Overbooking: cos'è, come funziona e come evitarlo

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Overbooking, parola sconosciuta a tanti viaggiatori, che incute però un po’ di paura a chi già la conosce.
Vedremo oggi cosa significa la parola Overbooking nel gergo delle compagnie aeree, ma vedremo soprattutto come funziona e a cosa si ha diritto quando si incappa nella sovraprenotazione.



OVERBOOKING: COSA SIGNIFICA E COME FUNZIONA

Overbooking significa letteralmente sovraprenotazione.
È una tecnica utilizzata dalle compagnie aeree per massimizzare il profitto di ogni singolo volo, vendendo un numero superiore di biglietti rispetto alla capacità dell’aereo, e giocando sul fatto che c’è sempre qualcuno che all’ultimo minuto rinuncia al viaggio a causa di un contrattempo.
Le grosse compagnie aeree guadagnano tantissimi soldi grazie all’overbooking, e a dispetto di quanto si possa pensare, si tratta di una tecnica assolutamente legale e prevista dai loro regolamenti, che noi accettiamo implicitamente al momento dell’acquisto del biglietto.
Per prevedere l’overbooking  vengono utilizzati potentissimi e segretissimi algoritmi che stimano il numero di passeggeri che non si presenteranno sul volo, tenendo in considerazione tante variabili come ad esempio l’aeroporto di partenza e quello di destinazione, i ritardi e gli annullamenti delle coincidenze, e addirittura le condizioni climatiche.
Questi strumenti algoritmici sono diventati potentissimi, pensa che negli anni ’90 erano interessati dalla sovraprenotazione negli USA 16 passeggeri su 10 mila, negli ultimi anni solo 9 su 10 mila.

OVERBOOKING: COSA SUCCEDE QUANDO CAPITA?

Nonostante le statistiche siano decisamente basse, può comunque capitare di ritrovarsi al check-in e vedersi negare l’imbarco per overbooking.
Il passeggero interessato dall’overbooking ha diritto comunque alla riprotezione su un volo successivo e a una compensazione pecuniaria non indifferente.
Vediamo nel dettaglio quali sono i diritti per i voli in partenza dall’Europa:



Attenzione, la compensazione pecuniaria è ridotta del 50% nel caso in cui il passeggero decida di volare su un volo alternativo che arrivi nella destinazione finale in:

Le regole per le compagnie non europee possono essere leggermente diverse, ma comunque simili.
Come hai visto la somma percepita per il mancato imbarco non è affatto poca, e potrebbe risultare molto interessante per chi non ha fretta e può tranquillamente attendere il volo successivo.
A una coppia di miei amici è capitato la scorsa estate negli Stati Uniti. La compagnia aerea ha cercato 8 volontari da mandare in overbooking e loro hanno accettato intascandosi ciascuno un voucher da $ 1.800 a testa, e imbarcandosi poi su un volo che è atterrato nella destinazione da loro scelta in precedenza con solo un’ora di ritardo rispetto al volo originario.



COME EVITARE L’OVERBOOKING

A me non è mai capitato l’overbooking ma una volta ci sono andato molto vicino con Vueling. Ti spiego brevemente cosa mi è successo.
Era il 10 novembre del 2015, 3 giorni prima degli attentati di Parigi, e io dovevo volare per lavoro proprio nella capitale francese. La sera del 9 novembre provai a fare da casa il check-in online Vueling ma il sistema mi disse che non potevo farlo. Non mi preoccupai affatto e il giorno della partenza andai al desk della compagnia aerea presente all’aeroporto di Fiumicino e spiegai l’accaduto. La ragazza preposta mi disse che non riuscivo a farlo a causa proprio dell’overbooking, e non solo, quel giorno sarei stato l’ultimo passeggero a partire da Roma con quel volo. Mi consigliò per i voli successivi di fare il prima possibile il check-in in modo da evitare l’overbooking.
Quindi diciamo che alcuni modi per evitare l’overbooking ci sono:

I passeggeri meno interessati dall’overbooking sono inoltre quelli che viaggiano in business e quelli che hanno già viaggiato diverse volte con quella compagnia aerea.
A te è mai capitato l’overbooking? Se ti va raccontaci la tua esperienza lasciando un commento sotto a questo post. Grazie!