Lettera di un papà viaggiatore al figlio appena nato

Roma, 2 giugno 2019



Ciao amore di papà, a quasi 48 ore dalla tua nascita mi ritrovo qui davanti allo schermo del pc in attesa di venire a trovarti in ospedale, stringerti di nuovo tra le mie braccia e riempire di baci la tua mamma, una donna forte e coraggiosa che anche tu già ami alla follia. Lo vedo da come la guardi con quegli occhietti piccini piccini, e fai bene, non sai quanto è riuscita a cambiare la mia vita e quanta forza mi ha dato quando ho dovuto affrontare momenti non proprio semplici.

Ti scrivo perché sento il bisogno di fermare e fissare per sempre le emozioni di questi momenti, e anche perché un giorno tu possa leggere queste parole e capire  quanto amore hai scatenato in noi sin dal momento in cui abbiamo scoperto che saresti arrivato nelle nostre vite.



Ti abbiamo cercato e desiderato con tutti noi stessi e ti abbiamo amato fin da subito, fin da quando eri un piccolo puntino nel pancino. Pensa com’è bella la vita, i medici ci dissero che non saresti mai arrivato, mamma piangeva e io asciugavo le sue lacrime facendo finta di essere forte, poi un bel giorno di ritorno da Rimini – proprio quando avevamo perso ogni speranza – ci accorgemmo che un cuoricino stava battendo dentro tua madre e le nostre vite tornarono di colpo a colori. Per capire meglio la sofferenza di quei momenti leggi anche le parole che ho scritto quando abbiamo saputo che tu eri già bello e sereno nel grembo di mamma Vale: Inizia il nostro viaggio più bello. Cosa non dire a una coppia senza figli.



Tu sei la prova che i miracoli possono ancora accadere.

C’è chi ci definiva egoisti, c’è chi ci diceva “smettete di viaggiare e pensate a un figlio” senza sapere che noi ti desideravamo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Purtroppo la gente è fatta così, crescendo imparerai che ci sono tante bocche che parlano senza prima azionare il cervello, ma papà ti aiuterà a fregartene del giudizio altrui e andare dritto per la tua strada, anche perché se qualcuno proverà a ferirti dovrà prima fare i conti con me. Però tu dal canto tuo non dovrai mai giudicare nessuno e nemmeno fermarti alle apparenze. Ogni persona combatte la sua battaglia, tu rispettala sempre!

Mamma Vale è una donna fortissima e sempre sorridente, pensa che ha lavorato fino a quattro giorni prima della tua nascita e tu insieme a noi hai già viaggiato tantissimo. Mentre te ne stavi beato e sereno nel suo pancino ti abbiamo portato a Dubai, ad Abu Dhabi, in Oman, a Stoccarda, a Spalato, ma anche un po’ in giro per l’Italia tra la Val d’Orcia e Riva del Garda, e presto gireremo il mondo insieme, tutti e tre insieme, quando potremo anche in quattro con Gastone. Io ti ho sentito muoverti per la prima volta proprio a Dubai, forse è per questo motivo che ho un ricordo meraviglioso di quell’emiro.

Non vedo l’ora di farti scoprire il mondo e di guardare con i tuoi occhi tutte le meraviglie di questo Pianeta. Vedrai piccolo mio, quelle che da qualcuno sentirai chiamare erroneamente “differenze” di colore di pelle, sesso, religione e gusti saranno invece in realtà fonte di grosso arricchimento per la tua vita. Immagina che vita noiosa se fossero tutti come me o come te. Imparerai tanto da chi la pensa diversamente da te, da chi vive in un’altra città, in un altro Paese o in un altro continente, e da chi ha gusti diametralmente opposti ai tuoi. Prenditi cura dei più deboli, e non ascoltare mai sciocchi pregiudizi, prima di farti un’idea corri a toccare tutto con mano.

Ti incanterai di fronte a tramonti meravigliosi, ti meraviglierai davanti alla magia della natura, ti stupirai davanti alle opere dell’ingegno umano e ti commuoverai guardando un dipinto o ascoltando una canzone. Io sarò sempre lì al tuo fianco, fino a quando le tue “ali” saranno pronte per spiccare il volo da solo. Sarà difficile poi farmi da parte quando sarai diventato grande e forte, ma lo farò per il tuo bene e sappi che io per te ci sarò sempre, sempre pronto a dare la mia vita per la tua.

Tante persone prima della tua nascita ci dicevano “oramai avete finito di viaggiare”. Sicuramente abbiamo finito di viaggiare, ma di viaggiare poco. Ora inizia il nostro viaggio più bello, e ogni viaggio vicino o lontano avrà un sapore del tutto diverso, dolcissimo. Non ci importa di notti insonni, non ci importa della fatica per trasportare mille e più cose che serviranno a te, non ci importa di nulla, solo di te e della tua felicità

Il nostro obiettivo è quello di farti sentire prima di tutto cittadino del mondo. Prenderemo insieme mille e più aerei, assaggeremo tutti i cibi più strani, faremo lunghe camminate mano nella mano e a fine giornata ci butteremo sul letto dell’hotel stanchi ma felici di ogni nostra avventura, e le nostre risate saranno più preziose di tutto l’oro del mondo.

Non mi importa di chi ti innamorerai, quale squadra tiferai o quale lavoro farai da grande. Mi importa solo che tu sia felice, libero come il vento e raggiante come il sole.

Io ti prometto che farò di tutto per renderti felice, tu dal canto tuo promettimi una cosa: quando io sarò anziano e le mie gambe non reggeranno più il peso degli anni tu porta ugualmente il tuo vecchietto a guardare quel tramonto in riva al mare, abbraccialo e fallo sentire amato. Solo così capirò di aver fatto un buon lavoro, e quando il mio tempo terreno sarà scaduto potrò andarmene via sereno.

Per fortuna che nel 2019 si scrive sulla tastiera di un pc e non con l’inchiostro su un foglio di carta, perché qualche lacrimuccia che scende avrebbe reso illeggibile parte di questa mia lettera. Ricorda piccolino, un uomo vero non è quello che si mostra duro e spavaldo, il vero uomo è colui che non ha paura di emozionarsi e che non ha paura di piangere. Quando l’ostetrica mi ha chiesto di tagliare il cordone ombelicale che ha tenuto per 9 mesi te e mamma uniti come una sola cosa avevo gli occhi gonfi di lacrime e non riuscivo a vedere nulla, ho dovuto prima asciugarli per poi procedere a separarvi. Una separazione solo apparente perché non vi separerete mai, non ci separeremo mai!

Mi hai già reso un uomo migliore.

Con amore, il tuo papà