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Santa Marinella: guida completa tra mare, storia e spiagge
Andrea Petroni 28/10/2025

Santa Marinella, affacciata sul mare cristallino del Tirreno, è un luogo che ha incantato per secoli nobili, artisti, scienziati e viaggiatori. Spesso definita la “Perla del Tirreno”, questa destinazione non è solo una località balneare: è una terra che racconta storie, custodisce memorie e accoglie chiunque voglia immergersi nella sua bellezza senza tempo.
Santa Marinella è un posto a cui sono particolarmente legato. Qui, infatti, risiede parte della famiglia di mia madre. Suo nonno materno, Salvatore, soprannominato “Leonardo”, è stato uno dei barbieri storici del paese. Le estati della mia infanzia le ho trascorse qui, con i nonni, i cugini e gli zii, vivendo giornate piene di spensieratezza che porto nel cuore. Oggi torno qui con i miei figli, e ogni volta è come rivivere quei momenti. Santa Marinella per me è proprio questo: un posto che sa di casa, dove il tempo sembra fermarsi e i ricordi restano sempre vivi.
Un viaggio nella storia: dagli etruschi ai giorni nostri
Santa Marinella ha radici antiche, risalenti all’epoca etrusca, quando nel IX secolo a.C. fiorirono l’insediamento di Punicum e quello di Pyrgi (l’attuale Santa Severa), empori fenici e, successivamente, l’insediamento romano di Castrum Novum.
Durante l’era romana, Castrum Novum – fondata come fortezza a protezione del litorale nel 264 a.C. durante la Prima Guerra Punica – divenne una meta di villeggiatura per l’élite, grazie alla sua posizione strategica sulla costa. Oggi, gli scavi archeologici stanno riportando alla luce i resti di questa colonia, rivelando strutture termali, mura difensive, un teatro e tracce della vita quotidiana dell’epoca.
A testimonianza del suo passato romano, si trovano anche i resti di ponti, un tempo parte della viabilità dell’antica via Aurelia, che collegava Roma alle province dell’Impero. Un altro sito affascinante è la Peschiera di Punta della Vipera, un complesso di vasche utilizzato dai Romani per l’allevamento del pesce, e ancora oggi ci si può nuotare. Ti racconto di più in questo breve video:
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Nel Medioevo, la località fu difesa da una torre normanna e, successivamente, divenne parte di un sistema difensivo papale per proteggere la costa dalle incursioni saracene. Nel XIX secolo, la città vide l’acquisto da parte della famiglia Odescalchi, che avviò il suo sviluppo come destinazione turistica.
Nel XX secolo divenne famosa per le sue residenze estive di personaggi celebri, trasformandosi in un elegante rifugio per artisti, attori e intellettuali.
Il mare e il microclima benefico
Il mare qui è più di uno sfondo: è il respiro stesso della città, il custode di storie e leggende. Protetta dai Monti della Tolfa, Santa Marinella gode di un microclima straordinario, dolce e salubre, che ha richiamato nel tempo viaggiatori illustri e sognatori in cerca di ispirazione.
Santa Marinella è famosa per il suo microclima salubre, un elemento che l’ha resa una delle destinazioni più apprezzate da chi soffre di problemi polmonari. Una delle caratteristiche che hanno reso questo angolo di Lazio così speciale è una pianta marina massicciamente presente nelle sue acque: la posidonia, che ha avuto un ruolo fondamentale nel trattamento di malattie polmonari. Sin dai primi del ‘900, l’ospedale Bambin Gesù ospitava centinaia di piccoli pazienti con patologie respiratorie, tra cui la tubercolosi. La caratteristica aria salubre, ricca di iodio rilasciato dalle praterie di posidonia, veniva sfruttata per curare questi malati, che venivano qui proprio per respirare quest’aria carica di benefici.
Ancora oggi, molti medici romani consigliano questa località come meta ideale per chi soffre di problemi polmonari o ai bronchi. Il suo microclima salubre, arricchito dall’aria carica di iodio e dall’influenza benefica delle praterie di posidonia, continua a essere un toccasana naturale per chi ha bisogno di respirare aria fresca e purificata.
