Viaggio nello Yorkshire: tra antichi villaggi e cibo gourmet

Il viaggio nello Yorkshire è sempre stato nei miei sogni e in quelli di Valentina. Ogni volta che chiudevamo gli occhi e pensavamo a quella parte d’Inghilterra ci venivano in mente ambientazioni fiabesche con villaggi dalle casette in pietra, campagne sconfinate, prati verdi, il canto degli uccellini e tanta pace.
Questa parte del Regno Unito l’abbiamo custodita gelosamente nella lista dei nostri desideri di viaggio fino a quando non ci siamo imbattuti nel tour “4 giorni da buongustaio nello Yorkshire” di Quattro Passi Viaggi, e c’è sembrato talmente interessante e curioso da volerlo fare. Dopo averterlo raccontato sui nostri canali social (Facebook, Instagram e Twitter), sono pronto a raccontarti tutto in questo diario di viaggio dettagliato e con tante foto.



VIAGGIO NELLO YORKSHIRE: TRA ANTICHI VILLAGGI E CIBO GOURMET

Viaggio nello Yorkshire: primo giorno

La sveglia che suona alle 7 ci trova già con gli occhi aperti ed euforici. Finalmente stiamo realizzando un altro dei nostri sogni da viaggiatori.
Alle 8:30 siamo già in aeroporto, consegniamo la valigia con l’attrezzatura fotografica al desk della compagnia aerea Jet2.com, passiamo ai controlli di sicurezza e ci dirigiamo al gate.
Il volo parte in perfetto orario e dopo circa tre ore dal decollo atterriamo all’aeroporto di Leeds. Troviamo ad accoglierci un bel cielo limpido e una temperatura freschina (circa 13 gradi il 21 giugno) che ci fa subito dimenticare il caldo afoso dell’estate romana. Con la navetta aeroportuale raggiungiamo il Car Central Central e prendiamo possesso dell’automobile che ci condurrà in giro per lo Yorkshire.
Prima tappa: York.
Per arrivare a York da Leeds impieghiamo poco più di un’ora. Parcheggiamo l’automobile al parking dell’albergo, lasciamo i bagagli nella nostra stanza del bellissimo hotel Indigo e siamo finalmente pronti per visitare la città.
Andiamo però subito al Visit York Information Centre per ritirare lo York Pass (un pass che permette di entrare gratis in 42 attrazioni sia in città che ne dintorni). Ora siamo pronti per gustarci il viaggio nello Yorkshire.
Non avendo pranzato decidiamo di concederci l’esperienza dell’afternoon tea da Bettys Café Tea Rooms, considerata come una delle migliori sale da tè di York. Non avendo prenotato un tavolo proviamo a metterci in coda ma la fila è talmente lunga che a malincuore dobbiamo rinunciare, ma Valentina non rinuncia ad acquistare confezioni di tè.
Ci dirigiamo subito a The Shambles, la strada medievale meglio conservata d’Europa, e rimaniamo estasiati dagli edifici a graticcio risalenti al XIV e XV ancora perfettamente conservati. Ci ritroviamo di colpo in un’altra era, in un’altra dimensione. Sembra di essere sul set di Harry Potter, esattamente a Diagon Alley, e tra i negozietti ne troviamo un paio dedicati proprio al famoso maghetto. Ma quanta bellezza c’è a York?



Giriamo l’angolo e ci ritroviamo a King Square dove si trova il museo York’s Chocholate Story. Tu dirai: “ma cosa c’entra York con la cioccolata? Non sei mica in Svizzera, ma nemmeno in Belgio!” Ti stupirò.

