Diario di viaggio a Goteborg

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Siamo già stati due volte a Stoccolma, ma la passione per i gialli svedesi, soprattutto quelli della scrittrice Camilla Läckberg, ci hanno fatto sognare per anni posti come Fjällbacka e Goteborg sulla costa ovest.



Il sogno diventa realtà il 30 maggio quando un volo Ryanair partito alle 6:40 dall’aeroporto di Roma Ciampino ci fa atterrare a Goteborg.

Diario di viaggio a Goteborg

Ad attenderci c’è un bel cielo limpido e un caldo sole, non potevamo chiedere un’accoglienza migliore.



L’aeroporto di Goteborg City è minuscolo. In pochissimi secondi ci si ritrova fuori nello spiazzale da cui parte il bus Flygbussarna che in 25 minuti porta in centro città. Il costo è di 69 SEK a tratta (circa € 7) e a bordo c’è una velocissima connessione wi-fi gratuita-

Il bus ci porta alla stazione centrale e da lì in tre minuti arriviamo all’STF Hotel & Hostel. Un bellissimo e nuovissimo hotel/ostello in pieno centro.



Lasciamo i bagagli nella nostra camera e partiamo subito alla scoperta della città.

Goteborg è la seconda città più popolata della Svezia dopo Stoccolma (circa 800.000 abitanti), si trova nella contea di Västra Götaland sulla costa ovest del Paese, proprio di fronte alla Norvegia. Oslo dista solo 290 km.

E’ una città abbastanza giovane, fu fondata nel 1621 sulle rive del fiume Göta älv e fu sede della Compagnia svedese delle Indie Orientali che contribuì alla sua ricchezza e al suo sviluppo. Proprio in quel periodo, a metà del 1700, furono costruiti gli edifici e i monumenti più eleganti e importanti di Goteborg.

Attualmente l’economia si basa tutta sul traffico navale, sul commercio e su industrie storiche come Volvo ed Ericsson.

Veniamo subito colpiti dai numerosi tram bianchi e blu che attraversano la città, alcuni bellissimi risalenti agli anni ’60 ed altri più moderni costruiti in Italia dall’AnsaldoBreda.

La città è attraversata da graziosi canali e proprio sulle rive di uno di questi si trova la Tyska kyrkan, conosciuta anche come Chiesa tedesca o Chiesa di Cristina in onore alla Regina Cristina di Svezia che contribuì alla sua realizzazione.

Proseguiamo la passeggiata per il centro attraversando la via dello shopping Ostra Hamngatan per raggiungere la Chiesa del Pesce. Poco prima di arrivare, troviamo a Magasinsgatan un chiosco nero (Strommingsluckan) che vende aringhe fritte con patate. Io amo le aringhe e decido di tornarci per pranzo. Già so che per tutta la mattinata mi porterò dietro la voglia di aringhe.

Arriviamo al Feskekörka (mercato del pesce) e capiamo subito perchè viene chiamato “Chiesa del Pesce”. Si trova all’interno di un edificio che ricorda proprio una chiesa, adagiata sulle rive del canale.

Il mercato è strepitoso, piccolo ma delizioso. I banchi espongo pesce freschissimo tra cui i gamberetti di cui la costa ovest è piena. Il pesce è esposto con una cura maniacale ed è possibile sia mangiare nel ristorante che acquistare cibo fresco preconfezionato come le insalate di gamberetti, panini e tartine.

Io mi mangerei tutto ma devo resistere, devo resistere!

Costeggiamo una parte del canale dove troviamo ragazzi e ragazze in costume da bagno intenti a prendere il sole sdraiati su delle grosse panchine a forma di stradio. La luce per gli svedesi è una delle cose più importanti. I loro inverni sono freddi, lunghi e con poche ore di luce, pertanto attendono con trepidazione l’arrivo della bella stagione.

Passiamo di fronte alla Haga Kyrkan, risalente al 1859

e arriviamo al caratteristico quartiere di Haga, il più antico di Goteborg.

Le case sono tutte in legno con la base in pietra e le pareti dipinte da vari colori: rosse, verdi, bianche, gialle, una meraviglia. Qui ci sono tanti caffè, ristorantini e negozietti.

Un delizioso odore di cannella ci conduce in una pasticceria di Haga Nygata dove non resistiamo alla tentazione e ci mangiamo una kanelbulle, il dolce tipico svedese alla cannella a forma di girella. Lo stomaco ringrazia e l’umore anche, siamo pronti per continuare la nostra passeggiata.

Arriviamo a Jarntorget, la piazza del ferro, con al centro la fontana, e prendiamo il tram che ci porta sulla collina in cui si trova il Lieseberg Park, il parco divertimenti più grande di tutta la Svezia. Purtropo non abbiamo il tempo per andarci a divertire sulle montagne russe.

Siamo arrivati fin quassù per ammirare Goteborg dall’alto. Entriamo nel Gothia Hotel e saliamo fino al 23 piano dove si trova lo sky bar. Da qui si giode di una vista mozzafiato su tutta la città.

Riscendiamo con l’ascensore supersonico e le noster pance iniziano a brontolare. Sono le 14 e hanno anche ragione. Per pranzo io sogno le aringhe fritte del chioschetto mentre Valentina da brava nutrizionista vuole mangiare l’insalata di gamberetti che ha adocchiato alla Chiesa del Pesce.

