Crociera MSC negli Emirati Arabi: diario di viaggio. Prima parte

Ho organizzato la crociera negli Emirati Arabi con MSC Crociere in fretta e in furia senza dire nulla a Valentina. Ho voluto farle una sorpresa esaudendo il suo grande desiderio, quello di visitare Dubai, Abu Dhabi e l’Oman a bordo di una nave gigantesca e viaggiando in totale relax. Non le ho detto nulla fino a quando siamo arrivati in aeroporto, le ho solo dato qualche indicazione su cosa mettere in valigia tenendo conto del clima di Dubai. Chi ci ha seguiti su Instagram Stories ha visto l’espressione che ha fatto quando le ho rivelato la destinazione, anzi le destinazioni!
Vale è al quinto mese di gravidanza, e la crociera negli Emirati Arabi sarà sicuramente il suo ultimo viaggio lontano prima della nascita del nostro baby, quindi – con il benestare del ginecologo – un venerdì sera di inizio febbraio siamo decollati con un volo Emirates dall’aeroporto di Fiumicino verso l’aeroporto di Dubai, per imbarcarci su MSC Splendida e visitare Dubai, Abu Dhabi, Sir Bani Yas, Muscat e Khasab.
Viaggiare in gravidanza si può, e la crociera è perfetta per questo momento bellissimo.
Io lo ripeto sempre, bisogna sgombrare la mente da tutti i pregiudizi che circolano sulle crociere. Lo ammetto, prima di farne una ne avevo anche io, e poi sono finito per innamorarmi anche di questo modo di viaggiare.
Ogni tipo di viaggio ha il suo fascino. I vantaggi di un viaggio itinerante in crociera sono tanti: non bisogna cambiare hotel in ogni destinazione con la scocciatura di portarsi dietro i bagagli, non bisogna guidare centinaia di chilometri per raggiungere la destinazione successiva, non bisogna prendere treni e voli e presentarsi all’imbarco dell’aereo 2 o 3 ore prima della partenza, passare ogni volta per i controlli in aeroporto e riprendere le valigie sul nastro trasportatore, non bisogna impazzire per cercare un posto in cui mangiare e nemmeno per cercare un posto in cui trascorrere la serata. C’è una città galleggiante che ti segue in ogni tuo spostamento.



CROCIERA NEGLI EMIRATI ARABI: L’ITINERARIO

MSC Splendida percorre in una settimana di crociera negli Emirati Arabi e in Oman un itinerario bellissimo da Mille e una Notte:

Durante ciascuna tappa è possibile rimanere fuori dalla nave a proprio piacimento rispettando però l’orario del “tutti a bordo” specificato sia dal giornale di bordo che viene lasciato in cabina la sera precedente (e che contiene tante altre informazioni utili), sia dai display luminosi presenti in nave, sia dai cartelli posti all’uscita dell’imbarcazione.
Noi siamo grandi appassionati di crociere, prima di questa ne abbiamo fatte altre tre di cui una nelle isole greche, una crociera MSC a Cuba e ai Caraibi, e una crociera MSC nel Nord Europa.
Prima però di raccontarti nel dettaglio la nostra crociera negli Emirati Arabi voglio darti qualche informazione su MSC Splendida, giusto per farti avere un’idea della maestosità di questa città galleggiante.



CROCIERA NEGLI EMIRATI ARABI: INFORMAZIONI SU MSC SPLENDIDA


MSC Splendida è considerata come una delle navi più lussuose tra quelle che ancora oggi solcano i mari:


Ogni giorno tanta animazione non invadente, tanta musica live, spettacoli teatrali di altissima qualità…insomma, su MSC Splendida non ci si annoia mai!



CROCIERA NEGLI EMIRATI ARABI CON MSC CROCIERE: IL DIARIO DEL NOSTRO VIAGGIO

Dopo la prima parte introduttiva entriamo nel vivo del viaggio con il diario di bordo.

Primo giorno di crociera negli Emirati Arabi: l’arrivo e la visita di Dubai moderna

Atterriamo a Dubai alle ore 5:45 del mattino, le 2:45 italiane. Per via del fuso orario abbiamo dormito pochissimo ma non ce ne importa nulla, è talmente tanta l’euforia per la crociera che il sonno nemmeno prova a farsi spazio nei nostri corpi. Passiamo ai controlli del passaporto elettronico su cui ci viene apposto il visto d’ingresso (per entrare negli Emirati Arabi è sufficiente il passaporto e non bisogna richiedere anticipatamente il visto d’ingresso), ritiriamo i bagagli e ci rechiamo subito in nave.
Alle 7:30 siamo al porto.