Hai presente il Kit Kat? Le Smarties? Le caramelle alla menta Polo? I cioccolatini After Eight? E la barretta di cioccolata Lion? Sono tutte delizie nate a York, dalla cioccolateria della famiglia Rowntree fondata nella seconda metà del 1800 e poi acquistata nel 1988 dalla multinazionale Nestlé. Tante sono le specialità cioccolatose nate dalla famiglia Rowntree e poi diventate famose in tutto il mondo, al punto da poter far prendere al capoluogo dello Yorkshire l’appellativo di “Città di Cioccolata”.
La storia della fabbrica di cioccolata della famiglia Rowntree è tutta raccontata nei tre piani del museo York’s Chocholate Story, a cui si accede gratis mostrando lo York Pass.
Proseguendo su Low Petergate, e ammirando scorci medievali di inaudita bellezza, arriviamo alla Cattedrale, la York Minster, o meglio Cathedral and Metropolitical Church of St Peter. Si tratta di una delle chiese gotiche più grandi del Nord Europa. La suo costruzione iniziò nel 122o ma fu poi completata nel 1473. Ciò che stupisce, oltre alla sua imponente facciata (per farla entrare tutta nell’inquadratura della macchina fotografica bisogna allontanarsi un bel po’) con le due alte torri, sono le sue vetrate colorate realizzate in Germania.




È un piacere passeggiare per York, la città è pulita, ordinata, disciplinata e a misura d’uomo. Le distanze da un punto di interesse all’altro sono piuttosto ravvicinate e si gira tutta a piedi. È la classica città perfetta per un weekend culturale, divertente ma anche rilassante.


Dalla Cattedrale raggiungiamo in circa 10 minuti la Clifford’s Tower, ossia la prigione del castello medievale, fatta costruire nel 1068 da Guglielmo il Conquistatore. Salendo in cima alla collina si ha una splendida vista sul centro della città.

Si avvicina l’ora di cena inglese, da queste parti bisogna fare attenzione perché molte cucine dei pub chiudono anche alle 20. Torniamo in hotel, ci cambiamo e usciamo. Ci dirigiamo al pub Black Swan, uno dei più antichi della città e addirittura uno dei più infestati da fantasmi (sembra che York sia la città europea più popolata dai fantasmi, ci sono infatti vari Ghost Tour). Arriviamo alle 20:15 ma il cameriere ci dice che non è più possibile cenare in quanto la cucina ha chiuso alle 20. Nulla da fare. Ripieghiamo sul pub Greene King dove io mangio un ottimo wagyu burger, Valentina mezzo pollo arrosto con verdure, e prendiamo da dividerci una steak & ruddles ale pie, una torta salata ripiena di carne cotta nelle birra: deliziosa!
Rimaniamo qualche ora nel pub assaporando la tipica atmosfera british, e torniamo in hotel felici di questa prima giornata di viaggio nello Yorkshire. D’estate c’è praticamente luce anche di notte, e questo rende tutto più magico.



Viaggio nello Yorkshire: secondo giorno

Il nostro secondo giorno di viaggio nello Yorkshire inizia alle 7 del mattino, non vogliamo perderci nemmeno un minuto a York.
Dopo una fantastica colazione all’hotel Indigo in cui io oltre a onorare il buffet dolce e salato – di gran qualità – mi faccio portare anche uova strapazzate con salmone su una fettona gigante di pane. Sono così pronto per affrontare una nuova giornata.
A due passi dall’hotel ci sono le antiche mura di York, erette in epoca romana e ancora oggi ben conservate e addirittura percorribili a piedi. Arriviamo alla porta Walmgate Bar risalente al XV secolo e passeggiamo per un po’ lungo la fortificazione, e da romani ci sentiamo anche un po’ orgogliosi dei nostri avi.

Torniamo ancora una volta ad ammirare The Shambles che nelle prime ore del mattino è semi deserta e perfetta per scattare qualche foto. Giriamo l’angolo e ci ritroviamo nel The Shambles Market, un mercato che vende prodotti locali come carne, pesce, frutta e verdura.

Facciamo un giro per il centro perdendoci tra piazze e viuzze, e alle 11:30 in punto ci ritroviamo alla birreria York Tap che si trova al binario 4 della stazione ferroviaria, pronti per iniziare il Brewtown Tours, il tour guidato dei micro birrifici nei dintorni di York. Ad accoglierci troviamo il simpaticissimo Mark, e altri 4 partecipanti al tour provenienti da Svizzera, Australia e Stati Uniti d’America. Dopo le presentazioni e una breve introduzione Mark ci fa salire sul suo minivan e ci conduce nel primo birrifico che si trova a circa 20 minuti dalla città.

