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Diari di viaggio

Weekend a Spalato: diario di viaggio e itinerario

di Andrea Petroni

Pubblicato il 2018-12-18

Lo dico con un pizzico di vergogna: io e Valentina non eravamo mai stati in Croazia prima d’ora, e fortunatamente abbiamo colmato questa lacuna con un viaggio a Spalato. Abbiamo però scelto un periodo insolito per questa meta – ossia il weekend che precede il Natale – per due semplici motivi: volevamo respirare la sua atmosfera natalizia, e volevamo visitarla senza la calca estiva cercando di goderci al massimo le sue bellezze storiche e architettoniche.
Ora sono pronto a raccontarti tutta la nostra esperienza in questo diario di viaggio a Spalato, un weekend che abbiamo peraltro già raccontato live sul nostro profilo Instagram Stories vologratis e sulla nostra pagina Facebook.

DIARIO DI VIAGGIO A SPALATO

Primo giorno

Partiamo dall’aeroporto di Roma Fiumicino con il volo Croatia Airlines delle 18, un piccolo bimotore ad elica Dash 8-Q400 con solo due file di passeggeri per lato. Dato che le cappelliere sono piccoline lasciamo il bagaglio a mano Croatia Airlines proprio sotto alla scaletta dell’aereo per poi riprenderlo non appena scesi dal velivolo. Il volo scorre liscio come l’olio e in meno di un’ora atterriamo a Spalato.
Un transfer privato ci conduce all’Hotel Park, un bellissimo albergo situato proprio di fronte al mare, davanti a una delle due spiagge sabbiose della città, la spiaggia di Bačvice. Lasciamo i bagagli in camera e in taxi (che sono abbastanza economici, almeno rispetto ai prezzi di Roma) raggiungiamo il ristorante Zoi per la cena.
Zoi si trova proprio all’inizio di Obala Hrvatskog narodnog preporoda, il lungomare pedonale che loro chiamano Riva, e all’interno del Palazzo di Diocleziano che l’imperatore romano si fece costruire per trascorrere gli anni de suo “pensionamento” dopo l’abdicazione al titolo. Il ristorante è elegante e suggestivo, con le antiche mura dell’edificio storico Patrimonio Unesco. Mangiamo un’ottima cena a base di pesce, con una zuppa di crostacei a dir poco deliziosa che difficilmente scordereremo,
spalato zoi
e a causa della pioggia battente torniamo in hotel invece di fare una bella passeggiata nel mercatino di Natale sul lungomare e ascoltare musica dal vivo come da programma.
No panic! Il meteo dice che quella di domani sarà una giornata freddina ma senza pioggia, e potremmo quindi goderci Spalato senza ombrelli e senza inzupparci.

Secondo giorno

Le previsioni meteo ci hanno preso: ci svegliamo senza pioggia! Hurrà!
Facciamo colazione in hotel – io trovo ad attendermi le mie adorate uova alla Benedict – e alle 10 ci dirigiamo in centro città passando accanto alla stazione ferroviaria e al porto dove partono le navi per le isole croate e per l’Italia, e le grandi navi da crociera.
Sul lungomare accanto al Palazzo di Diocleziano troviamo una bella atmosfera gioiosa: un mercatino di Natale con decorazioni natalizie, souvenir e una ricca offerta gastronomica. C’è inoltre un palco sul quale si alternano artisti locali e internazionali con musica che spazia da quella classica a quella elettronica. Noi che siamo abituati a visitare i mercatini di Natale dell’Europa del Nord ci fa strano – ma allo stesso modo ci piace tantissimo – ritrovarci in un’atmosfera natalizia dominata dalle alte palme e cullata dallo scroscio del mare.
spalato natale
Percorriamo tutta la Riva e svoltiamo sulla via dello shopping Marmontova, ammiriamo Piazza della Repubblica (Trg Republike “Prokurative”) che in piccolo somiglia a Piazza San Marco a Venezia circondata su tre lati da splendidi palazzi antichi, visitiamo il caratteristico mercato del pesce locale,
e arriviamo a Trg Gaje Bukata, la piazza in cui si trova il Teatro Nazionale e in cui si sta svolgendo un mercatino di Natale di beneficenza, il cui ricavato delle vendite andrà a beneficio dei più poveri.
Percorriamo la via Sinjska, costeggiamo il Bastion Cornaro e arriviamo a Strossmayerov park, un giardino che si trova di fronte alla Porta Aurea del Palazzo di Diocleziano, e che in questo periodo ospita un villaggio natalizio per i più piccoli con tante installazioni luminose e un palco in cui si svolgono spettacoli.
spalato diario viaggio (2)
Lì troviamo una statua gigantesca, si tratta del vescovo Gregorio di Nim, considerato come il principale fautore della lingua slava, dell’alfabeto nazionale glagolitico e della liturgia glagolitica. Dicono che toccando l’alluce con gli occhi chiusi è possibile esprimere un desiderio. Non perdiamo l’occasione di esprimere il nostro anche perché Valentina è appena entrata al quarto mese di gravidanza e speriamo che tutto vada per il meglio.
spalato porta aurea
spalato andrea petroni
Finalmente entriamo all’interno del Palazzo di Diocleziano che non c’entra nulla con il “palazzo” che intendiamo noi ossia un edificio a più piani, ma di una vera e propria città composta da tante case private, da luoghi di culto, negozi, ristoranti, bar, musei…una città nella città che nel 1979 è stata inserita nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
spalato palazzo diocleziano
spalato palazzo diocleziano (2)
spalato palazzo diocleziano andrea petroni
Il Palazzo fu costruito tra il 293 e il 305 d.C. per ospitare gli anni del “pensionamento” dell’Imperatore Romano, quelli successivi all’abdicazione al titolo. Il plastico in bronzo posto all’inizio della Riva (Obala Hrvatskog narodnog preporoda) accanto al porto mostra tutta la magnificenza originaria del complesso romano. Ora è un dedalo di splendidi vicoli che sbucano in piazzette medievali, in cui è facile imbattersi in capitelli di colonne o altri resti romani. La piazza che ci ha letteralmente lasciati a bocca aperta è il Peristilio, la piazza centrale dove si affaccia la Cattedrale di San Doimo (Duje) – patrono della città – realizzata in quello che un tempo era il Mausoleo di Diocleziano, il più acerrimo nemico dei cristiani. Tra le colonne, la sfinge egizia scolpita 3500 anni fa, e il bianco quasi accecante del marmo veniamo trasportati di colpo indietro di quasi duemila anni, e noi – romani de Roma – ci sentiamo un po’ a casa.


