Cisternino: cosa vedere e dove mangiare

Durante il nostro viaggio in Valle d’Itria e dintorni abbiamo soggiornato in un bel trullo nella campagna tra Ostuni e Cisternino circondato da ulivi secolari, e potevamo ammirare la sagoma bianca della città dal nostro giardino, in cui andavamo spesso per una passeggiata di giorno o di sera, e per mangiare le sue specialità culinarie come le bombette di cui ti parlerò un po’ più avanti.



Cisternino è una bella cittadina bianca, che fa peraltro parte dell’associazione de I borghi più belli d’Italia, ma non aspettarti la particolarità di Alberobello, il panorama di Polignano a Mare, chiese simili alla Cattedrale di Ostuni, o le tipiche case di Locorotondo chiamate cummerse. È un borgo che va ammirato e apprezzato girando senza meta tra i suoi vicoli, fermandosi ad ammirare la vista sulla Valle dai suoi belvedere e mangiando in uno dei suoi fornelli pronti. Ma non mancano punti di interesse che vale la pena di approfondire in questa città posta a circa 400 metri sul livello del mare fondata dai Messapi, abitata dai romani, distrutta dei Goti e ricostruita nel medioevo dai monaci basiliani.

COSA VEDERE A CISTERNINO

Villa Comunale e Belvedere



Partiamo da Piazza Garibaldi in cui si trova la Villa Comunale, proprio di fronte alla Torre Grande e alla chiesa Madre che si trovano dall’altra parte della strada.

Si tratta di un bel giardino con aiuole, una fontana, il monumento ai caduti in guerra, panchine e un bellissimo panorama sulla Valle d’Itria in cui scorgere trulli disseminati per la campagna, ulivi e terra rossiccia. È il posto adatto per rilassarsi, per rinfrescarsi all’ombra di un albero nelle calde giornate estive, o per incontrarsi con gli amici.



Torre di Porta Grande

L’edificio che trovi a sinistra del monumento ai caduti sulla foto precedente è la torre di Porta Grande.

La torre militare normanna modificata nel corso dei secoli, che fino al 1848 si trovava accanto alla Porta Grande che fu demolita, passò al vescovo locale e l’appartenenza alla chiesa si può notare alzando gli occhi al terrazzo in cui si trova la statua di San Nicola. Oggi è di proprietà del Comune.

Chiesa Madre di San Nicola di Patara

Sempre su Piazza Garibaldi, ma dalla parte opposta della Villa Comunale, si trova la chiesa più importante di Cisternino dedicata a San Nicola di Patara (cioè San Nicola di Bari che nacque a Patara di Licia il 15 marzo 270).

Fu edificata in epoca medievale sul luogo di culto dei monaci basiliani (monaci che si ispirano alla regola di San Basilio) ma è stata modificata nel corso dei secoli. La facciata risale al 1848.

L’interno è a tre navate e tra le due cappella della navata laterale destra si trova quella che viene considerata come la scultura più importante del rinascimento pugliese: la Madonna con Bambino e Offerenti, conosciuta anche come Madonna del Cardellino, realizzata nel 1517. Meravigliosa!

In una delle due cappelle (la Cappella del Rosario) si trova invece l’Imago pietatis della scuola di Stefano da Putignano.

Bellissimi gli affreschi sulla navata sinistra, il Cristo incarcerato sopra il tabernacolo, e la fonte battesimale del XVI secolo.

Torre dell’Orologio

Passando per via dei Basiliani  ti ritroverai in piazza Vittorio Emanuele II (v. immagine di copertina in alto sotto al titolo) in cui spicca la Torre dell’Orologio realizzata nel 1850 dai maestri Curri di Alberobello, proprio nel momento in cui veniva ristrutturato il borgo e la chiesa Madre.

L’orologio era il fulcro del centro storico che scandiva lo scorrere del tempo e che con i suoi rintocchi richiamava il popolo alla vita cittadina. La torre è alta 17 metri ed è suddivisa in 4 piani.

La piazza in cui si trova è tuttora un centro di aggregazione, il luogo in cui sedersi al bar per un caffè, per un aperitivo e per quattro chiacchiere in serenità, sia di giorno che di sera.

Dipinto della Madonna del Falegname

In via Santa Maria di Costantinopoli, proprio all’esterno della porta d’ingresso della piccola chiesa, si trova il dipinto su tavola “Madonna del falegname” risalente al XVIII secolo, e all’interno i resti di un antico affresco.

Vicoli di Cisternino

La particolarità di Cisternino è però tutta nei suoi bianchi vicoli dei quattro quartieri del centro storico: Bère Vécchie, L’ìsule, UPantène e Scheledd.

Vicoli spesso colorati da fiori rigogliosi e alcuni arricchiti da poesie appese sui muri,  tutti da ammirare e da fotografare. Passeggiando riscoprirai il profumo del bucato, quello del pranzo della domenica o dei dolci appena sfornati, profumi che si stanno perdendo nelle grandi città ma che fanno tornare di colpo bambini. Archi che congiungono case e che conducono in piazzette simili a cortili, scalette esterne in pietra, balconcini e un’atmosfera serena, d’altri tempi.

Ti imbatterai in palazzi storici come quello del Governatore risalente alla fine del XVI secolo in Piazza Mazzini n.3, il palazzo Lagravinese al numero 98 del bellissimo Corso Umberto I, palazzo Pepe costruito tra il XVI e il XVII secolo in via Superga, e il palazzo Cenci in via Soleti.

COSA MANGIARE A CISTERNINO E DOVE

Passiamo ora al lato mangereccio di Cisternino, anche perché io sono del parere che per conoscere un luogo ci si debba sedere a tavola assaggiando le specialità locali.

A Cisternino devi assolutamente mangiare nei Fornelli Pronti, sono praticamente delle macellerie che si sono trasformate in trattorie. Si entra nella macelleria, si sceglie la carne che si vuole mangiare e ci si siede a tavola in attesa della cottura. Al tavolo si ordina da bere, l’eventuale primo piatto come ad esempio le orecchiette, il contorno, il dolce e il caffè.

Le specialità culinarie tipiche da mangiare nei fornelli pronti sono:

che si accompagnano a verdure grigliate.

Gli indirizzi assolutamente da non perdere, da noi provati su consiglio di gente del posto e di viaggiatori che ci sono stati in precedenza, sono:

D’estate ci sono anche tavolini all’aperto ma bisogna fare un bel po’ di fila, meglio andarci con un po’ di anticipo.

In entrambi abbiamo speso una quindicina di euro a testa mangiando bombette, salsicce e bistecche, due piatti di verdure grigliate, un bicchiere di vino e acqua.

A Cisternino – come anche nel resto della Puglia, devi però assaggiare anche le friselle (un tarallo grande tagliato orizzontalmente a metà e poi fatto nuovamente biscottare in forno) con sopra i pomodori (ma ce ne sono in diverse varianti), fave e cicoria (cicoria su purea di fave), e l’olio extra vergine di oliva.

Ora che sai cosa vedere a Cisternino, ma anche cosa e dove mangiare, non mi resta che augurarti una buona passeggiata!

Aspetta un secondo, se sei in cerca di altri posti curiosi da visitare in Italia, oltre a cercarli su questo blog, ti consiglio di leggere In viaggio tra i borghi d’Italia, un libro che ho curato durante il lockdown con 92 borghi raccontati da chi li vive e ne conosce ogni curiosità.