Weekend in Toscana: Costa degli Etruschi e Firenze

Di viaggi ne abbiamo fatti tanti e in molte parti del mondo, ma uno dei sogni di Valentina è sempre stato quello di trascorrere insieme a me un weekend in Toscana, in camping.
Lei da piccola, insieme alla sua famiglia, ha trascorso in campeggio le estati più belle della sua vita, e da quando la conosco non fa altro che ripetermi “Andre, prima o poi ti ci porterò, devi provare anche tu il senso di libertà che si respira in camping”. Io lo ammetto, sono sempre stato restio a questo tipo di viaggio. Non sono tipo da tenda e da bagno in comune, nonostante io riesca ad adattarmi in qualsiasi situazione. Forse perché nella mia immaginazione c’è sempre stata l’idea di un campeggio selvaggio, privo di qualsiasi comodità e in condizioni igieniche non troppo esaltanti. Insomma per me il camping è sempre stato No!
Però non si può sempre dire di no alla propria metà, e alla fine ho ceduto anche io, però a una condizione: no alla tenda e no al bagno in comune.
Posso dirti subito una cosa? A me l’esperienza del camping e del village mi è piaciuta tantissimo, forse perché le strutture di Human Company presso cui abbiamo soggiornato sono particolarmente belle, o forse perché ho trovato una splendida atmosfera, fatto sta che me ne sono innamorato e sono pronto a raccontarti tutto nel dettaglio in questo diario di viaggio.



WEEKEND IN TOSCANA TRA LA COSTA DEGLI ETRUSCHI E FIRENZE

Weekend in Toscana: primo giorno

La sveglia del mio iPhone suona alle 7:30 del mattino e stranamente trovo Valentina già sveglia e intenta a sistemare le ultime cose prima della partenza. Credimi, questa cosa non succede mai, lei è la donna “dell’ultimo minuto” e soprattutto quando deve prepararsi, scegliere il vestito, le scarpe e poi truccarsi,  è di una lentezza a tratti snervante. L’idea del camping la esalta talmente tanto che non vede l’ora di arrivare a destinazione.
Carichiamo i nostri bagagli a bordo della nostra automobile, facciamo salire il nostro bassethound Gastone, e alle 9 ci mettiamo in viaggio da Roma, destinazione San Vincenzo, in provincia di Livorno. Per questo nostro soggiorno abbiamo scelto una zona della Toscana in cui non eravamo mai stati, ossia la Costa degli Etruschi, e per finire un salto a Firenze che non guasta mai.
Alle 11:30 arriviamo al Park Albatros Village e non appena scendo dall’automobile mi ritrovo in un’atmosfera allegra e spensierata.
La ragazza della reception ci consegna la chiave della nostra casa mobile e ci mostra sulla mappa la sua posizione. Rimango sbalordito, quello che viene mostrata sulla mappa non è un campeggio bensì una città: due piscine, tre lagune, due ristoranti à la carte, un ristorante/bar e buffet all you can eat, un supermercato, la lavanderia, sale giochi, mini club, una birreria, una gelateria, vari bar, un parco avventura, un campo da mini golf, addirittura un negozio che vende solo ed esclusivamente caramelle. Il tutto immerso in una pineta secolare Pazzesco!


La nostra casa mobile è la nuovissima Greeny, realizzata in materiali ecologici ed ecosostenibili come il legno e il sughero, composta da un salone con angolo cottura, una camera da letto con letto matrimoniale, una cameretta con tre letti singoli e due bagni – uno per ciascuna camera – e due terrazze. L’odore di legno pervade le stanze e ti mette subito a stretto contatto con la natura. Fuori c’è anche un barbecue a gas, perfetto per la classica grigliata.






