Diario di viaggio: Granada e Cordoba (prima parte)

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Qualche anno fa, grazie ad un concorso, vincemmo due biglietti aerei Vueling che utilizzammo per andare a visitare Siviglia, rimanemmo talmente affascinati dalla città andalusa che ci ripromettemmo di andare al più presto a visitare anche Granada e Cordoba.

L’occasione è capitata a maggio, quando la compagnia aerea Blu-Express ha aperto la tratta Roma – Granada lanciando un’interessante offerta: biglietti a € 69,90 a/r a persona. Non ci abbiamo pensato due volte!



I biglietti li abbiamo acquistati con 4 mesi di anticipo che sono stati utili per prendere più informazioni possibili sulle mete da visitare.



Partiamo da Roma la mattina di venerdì 9 settembre, parcheggiamo l’automobile al parcheggio Easy Parking al costo di € 7 al giorno e con la navetta arriviamo al terminal.

Passiamo agevolmente i controlli di sicurezza e ci dirigiamo al gate. L’aereo decolla alle ore 8:40, con mezz’ora di ritardo.



Il volo trascorre piacevolmente, non ci sono tutti quei fastidiosi annunci di Ryanair che non ti permetteno nemmeno di schiacciare un pisolino. L’unico annuncio è stato quello del capitano che, a metà viaggio, ci ha informati che viaggiavamo ad una velocità di 800 km/h, ad un’altezza di circa 10.000 metri, che la temperatura esterna era di -47° C. e che avremmo consumato 600 litri di gasolio.

Atterriamo all’aeroporto di Granada alle ore 10:55, è talmente piccolo che in una manciata di minuti siamo già fuori, di fronte troviamo il bus che al costo di € 3, ci porta in centro (v. post: Come raggiungere il centro di Granada dall’aeroporto). In 45 minuti siamo a Puerta Real. L’Hotel Navas (qui trovate la mia recensione) prenotato su Booking.com al costo di € 49 a notte per una doppia con un bagno gigante, si trova in Calle Navas, la famosa via dove si raggruppano i migliori locali di tapas della città andalusa.

Tempo di lasciare i bagagli e farci una doccia che subito partiamo alla scoperta della città.

Si è fatta ora di pranzo e ci fermiamo alla Taberna Divisa Blanca che si trova proprio di fronte all’Hotel. Ci prendiamo una tapas e ci portano un piatto di gamberi e cetrioli sott’aceto e due birre (anche se sono astemio!) al costo di € 2 a persona. Questa tapas ci ha fatto venire una gran fame e incuriosito dalla gran folla entriamo da Los Diamantes (qui trovate la mia recensione) dove al costo di € 6,10 a persona mangiamo al bancone un bel piatto di pesce fritto e un bicchiere di Coca Cola.

Rifocillati iniziamo la visita di Granada.

Abbiamo deciso di seguire i percorsi indicati sulla guida presa gratis all’Ufficio Turistico Spagnolo di Roma e per oggi abbiamo in programma la parte che va dalla Cattedrale al Monastero della Cartuja.

Iniziamo dal bell’edificio della Madraza, l’antica scuola coranica, e ci rechiamo alla Cattedrale ma purtroppo è chiusa, l’apertura pomeridiana è prevista per le ore 16.

Passiamo per Plaza Pasiegas dove rimaniamo incantati ad ammirare le bancarelle che vendono ogni tipo di spezie e di the, è un tripudio di colori e di profumi…

Prendiamo Calle San Jeronimo e arriviamo a Plaza Universidad dove ha sede l’odierna facoltà di Giurisprudenza, entriamo, facciamo un giro tra gli studenti intenti a studiare e rimaniamo colpiti dal patio interno, davvero bello!

Riprendiamo il percorso e ci fermiamo alla Chiesa de los Santos Justos y Pastor, passiamo per la Chiesa del Perpetuo Soccorso con il Monastero di San Jeronimo. Proseguiamo per la strada ed arriviamo ai giardini dell’Hospital Real dove ci fermiamo per riposarci un pochino.

Diamo un’occhiata alla cartina e ci accorgiamo che per arrivare al Monastero della Cartuja ci aspetta una bella salita. Prendiamo coraggio e iniziamo a salire, passiamo di fronte alla Basilica di San Juan de Dios e saliamo, saliamo, saliamo fino ad arrivare al tanto sospirato Monastero che però riusciamo ad ammirare solo dall’esterno in quanto è chiuso. La fatica, complice il sole cocente, è ripagata dalla splendida vista che si gode su tutta la città. Qui si trova anche il nuovo Campus Universitario frequentata negli anni da tanti nostri amici!

E dopo la salita finalmente un pò di discesa! Arriviamo alla Puerta de Elvira da cui inizia il caratteristico quartiere dell’Albayzin che visiteremo domani.

Passiamo per la Gran Via de Colon e finalmente riusciamo ad entrare nella Cattedrale. Il biglietto costa € 3,50 e ogni volta che entro in una Chiesa a pagamento mi vien da pensare a quanti soldi potremmo fare noi italiani se facessimo pagare l’ingresso alle nostre meravigliose Chiese….

La Cattedrale è molto particolare ma bella, diversa dalle Chiese a cui siamo abituati in Italia, assolutamente da non perdere.

Usciamo e ci dirigiamo all’Alcaceiria, un vero e proprio bazar arabo, pieno di negozietti che vendono souvenir e artigianato arabo.

Da lì sbuchiamo a Plaza Bibrambla, una bellissima piazza quadrata con una fontana al centro, circondata da tantissimi ristorantini e locali di tapas.