Si tratta della Rudgate Brewery, fondata nel 1992, che prende il nome dall’antica strada romana “Rudgate” che condusse i vichinghi lungo la valle di York per sconfiggere i romani. Il birrificio originario si trovava nell’ex edificio delle munizioni della RAF Marston Moor Airfield, che durante la Seconda Guerra Mondiale ospitava i bombardieri di Halifax, ma che a cavallo del 2010 e del 2011 è stato spostato in un nuovo edificio più grande che si trova però sullo stesso sito. Il giovane mastro birraio ci illustra tutte le fasi della lavorazione e ci fa assaggiare quattro tipi di birre, tra cui una vincitrice del premio britannico CAMRA Overall Champion Beer.
Il secondo birrifico che visitiamo è lo Yorkshire Heart Vineyard and Brewery, che non produce solo birra ma anche vino. Fondato nel 2011, è dotato di un impianto a 5 barili, e produce birre artigianali di alta qualità utilizzando solo i migliori malti e luppoli di fornitori affidabili, e acqua proveniente dalla loro sorgente naturale checonferisce alle loro birre un sapore del tutto particolare. Anche qui ci fanno assaggiare delle birre tra cui due molto particolari, una aromatizzata alle fragole (che tanto è piaciuta a Valentina) e una all’arancia.
Il terzo e ultimo birrificio che visitiamo è Ainsty Ales, aperto nel 2014, e immerso nella splendida campagna dello Yorkshire. Anche qui ci spiegano le fasi di produzione e ci fanno assaggiare le loro ottime birre.

L’interessantissimo tour dei micro birrifici locali che ci ha permesso di scoprire alcune delle eccellenze artigianali dello Yorkshire, peraltro fortemente raccomandato ai grandi appassionati di birra, termina alle 17:30.
Prendiamo i bagagli lasciati in custodia all’hotel e con l’automobile raggiungiamo Malton, che dista poco più di trenta minuti da York.
Il Talbot Hotel si trova proprio all’ingresso di quella che viene riconosciuta come la capitale gastronomica dello Yorkshire. L’albergo è stato ricreato all’interno di un’antica residenza di campagna della famiglia Fitzwilliam, ed è così affascinante che non resistiamo a scattarci qualche foto nei suoi saloni.


Al Talbot Hotel prendiamo parte alla degustazione di gin prodotto dalle distillerie di York e di Malton. Un giovanissimo ma competentissimo giovane bar manager ci spiega prima la storia del distillato e poi ci prepara tre tipi diversi di gin tonic per farci assaporare le varie sfumature.

Il gin si ottiene distillando frumento e orzo, a cui vengono mescolate erbe aromatiche, spezie e radici, e soprattutto le bacche di ginepro. Nato in Olanda nella metà del Seicento, si diffuse presto in Inghilterra raggiungendo il massimo della produzione nel 1690 quando Guglielmo d’Orange vietò l’importazione di alcolici stranieri. La bevanda è talmente diffusa nello Yorkshire che fa stretta concorrenza alla birra.
Degustando i tre tipi diversi di gin, tra cui il London Dry Gin (gin senza l’aggiunta di botanicals), percepiamo le sfumature di sapore e soprattutto di profumo. Non c’è niente da fare, le degustazioni spiegate da professionisti competenti ti fanno davvero apprezzare anche quella bevanda a cui fino a quel momento non avevi dato alcuna importanza. Per noi prima della degustazione il gin era uno solo, ora ci si è aperto un mondo!
Ceniamo al Talbot Hotel degustando ottimi piatti realizzati da un giovanissimo chef: capesante scottate con finocchio. insalata di arance e barbabietola affumicata, un ottimo fish and chips per me che niente ha a che vedere con quelli mangiati nei pub durante i miei altri viaggi nel Regno Unito, trota con patate reali Jersey e brodo vegetale primaverile per Valentina, e un tortino alle tre cioccolate (al latte, fondente e bianca) per finire alla grande questa splendida serata a Malton.