Cambio subito idea sul camping, e mi adatto alla stragrande in questo luogo in cui si sente solo il cinguettio degli uccellini, il fruscio del vento e le risate composte dei bambini che giocano felici.
Camping/Village 1 – Andrea 0. È proprio il caso di usare questa similitudine calcistica.
Anche Gastone sembra apprezzare tutto, lo noto dal fatto che vorrebbe solo andare a spasso per annusare tutti i profumi della pineta.
Scarichiamo i bagagli dalla macchina, li sistemiamo in casa e ce ne andiamo subito a pranzo. Scegliamo il Bistrot del Mare, d’altronde siamo sul mare e non possiamo non mangiare pesce.
Prendiamo un antipasto misto composto da salmone affumicato, tartare di tonno e polpo con patate, che ci viene servito in maniera scenografica. Bello da guardare e buono da mangiare. Ultimamente nella cucina anche l’occhio vuole la sua parte. Ci portano anche una vellutata di patate con crostacei e una focaccia cotta al forno a legna.
Io prendo poi i tagliolini allo scoglio e Vale un trancio di Palamita piastrato con verdurine miste. Come inizio non è affatto male.


Dopo il caffè ce ne torniamo nella nostra casetta Greeny, indossiamo il costume da bagno e ci rechiamo in piscina. Gastone lo lasciamo riposare in casa, il bassethound è un grande dormiglione.


Passiamo qualche ora di puro relax sdraiati su uno dei lettini posti davanti alla laguna, facciamo un salto al supermercato, e prima di cena ci facciamo un aperitivo in piazza Italia, la piazza centrale del villaggio dove si trova anche l’Info Point.

Si sta bene? No, di più!
Rientriamo a casa e troviamo Gastone che dorme beato, ci facciamo una doccia e usciamo per cena, direzione “da Alfredo”, il ristorante specializzato in carne alla brace.
Io mi prendo una bistecca alla fiorentina da 1 kg e Vale una tagliata di manzo. Io finisco con una tiramisù e Valentina con la frutta. D’altronde da una biologa nutrizionista non ci si può aspettare che mangi il dolce a fine pasto. Io ogni tanto uno sgarro me lo concedo.

Dopo cena assistiamo a un simpaticissimo spettacolo messo in scena dagli animatori e ci facciamo un giro per il villaggio. Il clima è perfetto per una bella passeggiata serale.
Rientriamo a casa intorno all’una di notte soddisfatti di questa prima giornata al Park Albatros Village.

Weekend in Toscana: secondo giorno

In questo nostro secondo giorno lasciamo che siano gli uccellini della pineta a svegliarci piuttosto che la sveglia digitale dei nostri smartphone.

Alle 9 andiamo a fare colazione al bistrot del mare in compagnia di Gastone che può entrare liberamente in tutte le aree del Park Albatros, tranne che nelle piscine (anche se in fondo all’ultima laguna c’è una zona dedicata ai cani), e poi ce ne andiamo al mare che raggiungiamo con una passeggiata di 5 minuti. Basta solo uscire dal Park Albatros, andare dritti e attraversare la strada per ritrovarsi nel bel mezzo del Parco Naturale Costiero di Rimigliano, che si estende nel territorio di San Vincenzo (provincia di Livorno). Ci accoglie prima una pineta, poi le dune su cui spuntano gigli di mare, papaveri delle spiagge e altre specie di piante, e poi un mare che nel 2017 ha ottenuto il riconoscimento Bandiera Blu. Un tratto di costa piuttosto “selvaggio” e proprio per questo motivo affascinante.




Ci rilassiamo per qualche ora cullati solo dallo sciabordio delle acque e per pranzo rientriamo al Park Albatros dove pranziamo nuovamente al Bistrot del Mare con un antipasto di baccalà mantecato su pappa al pomodoro di crostacei, spaghetti alle vongole con bottarga di tonno per me, mezze maniche con melanzane e pesce spada per Vale, poi una grigliata di pesce e una frittura di calamari, gamberi e verdure. Da leccarsi i baffi!