Il caldo si fa sentire e decidiamo di rinfrescarci mangiando un ottimo frozen yogurt da Smooy, una yogurteria molto cool che si trova su Calle Reyes Catolicos, vicino a H&M. Mangiamo un frozen yogurt da € 2,80 (medio) farcito con kiwi e fragole…buonissimo!

Prima di tornare in hotel per cambiarci per la sera ci rechiamo al supermercato Supersol che si trova a Plaza de Los Campos 4 –  un paio di minuti a piedi dal nostro hotel – dove compriamo latte e nescafè per la colazione, baguette e jamon serrano per il pranzo, bottiglie d’acqua e frutta. In questo modo ci siamo risparmiati la colazione al bar e il pranzo. Vecchi trucchetti da viaggiatore low cost!

Rientriamo in camera, ci facciamo una doccia e scendiamo a Calle Navas per mangiare un’ottima paella de pescado alla Cerveceria Abadia: per la paella + tapas + sangrilla spendiamo € 10,80 a persona (qui trovate la mia recensione)

Ci facciamo un bel giro per smaltire la cena e rientramo in camera stanchi ma soddisfatti di questo primo giorno andaluso.

Secondo giorno:

Sveglia alle 7:30. Ci prepariamo un cappuccino freddo in camera, farciamo le baguette per il pranzo ed usciamo ansiosi di visitare l’Alhambra.

Fuori fa freschino, 15°, ben 25 gradi in meno rispetto al pomeriggio precedente. Qui a Granada c’è una bella escursione termica!

Ci dirigiamo a Plaza Isabel la Catolica dove prendiamo il bus n.32,

acquistiamo a bordo il biglietto al costo di € 1,20, e in pochi minuti arriviamo all’ingresso del magnifico Palazzo Andaluso.

I biglietti li avevamo prenotati online con 3 mesi di anticipo (qui trovate una video guida alla prenotazione) pagandoli € 14. Consiglio a tutti di prenotarli con netto anticipo, altrimenti si rischia di non entrare!

Avendoli prenotati sul web ci dirigiamo alle casse automatiche dove inserendo la carta di credito utilizzata per il pagamento ci vengono rilasciati i biglietti.

Entriamo alle 9 e ci dirigiamo subito al Palazzo Nazaries in quanto l’orario della nostra visita è fissato per le ore 10.

Lo spettacolo che si mostra davanti ai nostri occhi è un qualcosa di unico e indescrivibile. Il magnifico palazzo che sovrasta la città offre una vista favolosa sul quartiere gitano del Sacromonte.

Il Palazzo Nazaries risale al XIV secolo ed aveva sia una funzione amministrativa che privata. Il suo interno fa dimenticare di essere in Europa e ci trasporta all’epoca delle “Mille e una Notte”.

Con un pò d’astuzia, ci accodiamo ad un gruppone di italiani e ci ascoltiamo per benino le spiegazioni della loro guida.

Usciamo estasiati da questo magnifico palazzo e ci rechiamo al Generalife, la residenza estiva dei sultani Nasridi.

Attraversiamo giardini meravigliosi, patii incantati e scattiamo centinaia di foto.

Terminiamo la visita al palazzo intorno alle ore 12:30.

Riprendiamo il bus n.32 e scendiamo nuovamente a Plaza Isabel la Catolica.

Si è fatta ora di pranzo e decidiamo di sederci sulle panchine di Plaza Bibrambla a mangiare i nostri panini al jamon serrano. Decidiamo poi di prenderci una tapas da La Plaza, sempre a Plaza Bibrambla, dove con € 1,50 ci portano una birra piccola analcolica ed un crostino con tonno, peperoni e olive.

Facciamo rientro in hotel per schiacciare un pisolino, la stanchezza è aggravata dal gran caldo!

Alle 16 siamo di nuovo per strada. Ci attende una bella passeggiata per l’Albayzin e il Sacromonte.

Passiamo di fronte alla Casa de Los Pisos, un palazzo dedicato alla vita e all’opera di San Giovanni di Dio, e raggiungiamo il Banuelo, il più antico bagno arabo di tutta la Spagna. L’ingresso è gratuito.

Proseguiamo per Carrera del Darro e passiamo di fronte al Convento di Santa Catalina de Zafra, per la Casa de Castril e per la Chiesa di San Pedro y Pablo che purtroppo è chiusa.

Facciamo una sosta al Paseo de Los Tristes da dove ammiriamo un panorama mozzafiato sull’Alhambra…che meraviglia!

Passiamo di fronte alla Casa del Chapiz, la Scuola di Studi Arabi, e finalmente arriviamo al Sacromonte, il quartiere gitano!

Per un musicista e grande appassionato di musica come me, il solo pensiero di trovarmi nel quartiere del “Flamenco” mi riempie di gioia.

Il Sacromonte è un luogo pittoresco e idilliaco, caratterizzato da case-grotte scavate nella collina di Valparaiso. Incontriamo anche un asinello intento a trasportare materiale da costruzione! Cose pe rnoi d’altri tempi…

Ridiscendiamo per l’Abayzin, ricco di localini dove bere the e fumare nargilè.

La passeggiata ci ha messo fame e ci fermiamo ad una Pasticceria in Plaza Nueva dove ci prendiamo un “triangolo” di pasta sfoglia farcito con crema di latte e cioccolato al costo di € 1.

Facciamo un giro per negozi, un salto al supermercato, e torniamo in albergo per farci una doccia.

Ceniamo da La Vianda, un ristorantino sulla via del nostro hotel, dove con € 11,50 a persona mangiamo un’ottima frittura di pesce, una tapas e beviamo una birra analcolica (qui trovate la mia recensione).

Terminiamo la serata con un bel giro per il centro.

Qui trovate la seconda parte di questo diario di viaggio e qui le foto