Abbazia di Sant'Antimo in Toscana: info utili per visitarla

Tra i posti che più mi hanno colpito durante il weekend in Val d’Orcia spicca l’Abbazia di Sant’Antimo, un luogo suggestivo e carico di misticismo, immerso in un paesaggio bucolico, in grado di trasportare immediatamente il visitatore in un’altra epoca.
Di abbazie in Europa ne ho viste tante, ma credimi, questa non ha nulla da invidiare nemmeno alle più blasonate. Ho pensato quindi di parlartene in modo da fartela conoscere e invogliarti a visitarla.



ABBAZIA DI SANT’ANTIMO: INFORMAZIONI UTILI PER VISITARLA

Dove si trova l’Abbazia di Sant’Antimo

Si trova in Toscana, nella provincia di Siena, e precisamente in localita Sant’Antimo, poco sotto a Castelnuovo dell’Abate. Dista circa 10 km da Montalcino e circa 25 km da San Quirico d’Orcia. Ecco la sua esatta posizione su Google Maps.

Arrivando in automobile è possibile parcheggiare proprio di fronte all’ingresso. Si tratta di un parcheggio a pagamento con strisce blu, bisogna quindi pagare alla macchinetta automatica ed esporre il tagliando all’interno della propria vettura.

Abbazia di Sant’Antimo: un po’ di storia

La fondazione dell’Abbazia di Sant’Antimo è avvolta nella leggenda. Si narra che nel 781 d.C. Carlo Magno e i suoi soldati si fermarono lì di ritorno da Roma lungo la via Francigena, a causa di una pestilenza che aveva colpito l’armata. Un angelo apparve in sogno al re suggerendo di far bere ai soldati malati un infuso preparato con un’erba locale. Carlo Magno seguì il consiglio dell’angelo e l’armata si salvò. In segno di ringraziamento fu fatta costruire la Cappella Carolingia corrispondente all’attuale sagrestia.
L’Abbazia di Sant’Antimo, così come appare oggi, fu però edificata all’inizio del XII secolo e divenne ben presto uno dei monasteri più ricchi e più importanti della regione.
Durante l’epoca comunale l’Abbazia benedettina perse alcuni possedimenti, tra cui il castello di Montalcino, e verso la fine del XIII secolo entrò in uno stato di decadenza. Per cercare di sanare la situazione Papa Nicolò IV affidò senza successo l’Abbazia di Sant’Antimo all’ordine benedettino dei Guglielmiti, ma nel 1461 Papa Pio II la soppresse incorporandola alla Diocesi di Montalcino e Pienza. Dal XV alla seconda metà del XIX secolo versò in un totale stato di abbandono, e solo dal 1870 iniziarono  i restauri che l’hanno riportata allo splendore attuale.



Cosa vedere nell’Abbazia di Sant’Antimo

Il complesso viene considerato come uno dei più importanti esempi di architettura monastica del XIII secolo.
La chiesa del XII secolo è affiancata al campanile. L’interno è a tre navate suddivise da alte colonne. Sopra le navate laterali si trova il matroneo e l’appartamento del vescovo, realizzato per il vescovo Agostino Patrizi Piccolomini sia come luogo di riposo durante le visite all’abbazia e sia come ufficio di rappresentanza.


Sull’altare si trova uno splendido Crocifisso medioevale e sotto una cripta in cui è possibile ammirare quello che un tempo era il sepolcro di Sant’Antimo. Dietro all’altare si trova il deambulatorio, cosa piuttosto rara nelle chiese romaniche italiane ma frequente in quelle francesi.

Seguendo le indicazioni per la Farmacia dei monaci è possibile ammirare la facciata della Cappella Carolingia e i resti della sala capitolare in cui si riuniva il Capitolo dei monaci, e in cui venivano prese le decisioni riguardanti le attività della giornata.

Nella Farmacia dei monaci, allestita nell’antica sala del tesoro, si possono acquistare prodotti realizzati con le ricette della tradizione erboristica monastica che spaziano dalle confetture ai prodotti per la cura del corpo. È possibile anche acquistare l’amaro di Sant’Antimo ottenuto dall’erba Carlina, quella che secondo la leggenda curò i soldati di Carlo Magno dalla pestilenza.

È possibile anche visitare l’orto di Ildegarda  in cui vengono coltivate le piante aromatiche secondo le conoscenze da Ildegarda di Bingen.
Volendo è anche possibile fare un pic-nic nello splendido parco e ripararsi dal sole sotto uno degli olivi. Io e Valentina proprio lì ci siamo gustati un delizioso panino con prosciutto (cotto per lei perché al settimo mese di gravidanza) e pecorino di Pienza  acquistato in un alimentari di Montalcino.

Orari di apertura dell’Abbazia di Sant’Antimo e contatti

Sant’Antimo è aperta tutti i giorni con i seguenti orari:



La Messa viene invece celebrata:

Durante la Santa Messa domenicale delle ore 11 è possibile ascoltare i canti gregoriani intonati da laici ma non dai monaci che non risiedono più nell’Abbazia.

È possibile fare anche visite guidate con videoguida che si noleggia al welcome desk posto all’interno della chiesa:

Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 0577286300 o inviare una mail all’indirizzo abbazia@antimo.it
Sono convinto che l’Abbazia di Sant’Antimo sorprenderà anche te, e ti catturerà con quella sua atmosfera austera medievale.