Diario di viaggio: Praga romantica (seconda parte)

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Diario di viaggio: Praga romantica (prima parte)

Il terzo e ultimo giorno del nostro viaggio a Praga inizia alle 7:30 con i nostri iPhone che suonano all’unisono, con una bella doccia “svegliante” e con una colazione in hotel.
Alle 9 siamo alla fermata del tram 22 a Narodni Trida che si trova a pochi minuti a piedi da Piazza Venceslao.
Il tram n.22 è fondamentale per raggiungere il Castello e il Monastero di Strahov. Non pensate di andarci a piedi perché si trovano entrambi su una ripida collina, nemmeno in metro perché poi dalla fermata c’è da camminare per un bel pezzo.
In meno di 20 minuti e con il biglietto da 24 CZK (circa € 0,90) arriviamo alla fermata Pohořelec che si trova a due passi dal Monastero di Strahov, un complesso religioso dei monaci Premostratensi fondato agli inizi del XII dal re di Boemia Vladislao II.


Ammiriamo gli esterni dell’abbazia barocca – purtroppo è domenica e quando si svolge la funzione religiosa è vietato l’ingresso ai visitatori –

ed entriamo nella biblioteca il cui biglietto d’ingresso costa 100 CZK (circa € 4,20). Per scattare fotografie è necessario richiedere un permesso alla biglietteria che costa una decina di corone.
Rimaniamo estasiati dalla bellezza senza tempo della Sala Filosofica e della Sala Teologica che contengono complessivamente oltre 70.000 volumi antichi e rari.



In queste librerie sono state girate scene di film e serie tv come Casino Royale, Omen 666 e Revelations.
Nel corridoio che unisce le due sale c’è una bizzarra collezione di animali imbalsamati e di oggetti riportati dai monaci dalle missioni in varie parti del mondo. Piuttosto macabra.
Usciamo dalla Biblioteca d Strahov e raggiungiamo il Castello passando per la pittoresca via Nový Svět e attraversando stradine molto caratteristiche.


Prima però di entrare nell’antica residenza dei Re Boemi e attuale residenza del Presidente della Repubblica Ceca, facciamo una pausa caffé al romantico “U Labutí” che dicono sia perfetto per fare colpo sulla persona amata, soprattutto di sera.
The per Vale e cappuccino per me.
Proprio di fronte all’ingresso del Castello assistiamo al cambio della guardia e, defluita la folla, entriamo nella cittadina fortificata che risale addirittura all’882.

Non appena varchiamo il portone ci ritroviamo al cospetto della Cattedrale di San Vito in cui furono incoronati principi e re boemi. L’imponente Chiesa gotica la cui costruzione iniziò nel 1334 e terminò nel 1929. Sì ragazzi, poco meno di 90 anni fa.

Già l’abbiamo visitata per bene due volte nei nostri precedenti viaggi e pertanto ne ammiriamo solo gli esterni e scattiamo qualche foto. Così anche per gli interni del Palazzo, per la torre di Dalibor e per il Vicolo d’Oro, già visti un paio di volte, ma che se non ci siete mai stati vi consigliamo vivamente di visitare.

Passiamo di fronte alla Basilica di San Giorgio che spicca per il colore rosso della facciata

e scendiamo fino alla terrazza panoramica da cui ammiriamo un panorama mozzafiato su tutta la città.



Scendiamo poi per la medievale Malá Strana (che in italiano si traduce in piccolo quartiere), che si sviluppa sulle pendici del Castello e arriva fino alla Moldava,