Se hai problemi respiratori, questa cittadina è ancora un ottimo rifugio dove ritrovare sollievo, come lo è stato per generazioni di pazienti che vi si sono recati in passato.
Cosa vedere a Santa Marinella e cosa fare
Prima di continuare la lettura guarda questo mio breve video.
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Il Castello Odescalchi e il porticciolo
Il Castello Odescalchi di Santa Marinella è uno degli edifici più iconici della città, un’elegante dimora affacciata sul mare che conserva secoli di storia. Sorto su una preesistente struttura medievale, il castello fu trasformato nel XVII secolo dalla famiglia Odescalchi, che ne fece una residenza nobiliare. Oggi, circondato da rigogliosi giardini e protetto dalle sue mura imponenti, il castello domina il panorama costiero con la sua inconfondibile silhouette. Alcune sue sale possono essere riservate per matrimoni e feste private.
Ai suoi piedi si trova il suggestivo porticciolo, un angolo pittoresco che, oltre a ospitare piccole imbarcazioni da pesca e da diporto, regala uno scorcio mozzafiato, specialmente al tramonto, quando il mare si tinge di sfumature dorate e il profilo del castello si staglia contro il cielo.
Le spiagge di Santa Marinella
Se cerchi spiagge sabbiose, qui ne troverai poche. Le principali sono La Passeggiata, che da metà maggio a metà settembre è invasa da ombrelloni e sdraio, talmente ammassati l’uno accanto all’altro da rendere difficile persino arrivare alla riva, con solo un microscopico tratto di spiaggia libera accanto allo stabilimento La Marinella, e la spiaggia libera chiamata La Toscana, così denominata per la vicinanza all’omonimo ristorante, un po’ fuori dal centro.
La costa qui è prevalentemente rocciosa e ciottolosa, anche se in alcuni tratti, soprattutto nella zona di Capolinaro, durante l’estate viene portata della sabbia per rendere le spiagge più accessibili (c’è anche lo stabilimento Capolinaro Beach, frequentato da me e dalla mia famiglia, con una bella atmosfera e costi contenuti. Qui la sabbia c’è durante tutto l’anno). Per chi cerca una dimensione più intima, un’alternativa suggestiva è la spiaggia ciottolosa dietro il Castello Odescalchi, dove il suono delle onde si mescola alla magia della storia.
Ti consiglio comunque di portare con te le scarpe da scoglio, anche per proteggere i tuoi piedi da eventuali incontri ravvicinati con i ricci di mare, qui abbondantemente presenti.
Per spiagge sabbiose e diversi tratti ad accesso libero, bisogna recarsi a Santa Severa (frazione di Santa Marinella).
Capolinaro e Via Ulpiano
Passeggiare sul Lungomare Marconi è un’esperienza che regala panorami mozzafiato e il profumo intenso del mare. Qui, il vento porta con sé il suono delle onde che si infrangono sugli scogli e il canto dei gabbiani che volano liberi nel cielo.
Proseguendo verso Capolinaro, il paesaggio si fa ancora più suggestivo: la costa si alterna tra scogliere e piccole insenature, mentre le ville affacciate sul mare – tra cui La Saracena progettata dall’architetto Luigi Moretti – raccontano la storia di un luogo da sempre amato da artisti e celebrità. Lì troverai anche diversi ristorantini con specialità di pesce, molti con affaccio sul mare.
Un’altra passeggiata imperdibile è via Ulpiano, un viale che, con la sua tranquillità, offre un angolo perfetto per chi cerca un momento di pace lontano dal trambusto, con scorci sul mare e sulle residenze storiche che caratterizzano Santa Marinella.