Facciamo il check-in, ci rilasciano la cruise card (la carta che serve per entrare e uscire dalla nave, per pagare le consumazioni e fare acquisti, e soprattutto per aprire la cabina) ed entriamo immediatamente su MSC Splendida.

Il senso di stupore che ci pervade ogni volta che saliamo su queste navi da crociera è indescrivibile. L’emozione si mescola all’euforia e come due bambini che scartano i regali di Natale ci facciamo subito un bel giro, e poi filiamo dritti a fare colazione al gigantesco buffet diviso in due zone comunicanti chiamate “Pago Pago” e “Bora Bora”. Immagina una cosa che ti piacerebbe mangiare a colazione: c’è! Sfornano di continuo cornetti, ciambelle, pan cake, pain au chocolate e waffle, c’è dolce e salato, e tutto ciò che si desidera per una colazione continentale, per una colazione americana o per una colazione inglese. Da diventare pazzi!
Io come al solito in crociera do il meglio di me, non resisto alla tentazione del buffet aperto dalle 6 del mattino alle 2 di notte, e la curiosità di provare ogni pietanza è è una cosa a cui proprio non resisto.
Andiamo poi subito a prenotarci le escursioni, rinunciando purtroppo a quelle in Jeep per il deserto ma per una buona causa: sono sconsigliate alle donne in gravidanza.
Alle 10:30 ci consegnano la camera: una bellissima cabina con balcone al decimo piano, perfetta per goderci il panorama durante tutta la crociera.


Schiacciamo un pisolino rigenerante e alle 13 torniamo al 14° piano per deliziarci nuovamente al buffet che si è trasformato in un gigantesco ristorante con una zona tutta dedicata alla pasta, una zona al cibo sano e vegetariano, un’altra ai cibi etnici, una solo per la carne affettata al momento, una per salumi e formaggi, una per il pane, una per la pizza (che io adoro), una per hamburger e hot dog, e una solo per i dolci. Sfido chiunque a resistere alla tentazione di queste bontà!
Alle ore 15 parte la nostra escursione “Dubai e le sue meraviglie di modernità”, giusto per iniziare a prendere confidenza con questa parte di mondo.

La guida ci racconta subito la storia dell’emirato: fino alla fine degli anni Sessanta Dubai era una piccolissima città nel bel mezzo del deserto, grazie alla scoperta del petrolio e alla mentalità proiettata al futuro dello sceicco Rashid bin Sa’id Al Maktum prima – e del figlio Mohammed bin Rashid Al Maktoum poi – si è sviluppata a tal punto da diventare una delle città più ricche e più moderne al mondo, che continua ad entrare nel Guinness dei Primati.
Il tour inizia con una sosta difronte al Burj al Arab, l’’unico hotel a sette stelle del mondo conosciuto anche come La Vela. Dall’ingresso escono Maserati, Ferrari e tante altre auto di lusso, ma ci sono anche gli ospiti che ci arrivano in elicottero atterrando sull’apposita terrazza.

Ci spostiamo poi a Palm Jumeirah, l’arcipelago di isole artificiali a forma di palma dove si trova il lussuosissimo Atlantis Hotel, che ha al suo interno anche un parco acquatico e addirittura le Underwater Suites, stanze con pareti confinanti con giganteschi acquari popolati da migliaia di pesci.

Girando per la città si notano cantieri aperti ovunque, la città è in continua espansione e la guida ci dice che il 25% di tutte le gru presenti al mondo è lì a Dubai, attiva per realizzare nuove opere architettoniche.
Ci rechiamo poi a Dubai Marina, la marina artificiale più grande al mondo. Un posto pazzesco creato dove un tempo c’era solo sabbia del deserto, mentre ora è uno dei quartieri più all’avanguardia del pianeta. Passeggiamo lungo “The Walk”, la passeggiata sul lungomare lunga 1,6 km ricca di ristoranti e negozi. C’è anche un centro commerciale, il Dubai Marina Mall, e uno degli yacht club più prestigioso al mondo, il Dubai Marina Yacht Club.


