chi vuole può donare una pietra per lui significativa che verrà inserita nella struttura, a testimonianza della fratellanza tra i popoli. Tra le pietre provenienti da ogni parte del mondo vi è anche una pietra lunare e una del pianeta Marte, entrambe certificate.

Il Presepe dei Netturbini: la descrizione

Riproduce con dovizia di particolari le costruzioni della Palestina al tempo di Gesù. Le casette illuminate, i panni gocciolanti stesi sui terrazzi, le botteghe artigiane, gli acquedotti, le sorgenti d’acqua, i nunerosi personaggi e l’alternarsi del giorno e della notte lo rendono davvero suggestivo.


Ma non solo, osservandolo attentamente è possibile scorgere il gocciolio dei panni appena stesi e addirittura quello delle grotte.
Ci sono nel dettaglio:



La particolarità più significativa sta proprio nella costruzione delle abitazioni. Furono realizzate proprio come si faceva 2000 anni fa in Palestina, con malta e tufo.
Tutte le botteghe hanno una valenza biblica, e simboleggiano episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Guardandolo da destra verso sinistra si passa dalla Bibbia al Vangelo.

Alle pareti sono incastonate pietre provenienti da ogni parte del Mondo a voler simboleggiare l’unione dei popoli.
Da sinistra verso destra è invece possibile leggere tutta la genealogia di Gesù.

Se ti troverai dalle parti di San Pietro fai un salto a visitarlo, non te ne pentirai, e poi è gratis. Potresti anche avere la fortuna di trovare Giuseppe Ianni che ti racconterà ogni segreto e ogni curiosità con una passione e un amore che traspare da ogni sua parola.
Io e Valentina ci andiamo ogni anno, ringrazio però il mio papà che me lo fece scoprire tanti tanti anni fa.

Presepe dei Netturbini: indirizzo e orari di apertura


Si trova in Via dei Cavalleggeri n.5
E’ aperto dal 15 dicembre al 30 gennaio tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20.
Dall’1 febbraio al 14 dicembre è aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19, nei festivi dalle ore 8 alle ore 11:30.
Buon Natale!