Prima di riempire le nostre pance passiamo per Avenyn, la via dello shopping, che inizia in Gotaplats.

In questa grande piazza si trova il teatro e la biblioteca.

Percorriamo tutta Avenyn e facciamo una virata al mercato coperto (Stora Saluhallen – Kungstorget, 411) giusto per dare un’occhiata alle specialità. Più che un mercato sembra una boutique. La pulizia e l’ordine regnano sovrani. Che bellezza!

Il mio sguardo cade subito su un banco con dei panini farciti con salsa di gamberetti che mi iniziano a chiamare “mangiaci, mangiaci…”. Dicono sia il piatto tipico di Goteborg, hanno un bellissimo aspetto ma io sono fedele alle aringhe.

Arrivo tutto contento al chioschetto nero e il tizio mi dice che hanno finito le patate “Nooooo!”. Vorrei piangere, disperarmi, ma sono in compagnia di una ragazza (che poi sarebbe mia moglie) e faccio finta di niente e liquido la cosa con “fa niente dai, ora cara andiamo a prendere la tua insalatina”, mentre dentro di me monta una rabbia mista a dispiacere con l’aggravante di una fame indescrivibile.

Valentina prende la sua bella insalata di gamberi al mercato del pesce (79 SEK – circa € 8,70) e io opto per il panino gigante con la salsa di gamberetti al mercato coperto (39 SEK – circa € 4,30). Ragazzi miei che delizia, dire buono è sminuirlo.

Mangiamo seduti su delle panchine scaldati dai raggi del sole. C’è una bella aria di festa, si nota che gli svedesi non vedono l’ora che arrivi la bella stagione per stare il più possibile fuori casa e godersi sole e luce.

Dopo pranzo ci facciamo una bella passeggiata per il Trädgårdsföreningen (Garden Society of Gothenburg), un parco adiacente ad Avenyn risalente al XIX° secolo. Il parco costeggia il canale ed è un tripudio di piante e fiori.

Goteborg è percorsa da deliziosi canali navigabili in cui è possibile fare delle mini crociere per visitare la città da un altro punto di vista.

Ripercorriamo tutta Avenyn piena di bei negozi, di caffè, di ristoranti e di tanta gente.

Siamo stati talmente colpiti da Haga che decidiamo di tornarci. A noi le casette in legno piacciono tantissimo. Sono le 19 e il quartiere è quasi deserto, bene, ci godiamo un pò di pace.

Per cena andiamo al ristorante Familjen (Arkivgatan 7). Valentina ama questi posti fighettini e dopo il pranzo al mercato mi tocca accontentarla.

Il locale è molto grazioso e durante la bella stagione si può mangiare anche all’aperto.

Mangiamo una zuppa di asparagi verdi e bianchi a dir poco divina, io la pancetta di maiale al forno, Valentina pesce al forno, e come dessert una torta di mele con crema e gelato. Tutto squisito. Mai mangiato una zuppa più buona. Valentina aveva ragione, ogni tanto bisogna ascoltarle queste donne!

Mentre siamo a cena inizia a squillarmi il telefono, amici e conoscenti che dicono di avermi visto al TG1 delle 20. Lì per lì non capisco, penso siano impazziti. Poi vengo a sapere che Vincenzo Mollica ha mandato in onda un servizio sul video di una cover del brano “La Storia Siamo Noi” che ho registrato insieme ai SAT&B – gruppo vocale diretto da Maria Grazia Fontana – di cui faccio parte da oltre 7 anni. Ebbene sì, oltre a viaggiare e a chiacchiere qui sul blog sono anche un corista.

Dopo questa notizia la serata diventa ancora più bella. Alle 22:15 usciamo dal ristorante e fuori c’è ancora il sole. Che spettacolo! Sta iniziando il tramonto. Percorriamo per l’ennesima volta Avenyn gremita di giovani e piano piano facciamo rientro in ostello. Siamo un pò stanchini, siamo svegli da 20 ore e i nostri corpi reclamano il sonno.

Sono le 23 e inizia ad imbrunire, d’estate in Svezia non fa mai completamente buio. Quanto mi piace questa cosa!

Domani lasceremo Goteborg, prenderemo un’automobile e ci dirigeremo a Fjällbacka, siamo emozionatissimi.

Goteborg ci è piaciuta molto, peccato esserci stati solo di passaggio. In questa città ci sono parecchie cose da fare, musei interessanti da visitare come il Konst Museum (museo dell’arte), lo Stads Museum, il Museo della Volvo (la nota fabbrica di automobili che ha sede proprio in questa città), il Goteborgs Naturhistoriska Museum, e con il tram + traghetto è possibile andare a visitare il suo splendido arcipelago ricco di isolotti e villaggi di pescatori.

A chi ha intenzione di utilizzare parecchi mezzi pubblici, fare le mini crociere per i canali e visitare i musei e il Luna Park (il cui ingresso è a pagamento) consiglio di acquistare la Goteborg City Card.

A proposito dell’arcipelago, guardate che meraviglia.

Questo è il video della nostra giornata a Goteborg.


Segue…

Viaggio organizzato in collaborazione con Visit Sweden, le opinioni sono personalissime e non affatto influenzate dall’ente.