Insieme a Gastone ce ne andiamo nella zona delle piscine dedicata ai nostri amici a quattro zampe e troviamo un luogo pulitissimo con erba, ombrelloni e lettini. Gas fa subito la conoscenza di alcuni splendidi e dolcissimi cagnolini, poi si sdraia accanto a noi e cade in un sonno profondo.
Dopo un aperitivo a Piazza Italia torniamo in casa per la doccia e poi, sempre con Gastone, ce ne andiamo a cena da Alfredo, dove io finalmente assaggio per la prima volta il cacciucco alla livornese, una specie di zuppa di pesce al pomodoro (occhio però a chiamarla zuppa) che richiede una cottura lenta, che viene poi adagiata su fette di pane abbrustolito e agliato. Per me una gran bella scoperta!

Assistiamo a un concerto di musica pop rock a Piazza Italia, poi a uno spettacolo all’arena della laguna, e poi ci facciamo una bella passeggiata per il Village gustandoci la nostra ultima serata all’Albatros.

Weekend in Toscana: terzo giorno

In serata ci trasferiremo al Camping in Town di Firenze ma prima ce ne andiamo a visitare le bellezze della Costa degli Etruschi, su consiglio dei preparatissimi ragazzi dell’Info Point. Peraltro organizzano per gli ospiti gite di un giorno a Roma, a Firenze e all’isola d’Elba.
Iniziamo con la visita alla Tenuta di Vaira a Bolgheri, un’azienda agricola di proprietà di Vincenzo di Vaira che produce vino DOC e IGT.

Il microclima della zona intorno a Bolgheri, grazie alla vicinanza al mare e a una temperatura che d’inverno non scende mai sotto gli 8 gradi e che d’estate supera raramente i 30, permette di produrre vini di altissima qualità.
La Tenuta Di Vaira si estende su un territorio di circa 15 ettari e tutto viene eseguito in maniera artigianale.
Dopo aver visitato la vigna e la cantina, e aver seguito con attenzione la spiegazione della sommelier Chiara, arriva la parte più interessante: la degustazione.

Chiara ci versa i loro cinque vini:

che accompagniamo a salumi, formaggi e pane con olio di loro produzione.

La degustazione ci conduce in un viaggio sensoriale tra profumi e sapori della natura. Grazie all’ottima spiegazione di Chiara riusciamo anche a riconoscere le note fruttate e speziate dei vini.
Nella zona di Bolgheri altre aziende vinicole producono vini d’eccellenza rinomati in tutto il mondo, come il Sassicaia, l’Ornellaia e il Bolgheri Superiore.
Dalla tenuta di Vaira andiamo a Bolgheri, frazione del comune di Castagneto Carducci, tanto cara a Giosuè Carducci che la rese celebre nella poesia Davanti a San Guido “I cipressi che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti mi balzarono incontro e mi guardar…” .


Bolgheri, da cui si accede passando sotto alla torre del castello su cui campeggia lo stemma della famiglia dei conti Della Gherardesca (proprio la famiglia del famoso Costantino, che io peraltro ho avuto modo di conoscere essendo stato varie volte suo ospite in radio), è un piccolissimo ma delizioso borgo dove il Carducci trascorse l’infanzia. Nella piazza si trova il monumento alla nonna del poeta, ma quello che tutto il mondo conosce è il Viale dei Cipressi che si estende per 5 km.


Da Bolgheri ce ne andiamo a Populonia dove dall’alto della torre del Castello ammiriamo un panorama mozzafiato sul Golfo di Baratti. Ci dicono che nelle giornate particolarmente limpide è possibile anche vedere la Corsica, oltre alle isole toscane.



A Populonia ci sarebbe da visitare anche la necropoli etrusca ma purtroppo non abbiamo tempo, ma tanto ci torneremo presto perché vogliamo conoscere tutte le altre bellezze della Costa degli Etruschi.
Ci prendiamo un caffè vista mare a Baratti e poi ci mettiamo in automobile per raggiungere Firenze.
Alle 19 siamo nel capoluogo toscano e dopo pochi minuti dall’uscita autostradale di Firenze sud arriviamo al Firenze Camping in Town. Sarò sincero con te, dopo aver visto il Park Albatros non avevo grosse aspettative su un campeggio cittadino. Ero piuttosto scettico e non facevo altro che ripetere nella mia testa “ma tanto ci starò solo una notte”.
Arrivato alla reception del Camping in Town mi sono dovuto subito ricredere. Mi sono ritrovato in una nuovissima struttura, curata nei minimi dettagli, con una bella piscina, una laguna con cascata, un bel ristorante/bar/birreria, un supermercato, una lavanderia e soprattutto dei graziosissimi bungalow, oltre alle piazzole per i camper e le tende.