Tra me e Valentina è un continuo ripetere “ma che meraviglia”, “fantastico”, “che città favolosa”! E pensare che io ero molto scettico su Dubai.
Percorrerendo in autobus la Sheikh Zayed Road arriviamo al Dubai Mall, il più grande centro commerciale al mondo per numero di negozi: ben 1200! Al suo interno si trova addirittura un acquario gigantesco popolato da squali, un cinema con 22 sale, e 160 locali tra bar e ristoranti.

Dal Dubai Mall si raggiunge il Souk Al Bahar e mentre percorriamo il ponticello che attraversa il Burj Lake parte lo spettacolo delle fontane danzanti più grandi del pianeta che si muovono a suon di musica, e che ci lasciano a bocca aperta. Ma non finisce qui. Terminato lo spettacolo delle fontane parte quello del Burj Khalifa e il grattacielo più alto del pianeta diventa un maxi schermo sul quale vengono proiettate luci che si muovo a ritmo di un’altra canzone. Dubai è una continua sorpresa!

Ma per me le sorprese non finiscono qui. Non appena saliamo in autobus per rientrare in nave Valentina mi prende la mano e l’appoggia sulla sua pancia, e per la prima volta sento muoversi nostro figlio. Questa crociera è iniziata nel migliore dei modi e già so che sarà indimenticabile!
Rientriamo in nave per la cena e mangiamo benissimo al ristorante La Reggia scegliendo un antipasto, un primo, un secondo con contorno, dolce e un bicchiere di vino per me (in nave hanno ottimi vini).

Trascorriamo il resto della serata ascoltando musica live nei vari bar, passeggiando per la nave e bevendo un caffè nella piazzetta, e godendoci in pieno relax l’inizio di questo viaggio. Alle 23 il brano “Con te partirò” di Andrea Bocelli annuncia la partenza di MSC Splendida dal porto di Dubai per Abu Dhabi.

Secondo giorno di crociera negli Emirati Arabi: Abu Dhabi

La mattina ci svegliamo al porto di Abu Dhabi con qualche nuvola nel cielo. Facciamo colazione, io come al solito mangio come se fossi a un pranzo di nozze, e alle 8:45 partiamo per l’escursione “Visita di Abu Dhabi” che ci porterà a visitare le attrazioni principali dell’emirato più ricco di tutti gli Emirati Arabi Uniti.
Scopriamo che Abu Dhabi è da qualche anno prima in classifica tra le città più sicure al mondo, d’altronde è ricca, non c’è disoccupazione e non c’è motivo per delinquere, poi le regole sono molto rigide e tutti le rispettano. La pulizia per le strade è quasi maniacale, e veniamo a sapere che fioccano multe addirittura a chi gira per le strade con l’automobile sporca. Ecco, io ad Abu Dhabi sarei diventato poverissimo, ho l’automobile talmente sporca che nemmeno ricordo il suo colore.
La prima tappa la facciamo alla meravigliosa Sheikh Zayed Grand Mosque, la grande moschea di Abu Dhabi ritenuta dagli esperti come il capolavoro dell’architettura islamica moderna.


Nelle moschee si entra solo con gambe e bracce coperte, e capo coperto solo per le donne. Valentina, nonostante il suo abito lungo, per entrare deve acquistare l’Abaya – l’abito nero tradizionale delle emiratine – perché il suo vestito è leggermente trasparente lungo le gambe. Le regole e le tradizioni altrui vanno sempre rispettate, è il viaggiatore che deve adattarsi alla cultura del luogo in cui si trova e non viceversa.

Un tripudio di marmi bianchissimi con decorazioni dorate e pietre preziose, e gli specchi d’acqua lungo i portici, ci accolgono in una location da sogno. Bella da impazzire.
Non appena arriviamo succede un evento molto raro da queste parti: inizia a piovere. Sì, ci becchiamo un acquazzone negli Emirati Arabi dove in un anno le giornate di pioggia si possono contare sulle dita di una sola mano! Però ci sono i portici in cui ripararci e ne approfittiamo per visitare le sale di preghiera in cui si trova il lampadario più grande del mondo e il tappeto più grande del pianeta. Te l’ho detto, gli Emirati Arabi sono da record!


Con il bus percorriamo la Corniche, la via che costeggia il mare, e arriviamo nella città che grazie al suo skyline con tanti grattacieli è stata soprannominata “la Manhattan d’Arabia”, e ti dirò, vedendola da lontana somiglia molto allo skyline newyorkese.