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spalato peristilio
spalato cattedrale
Sotto al Vestibolo che si apre sul Peristilio si trovano i sotterranei ancora percorribili e visitabili. Una parte ad ingresso libero in cui si trovano negozi di souvenir e un’altra a pagamento in quanto zona museale.
spalato vestibolo
spalato sotterranei palazzo diocleziano
Usciamo su Riva, ci dirigiamo al mercato della frutta e verdura, rientriamo nel Palazzo passando per l’Ancienne Porte (Porta Argentea) e passeggiamo senza meta in questo incanto dal fascino antico. Passiamo di fronte al Tempio di Giove che visiteremo domani,
spalato tempio di giove
percorriamo la via più stretta della città chiamata “Lasciami Passare” e che costeggia il tempio, ci ritroviamo nella bellissima Piazza della Frutta con la statua di Marko Marulić – padre della letteratura croata –
spalato piazza della frutta
e ci dirigiamo alla Piazza del Popolo, o Pjaca come la chiamano gli abitanti della città, con il bellissimo Palazzo Comunale in stile gotico.
spalato piazza della repubblica
Ci fermiamo a mangiare al ristorante Bepa che si trova proprio su Piazza della Repubblica e ci godiamo un ottimo pranzo con antipasto di formaggi e salumi locali, assaggiando finalmente la Gregada, uno stufato di pesce che ci viene servito con polenta cremosa arricchita con olive, capperi e zucchine. Finiamo con una torta ai mirtilli e una cupcake. Tutto delizioso.
spalato gregada
Dopo pranzo facciamo un’altra passeggiata per la Riva, ci godiamo un bel tramonto sul lungomare e ci riscaldiamo con un tè caldo al bar Olive Tree che con grande stupore paghiamo l’equivalente di € 1,80, cosa che a Roma un tè in un bar del centro ci costa solitamente tra 5 e 7 euro.
spalato andrea petroni valentina venanzi
spalato porto
spalato riva
Quando scende il buio facciamo prima un giro per il mercatino di Natale sulla Riva
spalato mercatini natale
spalato natale (2)
spalato natale (3)
e poi ci riaddentriamo all’interno del Palazzo di Diocleziano che con la suggestiva illuminazione diventa ancora più affascinante. Le lucine di Natale lo fanno apparire come un Presepe vivente e rimaniamo stupiti dalla sua bellezza. In giro c’è una calma quasi surreale che rende l’atmosfera ancora più magica.
spalato palazzo diocleziano notte
spalato palazzo diocleziano notte (2)
spalato diario viaggio (3)
spalato natale (5)
Andiamo ad ammirare le bellissime installazioni luminose dello Strossmayerov park che trasformano il giardino in un luogo magico per grandi e per piccini,
spalato natale (7)
spalato natale (8)
spalato natale (9)
e con calma ci rechiamo al ristorante Perivoj, il regno di Braco Sanjin, uno degli chef più famosi della Croazia. Non appena varcato il cancello d’ingresso del ristorante ci ritroviamo in un bellissimo villaggio natalizio, lucine scintillanti, chalet in legno e un dj che mixa canzoni di Natale, e quando parte Last Christmas degli Wham è subito magia!
spalato restoran perivoj
La cena è da leccarsi i baffi. Iniziamo con tartare di carne e pesce, proseguiamo con pasta fatta in casa con verdure e baccalà, con un tris di pesce composto da capesante in gelatina di alghe con pancetta dalmata croccante, calamari piccanti in crema di mais dolce e filetto di branzino, e concludiamo con quello che non a caso chiamano Hedonism, ossia un soufflè di ciccolato fondente accompagnato da gelato al tartufo (non il tartufo dolce ma proprio il fungo ipogeo a forma di tubero), crumble di mandorle, e  crema alla pera e alla mela. Una vera e propria esplosione di sapori che ci fa concludere in bellezza questa splendida giornata croata.
split restoran perivoj
Torniamo in hotel in taxi spendendo meno di € 5 e ci abbandoniamo al sonno sprofondando sul comodo letto della nostra camera.