Ci assegnano un bungalow proprio di fronte alle rive del fiume Arno, che scorre lento mentre il sole tramonta davanti a nostri occhi. Un famigliola di paperelle nuota felice e noi ci concediamo una passeggiata lungo l’Arno insieme al nostro inseparabile amico Gastone. Pensa che camminando per 4 km lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume si arriva a Ponte Vecchio.

Ceniamo all’aperto nella birreria Pedavana con un ottimo filetto di manzo per me e una tagliata per Valentina, seduti a un tavolo con vista sulle piscine. Anche gli interni del locale sono molto belli e moderni, e ci fanno venire in mente i locali alla moda newyorkesi che tanto ci piacciono.

Rientrato in camera e sdraiatomi sul letto rifletto sul fatto di quanto sia figo questo modo di soggiornare in città, lontano dal caos, immerso nel verde, in un’oasi di pace e con prezzi più bassi rispetto agli hotel. Terrò seriamente in considerazione i camping in town per i miei prossimi viaggi.

Weekend in Toscana: quarto giorno

Ci svegliamo malinconici, il nostro lungo weekend in Toscana tra la Costa degli Etruschi e Firenze sta volgendo al termine. Io che mi sono riappacificato con il mondo del camping e Vale felice di avermi introdotto in questo diverso modo di concepire la vacanza.
Facciamo colazione al bar della birreria Pedavena, una passeggiata con Gastone sulle rive dell’Arno,

e alle 11 ce ne andiamo a fare un bel giro per il centro di quella che secondo noi è una delle città più belle del mondo. Non un semplice giro a piedi bensì a bordo di un’ape calessino. Siamo già stati varie volte a Firenze ma avendo poco tempo a disposizione abbiamo optato per un giro veloce con un mezzo di locomozione super figo. Si tratta comunque di una delle escursioni che si possono prenotare all’info point del Camping in Town.
Sauro ci porta con la sua ape calessino prima a Piazzale Michelangelo dove ammiriamo un panorama mozzafiato su tutto il centro di Firenze, poi a Ponte Vecchio, passiamo di fronte alla Cattedrale di Santa Maria in Fiore con la cupola del Brunelleschi, a Piazza della Repubblica, a Santa Maria Novella, e su consiglio di Sauro facciamo una sosta all’antica Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella dove da secoli e in un’ambiente particolarmente suggestivo si producono profumi, creme e integratori naturali, e pranziamo al Mercato Centrale con il lampredotto. Il lampredotto è un piatto tipico della cucina fiorentina, un panino farcito con uno dei quattro stomaci dei bovini. Detto così sembra disgustoso ma credimi, ha un sapore delicato, delizioso.
Piccola nota sul Mercato Centrale di Firenze: è davvero bello e ricco di posticini interessanti in cui mangiare cibi di alta qualità a prezzi contenuti.





Anche Gastone si è goduto come noi il giro in ape calessino, poi Sauro è stato simpaticissimo e ci ha raccontato un sacco di curiosità su Firenze.
Alle 15 rientriamo al Camping in Town e a malincuore lasciamo la Toscana per rientrare a Roma.
È stato un weekend fantastico, a stretto contatto con la natura, e in due strutture che ci hanno particolarmente sorpresi sia per la pulizia, sia per la cura nei dettagli, sia per l’accoglienza che per l’ottimo cibo. Valentina è riuscita nel suo intento, quello di farmi innamorare di questo modo diverso di concepire la vacanza, io me ne sono innamorato a tal punto che non vedo l’ora di ripetere questa esperienza “open air”, magari in qualche altra parte d’Italia.