passiamo di fronte alle ambasciate e raggiungiamo la Chiesa di San Nicola, costruita negli stili barocco e rococò tra il 1673 e il 1761.
Malá Strana è meravigliosa, tranquilla ed elegante. Qui sono state girate molte scene di film famosi tra cui Amadeus di Miloš Forman. In pratica ciò che nel film appare come Vienna è in realtà Praga e soprattutto Malá Strana. Adoro Mozart e adoro quel film, l’avrò visto un centinaio di volte.
La strada principale del quartiere è Nerudova, intitolata al poeta, scrittore e giornalista ceco Jan Nepomuk Neruda.
Proprio vicino a Nerudova, sotto i portici che costeggiano la Chiesa di San Nicola, si trova il ristorante U Glaubiců, un posto molto caratteristico dove ci fermiamo a pranzo (per informazioni più approfondite v. Dove mangiare a Praga).
Due belle zuppe calde – per me con cavolo e wurstel, per Vale con funghi e verdure varie – un super stinco di maiale arrosto per me, l’anatra al forno per Valentina, e per finire una fetta di strudel, sempre per me. La nutrizionista non mangia dolci. Peggio per lei!



Mangiamo tanto e bene e spendiamo l’equivalente di € 17 a persona.
Con la pancia piena ce ne andiamo ad ammirare il Bambino Gesù che si trova nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria di Praga. Si tratta di una statuetta in legno ricoperta di cera del XVI secolo, ritenuta miracolosa e pertanto venerata. Il Bambino Gesù ha un guardaroba di oltre cento vestiti che cambiano per lo più in base alle celebrazioni liturgiche.

In pochi minuti passiamo dal sacro al profano raggiungendo il Muro di John Lennon, uno dei luoghi più strani della città. Si trova sull’Isola di Kampa, precisamente in Velkopřevorské náměstí, una viuzza nascosta al flusso turistico.

Si tratta di un muro di proprietà del Gran Priorato della Repubblica Ceca e dell’ordine dei Cavalieri di Malta, che dal giorno dell’assassinio di John Lennon (8 dicembre 1980) è diventato il simbolo dei giovani di Praga che si ribellavano al regime comunista e che lo sfidavano con messaggi di pace e di amore a colpi di spray e vernice. Chiunque può scrivere messaggi positivi, frasi di canzoni o un suo proprio messaggio.
Davvero bello e suggestivo.
A due passi dal muro si trova la Moldava e quello che viene considerato come uno dei punti più belli per ammirare il Ponte Carlo.


Non appena ci avviciniamo all’acqua arrivano a salutarci dei meravigliosi cigni, e noi interpretiamo il gesto come il saluto che la città di Praga ci offre visto che tra qualche ora torneremo in Italia.

Il sole sta calando e il cielo si inizia a colorare di arancione. Praga, i cigni, la Moldava, Ponte Carlo. Un momento talmente romantico che sarà impossibile da dimenticare.

Mano nella mano saliamo sul Ponte Carlo, quello che per noi è il Ponte più bello tra quelli che finora abbiamo visto in giro per il mondo. Non ce ne vogliano i Californiani (loro hanno il Golden Gate Bridge), non ce ne vogliamo i newyorkesi (Ponte di Brooklyn) ma nemmeno i nostri concittadini romani (Ponte Sant’Angelo). Il Ponte di Praga con la P maiuscola non ha rivali.

È sempre una grande emozione attraversare questo ponte di pietra costruito tra il 1357 e il 1402 che collega la Città Vecchia a Malá Strana, e a i cui estremi si trovano due torri.

Meraviglioso!
Passiamo in rassegna tutte le statue (Sant’Ivo di Kermantin, San Giuseppe, San Francesco d’Assisi…), tocchiamo le placche sotto alla statua di S. Giovanni Nepomuceno perché dicono che porti fortuna, e con l’amaro in bocca torniamo in hotel a riprendere i bagagli.


Il nostro terzo viaggio a Praga termina qui, il volo Vueling delle 21:20 ci riporterà a Roma.
Praga è secondo noi una delle città più romantiche d’Europa, ma anche una delle più belle, almeno tra quelle in cui siamo stati. Se non ci siete mai stati fateci un pensierino e andateci il prima possibile, non ve ne pentirete.
Qui di seguito trovate il video di questo nostro viaggio a Praga.
 




Musica del video: So Bueno, Artist The 126ers.
Viaggio realizzato in collaborazione con Czech Tourism, le opinioni sono personalissime e non affatto influenzate dall’ente.