Terzo giorno

Nel terzo e ultimo giorno del nostro viaggio a Spalato ci svegliamo col sole. Un cielo azzurro ci dà il buongiorno dalle persiane della nostra camera che affacciano sulla spiaggia.
Dopo colazione raggiungiamo la città vecchia passando per la spiaggia di Bačvice, famosa per il gioco del Picigin (in italiano si pronuncia pizzighin) nato proprio su questa spiaggia più di 100 anni fa. Si tratta di un gioco che si disputa nel mare sabbioso e poco profondo, e che consiste nello scambiarsi una pallina di gomma colpendola con la mano cercando di non farla cadere in acqua. Non ci sono né perdenti e né vincitori e nel campionato del mondo viene giudicata la prestazione artistica della squadra.
spalato spiaggia bacvice
Peccato che la temperatura sia piuttosto bassa (siamo intorno ai 2 °C) altrimenti una partita a Picigin ce la saremmo fatta molto volentieri. Un motivo in più per tornare in Croazia d’estate!
Raggiungiamo a piedi il Palazzo di Diocleziano – che già lui da solo vale tutto il viaggio a Spalato – entriamo nella Porta Aenea dalla Riva e andiamo a visitare i suoi sotterranei.
spalato busto diocleziano
L’ingresso è a pagamento, costa pochissime kune e bisogna assolutamente visitarli per capire l’aspetto delle sale imperiali in quanto rispecchiano la disposizione delle stanze superiori. La loro funzione originaria era quella di innalzare gli appartamenti imperiali poiché l’imperatore non poteva vivere allo stesso livello dei suoi sudditi, ma fungevano anche da magazzini infatti è visibile anche il frantoio. Per la loro bellezza sono spesso utilizzati per concerti e riprese cinematografiche, e proprio al loro interno sono state girate anche scene della famosissima serie tv Game of Thrones.
spalato cosa vedere sotterranei palazzo diocleziano
Andiamo poi a visitare il piccolo tempio di Giove, uno dei luoghi più cari all’imperatore, oggi trasformato in Battistero,
spalato cosa vedere tempio giove
e andiamo ad ascoltare un po’ di musica dal vivo allo Strossmayerov park prima di dirigerci al museo etnografico (Iza Vestibula 4) per il Gastro Avvento, un evento natalizio nato per promuovere le eccellenze gastronomiche del territorio che quest’anno ha come protagonisti l’aglio bianco e l’acqua. Facciamo prima un giro nel museo etnografico in cui sono custoditi sia i reperti trovati all’interno del Palazzo come ad esempio il gigantesco piatto in granito in cui mangiava Diocleziano, che utensili e abiti utilizzati a Spalato nei secoli passati, ma anche ricostruzioni di ambienti antichi. Valentina viene invitata ad accendere ufficialmente la terza candela dell’Avvento insieme alle alte cariche cittadine e di fronte a uno stuolo di giornalisti locali,
spalato accensione candela avvento valentina venanzi
e concludiamo il nostro weekend a Spalato con un ottimo pranzo al Restoran Štorija che si trova al numero 15 di Obala Hrvatskog narodnog preporoda, proprio all’interno del Palazzo. Un posto particolarmente elegante in cui degustiamo un pranzo a dir poco delizioso che inizia con un patè di tonno, e prosegue con un carpaccio di pesce spada e una mousse di cernia, e con una coda di rospo alla griglia su un letto di pomodori e cozze affumicate, il tutto annaffiato da vino bianco croato e accompagnato da una selezione di oli locali.
spalato restoran storija
split storija restoran
Il nostro weekend a Spalato non poteva concludersi in modo migliore, con un ottimo pranzo, un bicchiere di buon vino croato e un tiepido sole che dalla Riva ci saluta dandoci appuntamento in Croazia nei prossimi mesi.
spalato cosa vedere riva
La città è meravigliosa e siamo felici di averla visitata con l’atmosfera natalizia allietata dai tanti eventi del Winter Joys. Ora però che abbiamo preso confidenza con il Paese ci piacerebbe visitarlo tutto, facendo tappa anche a Dubrovnik, a Zagabria e in qualche bella isola. Tu hai qualche luogo croato da consigliarci?

Viaggio realizzato in collaborazione con l’ente del turismo croato, le opinioni sono strettamente personali e nient’affatto influenzate dall’ente.

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