Viaggio nello Yorkshire: terzo giorno

La calma di Malton ci induce a svegliarci con lentezza, a gustarci un’ottima colazione in hotel e iniziare in tutta tranquillità la visita al villaggio.


Hai presente il classico villaggio inglese di campagna dal sapore antico con casette basse colorate, con tanti fiori colorati e con tanti graziosi negozietti? Bene, Malton è proprio così, e noi ce ne innamoriamo all’istante.


“Malton Yorkshire’s Food Capital” recita un murales posto su una casa del centro, e noi siamo qui proprio per questo, per ammirare con i nostri occhi e per provare con il nostro palato tutto quello che di interessante offre questa città agli appassionati del buon cibo.

Iniziamo dalla Malton Food Court in cui facciamo la conoscenza del pasticcere francese che ogni giorno prepara macaron e dolcetti, della signora che produce gelato artigianale e che ogni anno si reca in Italia per carpire i segreti dei mastri gelatai, del distillatore di gin, del macellaio che seleziona con cura le migliori carni dello Yorkshire e che realizza ottimi preparati, della panettiera che sforna pane e torte salate dal profumo inebriante, del venditore di liquori scozzese con l’immancabile kilt, e di tanti altri artigiani del gusto che si sono riuniti a Malton dando vita alla capitale gastronomica dello Yorkshire.







Assaggiamo qualcosa in ogni boutique del gusto, visitiamo la scuola di cucina del Talbot Hotel che organizza corsi anche di un solo giorno e che per la sua bellezza sembra uscita dal set di MasterChef,

e visitiamo la casa in cui abitò Charles Dickens. Sì, c’è un legame tra Dickens e Malton. In questo villaggio abitava il suo amico avvocato Charles Smithson, e sembra che il famoso scrittore inglese prese spunto da alcune ambientazioni del villaggio per il suo Canto di Natale. Il direttore del Talbot Hotel ci mostra con fierezza la prima edizione del Canto di Natale autografata proprio da Dickens e da loro gelosamente custodita.

Pranziamo nel ristorante The New Malton che si trova nella piazza principale, proprio di fronte alla chiesa. Io prendo delle fish pie (una con haddock affumicato e una con salmone), e Valentina una bistecca. Tutto delizioso, d’altronde siamo nella capitale del buon cibo dello Yorkshire.


Dopo pranzo ci beviamo un caffè nella torrefazione (sì, a Malton c’è anche una torrefazione di caffè), e con l’automobile raggiungiamo Castle Howard che dista circa 10 minuti.


Castle Howard è una bellissima residenza di campagna inglese risalente ai primi anni del 1700. Un luogo talmente bello che viene utilizzato spesso come set televisivo ed è anche l’ambientazione del romanzo Brideshead Revisited di Evelyn Waugh. Visitiamo gli interni sfarzosi, ci sdraiamo sul prato con vista sul lago, facciamo tappa nel negozio che vende prodotti gastronomici locali


e a malincuore torniamo a Leeds per consegnare l’automobile.
Purtroppo il nostro viaggio nello Yorkshire volge al termine, ci sarebbero state altre cose da visitare e altre esperienze gastronomiche da provare, ma torneremo sicuramente per approfondire il tutto, d’altronde ci abbiamo lasciato il cuore.
Pernottiamo al Britannia Hotel a pochi chilometri dall’aeroporto di Leeds, abbiamo il volo alle 8 del mattino e dobbiamo essere in aeroporto alle 5:30.
Non appena puoi ti suggerisco di partire per questo splendido tour di Quattro Passi Viaggi, non te ne pentirai!
Piccola precisazione: questo viaggio nello Yorkshire può essere fatto anche in treno, l’unico tragitto in cui serve un taxi è quello da Malton a Castle Howard.
 
Viaggio realizzato in collaborazione con Visit Britain, tutto ciò che hai letto è frutto della nostra esperienza e non è stato minimamente influenzato dall’ente.
Musica video: Dreams https://www.bensound.com