Passiamo di fronte al lussuoso Emirates Palace Hotel, al nuovissimo museo del Louvre, e prima di rientrare in nave andiamo ad acquistare i datteri nel mercato adiacente al porto. Gli Emirati Arabi sono tra i maggiori produttori di datteri e ne approfittiamo per riportare qualche regalo alle nostre famiglie.
I datteri da queste parti sono un alimento importantissimo e scandiscono i momenti di relax degli emiratini. Accompagnano spesso il caffè arabo perché con la loro dolcezza stemperano il sapore piuttosto amaro della bevanda: un dattero e un sorso di caffè.

Rientriamo su MSC Splendida per l’ora di pranzo, ci sarebbero state altre escursioni interessanti da fare nel pomeriggio ma preferisco che Vale si riposi un pochino, con il pancino che si avvicina al sesto mese di gravidanza continua a fare qualsiasi cosa ma un po’ di relax in nave credo che le faccia piuttosto bene. Lei crede di essere Wonder Woman e ogni tanto mi tocca placarla.

Dopo un bel pranzo andiamo a prenotarci un bel massaggio rilassante nella spa, ci prendiamo un po’ di sole a bordo piscina, facciamo merenda nel buffet (non è un luogo comune, è proprio vero: in crociera si mangia sempre!), ci gustiamo un bellissimo spettacolo a teatro e andiamo a cena a un ristorante panoramico chiamato Sea Pavillon specializzato in cucina asiatica.

Il posto è molto elegante ma accogliente. Io mangio prima del sushi, e poi il cameriere posiziona nel fornello posto al centro della tavola una pentola con del brodo, porta il liquido in ebollizione e inizia a metterci dentro carne, poi del pesce, delle polpettine pastellate, verdure e tofu, che ci mangiamo con gusto ammirando dall’alto la MSC Splendida che solca il mare del Golfo Persico. Esperienza romanticissima!

Il resto della serata la trascorriamo passeggiando tra i negozi della nave, ascoltando musica nei vari locali che spazia dalla classica al rock, e divertendoci con uno degli spettacoli serali messi in scena dall’equipe di animazione. Andiamo a letto verso l’1:30 di notte, ci piace goderci la nave fino a tardi!

Terzo giorno di crociera negli Emirati Arabi: l’isola di Sir Bani Yas

Al mattino ci svegliamo di fronte alla costa dell’isola di Sir Bani Yas, un’isola dell’emirato di Abu Dhabi che dista circa 170 km dalla capitale degli Emirati Arabi Uniti.
Siamo passati dalla modernità delle città alla natura incontaminata. L’isola è stata riconosciuta nel 2014 come la “destinazione turistica più sostenibile del mondo”, e ha al suo interno l’Arabian Wildlife Park, una delle riserve naturali più grandi della regione che ospita oltre 10.000 animali liberi: orici arabi, gazzelle, giraffe, iene e ghepardi.
Sbarchiamo sull’isola con il tender e troviamo un mare dai colori caraibici.


MSC prepara un bel barbecue per il pranzo, distribuisce bevande a noi crocieristi, tiene animata la situazione con attività che spaziano dalla ginnastica ai balli di gruppo, passando per il kayak e il beach volley, e noi ci rilassiamo sdraiati sui lettini in riva al mare, ammirando i delfini che saltano di fronte a noi, a pochissimi metri dalla riva. Mi fa strano pensare che a Roma faccia un freddo cane mentre qui siamo al mare in costume da bagno.

Nel pomeriggio io vado fare il safari in jeep e Vale per ovvi motivi è rimane in spiaggia. Il driver mi fa inoltrare all’interno di Sir Bani Yas e avvisto tantissimi animali liberi di gironzolare in un territorio di circa 87 km quadrati.



Alle 17 siamo di nuovo in nave, pronti a goderci un’altra serata divertente tra le mille attività. Tutto è perfetto, vorremmo solo una cosa: che il tempo andasse un po’ più a rilento, siamo a metà crociera e il solo pensiero che finisca già ci intristisce. Meglio non pensarci e goderci al massimo ogni istante.
Il racconto di questa crociera negli Emirati Arabi continua, clicca qui per leggere la seconda parte.
Musica video: brano 1 “Sahara Rains”, Hanu Dixit – brano 2 “Swinging with the sultan”, Doug Maxwell