Wat Rong Khun: come visitare il Tempio Bianco in Thailandia

Tra i tanti posti meravigliosi che ho visitato nel mio viaggio nella Thailandia del Nord ce n’è uno che mi ha particolarmente colpito: il Wat Rong Khun conosciuto anche come il Tempio Bianco.



Mi ha colpito per diversi fattori. In primis la sua modernità in contrasto con i numerosi templi antichi visti a Bangkok, a Chiang Mai e nella stessa Chiang Rai, poi per il forte l’impatto scenografico, e infine per la genialità dell’artista che ha concepito una vera e propria opera d’arte contemporanea riuscendola a inserire in un contesto fortemente spirituale e religioso.

Se ti stai ponendo la domanda “vado o non vado a visitare il Wat Rong Khun” la mia risposta è “assolutamente sì”, e in questo post troverai tutte le informazioni utili che ti aiuteranno a visitarlo al meglio.



COME VISITARE IL WAT RONG KHUN, IL TEMPIO BIANCO DI CHIANG RAI

 



Dove si trova e come raggiungere il Wat Rong Kung

Il Tempio Bianco si trova a circa 15 km a sud della città di Chiang Rai, e non in centro città come in molti pensano.

L’indirizzo esatto è: San Sai, Mueang Chiang Rai District, Provincia di Chiang Rai 57000.

Può essere raggiunto in vari modi:

Il prezzo dipende ovviamente dalla distanza tra il tuo alloggio e il Wat Rong Khun e dal mezzo di trasporto, per evitare spiacevoli sorprese chiedi sempre in anticipo la tariffa, soprattutto al taxi e al tuk tuk.

Biglietto d’ingresso e orari di apertura del Tempio Bianco

Per entrare al Wat Rong Khun bisogna acquistare il biglietto che costa 100 bath (circa € 3).

È aperto tutti i giorni dalle 8 alle 18. Per godertelo al meglio ed evitare la folla di turisti che spesso e volentieri ci si ritrova a dover affrontare soprattutto per scattare belle foto, ti consiglio di andarci nel tardo pomeriggio, a ridosso dell’orario di chiusura ed evitare possibilmente i weekend e le feste nazionali.

Storia e curiosità

Dopo averti dato informazioni pratiche è arrivato il momento di parlarti del Wat Rong Khun, e vedrai che, conoscendone la storia e le particolarità, sarai ancor di più spinto dalla voglia di visitarlo.

Il Tempio Bianco è un’opera del pittore visionario thailandese Chalermchai Kositpipat che iniziò a lavorarci nel 1997 senza comunicare la data conclusiva dei lavori, che dovrebbero però terminare nel 2070. Lavori a tempo indeterminato un po’ come per la Sagrada Familia di Barcellona, che contribuiscono ad alimentare il fascino di questi due luoghi di culto.

Ogni elemento ha una sua simbologia. L’esterno è completamente realizzato in gesso bianco e piccoli specchietti che con il sole creano riflessi e abbagli. Il bianco simboleggia la purezza del Buddha, mentre gli specchietti ne simboleggiano la saggezza.

Ma il bello viene all’interno!

Per entrare nel cuore del tempio (Wat) bisogna attraversare il Ponte del Ciclo della Rinascita – in cui si trovano le creature mitologiche Naga simili a serpenti  – posto su un laghetto in cui nuotano grosse carpe e centinaia di mani protese verso l’alto in cerca di aiuto che simboleggiano la sofferenza dell’uomo. Attraversando il ponte si passa dallo stato di sofferenza al benessere dell’anima.

Guai a chi tenta di tornare indietro anche solo per scattare una foto, il guardiano sarà pronto a redarguirlo con “Don’t come back to the hell” (non tornare all’inferno). Ecco, io sono stato uno dei redarguiti dal guardiano. Solo chi abbandona il desiderio e la tentazione può accedere alla Porta del Paradiso.

Se l’esterno colpisce l’interno stupisce. Di colpo lo scenario cambia: su pareti dalle mille sfumature di arancione si alternano gli insegnamenti del Buddha a personaggi come Elvis Presley, Harry Potter, Terminator, Freddy Kruger, Spiderman, Michael Jackons, Hallo Kitty, Bin Laden e tanti altri che ti invito a scoprire di persona perché purtroppo non posso mostrarti foto in quanto all’interno è severamente vietato scattarle, e a scene apocalittiche come l’attacco alle Torri Gemelle.

Ma cosa c’entrano questi personaggi della cultura occidentale con la sacralità del luogo? L’artista non l’ha ancora chiarito ma la tesi più accreditata conferirebbe a questi personaggi un’accezione negativa invitando l’uomo ad abbandonare quella strada da loro mostrata per percorrere quella indicata dal Buddha che porta alla purificazione e all’illuminazione.

Per raggiungere la felicità, il Nirvana, bisogna attraversare l’inferno, combattere ogni tentazione, e abbandonare avidità e desiderio.

Davanti alla parete opposta a quella d’ingresso troverai anche un monaco buddista immobile intento nella preghiera. Avvicinandoti e guardandolo per bene ti accorgerai che non si tratta di un uomo in carne e ossa bensì di una statua super realistica con tanto di capelli veri. Nel Tempio Bianco tutto è incredibilmente fantastico.

Non fare però l’errore che commette il 90% dei visitatori: visitano il Wat Rong Khun e poi se ne vanno. Invece di girare a destra per uscire prosegui dritto e inoltrati tra le varie costruzioni, ti ritroverai di fronte anche a un curatissimo giardino orientale con tanto di cascata artificiale e di statua di Buddha dove assaporare attimi di vera pace.

Hai ancora dubbi se visitarlo o meno?

Buon viaggio!

Musica video: https://www.bensound.com/