Sindrome di Wanderlust: come riconoscere la malattia del viaggiatore

Categorie: Curiosità

Se sei spesso in preda all’irrefrenabile desiderio di viaggiare, e se non resisti all’impulso di acquistare biglietti aerei, allora sei sicuramente affetto anche tu dalla sindrome di Wanderlust.
Tranquillo, niente di grave. In certe situazioni può risultare “fastidiosa” ma non comporta rischi per la salute, anzi fa molto bene alla mente e all’intelletto. Comporta giusto qualche rischio per il conto il banca!
Wanderlust: avrai sentito sicuramente nominare questa parola, o l’avrai probabilmente vista tatuata sulla pelle di qualche tuo amico o conoscente, o anche di qualche sconosciuto al mare. Ma cosa significa esattamente? Quali sono i sintomi per riconoscere la malattia del viaggiatore? Lo scoprirai continuando a leggere questo post, e tanto lo so che anche tu come me stai già pensando alle prossime mete di viaggio. Siamo messi male!



WANDERLUST: COSA SIGNIFICA?

Secondo il famoso dizionario britannico Collins, Wanderlust (la cui pronuncia è ˈwɒndəˌlʌst), significa sete di viaggi.
Il dizionario inglese Oxford le affibbia il significato di forte desiderio di viaggiare (a strong desire to travel).
Il nostro dizionario Garzanti fa invece corrispondere alla parola Wanderlust il significato di amore per i viaggi e di spirito vagabondo.
La parola deriva in realtà dall’unione di due parole tedesche, wandern e lust, che significano rispettivamente escursione e desiderio. In origine stava quindi a significare l’amore per le passeggiate all’aria aperta.
Il significato moderno ha preso invece un significato più profondo e addirittura scientifico, che si può riassumere con l’irrefrenabile impulso a viaggiare e a scoprire il mondo.

LA SINDROME DI WANDERLUST: TUTTA COLPA DEL DNA

Sembra però che questa sindrome di Wanderlust abbia una spiegazione scientifica, e secondo recenti scoperte andrebbe ricollegata a un gene presente nel nostro DNA.
Il blog Psychologyblogaimee la fa ricondurre al gene DRD4 coinvolto nei livelli di dopamina nel cervello, collegato con la motivazione e il comportamento.
La mutazione del gene DRD4 in DRD4-7R, riscontrabile nel 20% della popolazione, è associata all’irrequietezza e alla curiosità, e fa sì che le persone abbiano una grande voglia di esplorare luoghi nuovi.
Nel 1999 lo studioso Chen ha scoperto inoltre che la mutazione DRD4-7R si verifica con maggiore probabilità nelle società moderne con un forte passato migratorio. La conferma è arrivata 13 anni più tardi (nel 2012) dagli studi di Dobbs, secondo il quale la probabilità maggiore di mutazioni avviene nelle persone i cui antenati migrarono dall’Africa verso altri continenti.
Insomma se qualcuno d’ora in poi ti romperà le scatole su questa tua smodata passione per i viaggi, potrai metterlo a tacere dicendogli che questa tua incontrollabile voglia di scoprire nuovi luoghi è tutta colpa del tuo DNA, e che sei affetto dalla sindrome di Wanderlust.
La sindrome di Wanderlust farebbe scaturire anche il resfeber, ossia quel batticuore che precede la partenza, frutto delle emozioni incontrollabili tra ansia ed eccitazione. A me capita sempre, prima di ogni viaggio!
A questo punto però mi sobbalza un’idea: se effettivamente fosse ricollegabile a un gene presente nel DNA e fosse riconosciuta come una vera e propria sindrome, il nostro medico curante potrebbe prescriverci la cura, ovvero un bel viaggio da fare in qualche bella parte nel mondo, ed essendo un viaggio curativo sarebbe anche mutuabile e gratuito. Sarebbe pazzesco, non trovi?



SINDROME DI WANDERLUST: I SINTOMI PIÙ RICORRENTI

Mi dispiace dirtelo ma se hai almeno due di questi sintomi sei probabilmente anche tu affetto dalla sindrome di Wanderlust:

  1. sogni ad occhi aperti posti in cui non sei mai stato
  2. parli sempre di viaggi
  3. sei insofferente se non viaggi per troppo tempo
  4. in libreria ti fiondi nel reparto viaggi
  5. quando torni da un viaggio vieni immediatamente colto dalla malinconia dei giorni passati
  6. ogni giorno controlli i prezzi dei voli e cerchi le offerte migliori
  7. Google Flights, Skyscanner, Volagratis e gli altri comparatori di prezzo sono i primi siti web che visiti al mattino
  8. quando vedi un volo in offerta non resisti e lo acquisti all’istante
  9. quando torni da un viaggio pensi già al prossimo
  10. ti basta entrare in un aeroporto o in una stazione per essere felice
  11. preferisci spendere i soldi in viaggi piuttosto che in oggetti materiali
  12. conti i giorni che ti separano dal tuo prossimo viaggio
  13. la tua motivazione nell’andare avanti nella quotidianità è data dal fatto che presto farai un bel viaggio
  14. ripensi sempre ai viaggi passati
  15. in tv guardi solo programmi dedicati ai viaggi
  16. i tuoi miti sono Licia Colò e la coppia Syusy Blady e Patrizio Roversi di Turisti per Caso
  17. hai visto almeno un paio di volte il film “Into the wild”
  18. l’unica motivazione per tornare a casa sono i tuoi affetti più cari
  19. hai tanti amici sparsi per il mondo
  20. quando sei giù di morale sfogli le pagine del tuo passaporto
  21. sogni di diventare travel blogger
  22. i tuoi amici pensano a sposarsi e a mettere su famiglia mentre per te ciò che conta è viaggiare
  23. ti senti pienamente vivo e felice solo quando sei in viaggio.

Visto che però a te ci tengo in maniera particolare, e non voglio che questa tua sindrome di Wanderlust porti via tutte le tue risorse economiche, ho preparato per te una guida per viaggiare low cost. Seguendo i consigli presenti nella guida potrai dare sfogo alla tua passione e viaggiare di più spendendo il meno possibile.
Visto che tra “malati” di viaggi ci intendiamo alla grande, io ti aspetto anche su Instagram e su Facebook.