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Il fascino delle ville storiche e degli artisti
Santa Marinella, la “Perla del Tirreno”, è sempre stata una meta ambita per chi cercava una fuga dalla frenesia di Roma, anche nei suoi tempi d’oro, quando il litorale laziale faceva concorrenza a località prestigiose come Saint-Tropez e Sanremo. Ancora oggi, passeggiando fino a Santa Severa, è possibile scoprire le ville di alcuni dei personaggi più illustri della storia italiana, che hanno scelto questi luoghi per riposarsi e immergersi nella bellezza del mare.
Santa Severa ha avuto il privilegio di ospitare tre Presidenti della Repubblica: Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Francesco Cossiga, che vi trovavano la serenità lontano dalle luci della capitale. Ma non solo politica, anche il mondo dello spettacolo ha lasciato qui il suo segno. Attori del calibro di Totò e il regista Nanni Loy avevano le loro proprietà lungo il lungomare Guglielmo Marconi, rendendo Santa Marinella un piccolo angolo di Hollywood sul Tirreno.
La zona di Capo Linaro racconta altre storie: Villa Pacelli ospitava il giovane Eugenio Pacelli (futuro Papa Pio XII) durante le vacanze estive, mentre Villa Iolanda fu voluta da Vittorio Emanuele III per la figlia malata di tisi, diventando successivamente sede dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, grazie all’intervento della Regina Elena e della duchessa Maria Salviati.
Non mancano legami con il mondo della letteratura, dell’arte e della musica. L’Hotel Le Najadi è il luogo dove lo scrittore Giorgio Bassani scrisse la prima stesura del suo celebre romanzo Il giardino dei Finzi-Contini. Più in là, la villa che un tempo ospitava Anna Fougez, famosa diva della Grande Rivista Italiana, fu anche rifugio del compositore Giuseppe Bonavolontà e del figlio, il celebre conduttore Mario Riva, ma anche del celebre acquarellista della “Roma Sparita” Ettore Roesler Franz.
Proseguendo lungo la costa verso Roma, non si può non ricordare la casa che fu di Roberto Rossellini e Ingrid Bergman, un luogo che accoglieva personaggi cinematografici internazionali come Marlon Brando, Alberto Sordi, Gregory Peck, Federico Fellini e Vittorio De Sica.
La vicinanza alla Capitale rendeva Santa Marinella e Santa Severa il punto di incontro perfetto per il jet set, che trovava in queste località un rifugio esclusivo e un’oasi di pace. E ancora oggi, tra le mura delle ville storiche e nelle conversazioni degli abitanti, si respira l’eco di quegli anni leggendari, testimoniando un passato che continua a vivere nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
Villa La Saracena
Sul lungomare Guglielmo Marconi c’è una villa che cattura lo sguardo al primo colpo: Villa La Saracena, progettata dall’architetto Luigi Moretti negli anni ’50. Linee morbide, forme mediterranee, armonia totale con il mare: sembra quasi una scultura abitata.
E sì, abitata sul serio. Non è un museo, non è una struttura turistica: è una residenza privata. Proprio per questo non è sempre possibile entrarci, ma una volta l’anno apre le sue porte grazie a Open House Roma, l’evento che permette di visitare luoghi di notevole importanza architettonica solitamente chiusi al pubblico. Se capiti in quel periodo, non lasciartela scappare: è una di quelle esperienze che restano.
Anche semplicemente ammirarla dall’esterno, magari al tramonto, vale la deviazione: è uno di quei posti che fanno innamorare di Santa Marinella. Te la racconto in questo reel.
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Guglielmo Marconi e le trasmissioni radio
C’è stato un tempo in cui Santa Marinella è stata il centro di un’altra grande rivoluzione: quella delle telecomunicazioni. Qui, dalla Torre Chiaruccia, Guglielmo Marconi ha cambiato il mondo, dimostrando che le onde radio potevano viaggiare lontano, aprendo la strada alla telefonia mobile e alla connessione globale. Un piccolo angolo di costa che ha fatto la storia della tecnologia.
Il legame tra Marconi e questa cittadina costiera è ancora vivo: fu proprio qui che incontrò la sua seconda moglie, la marchesina Cristina Bezzi Scali, durante una serata elegante a Villa Sacchetti. Dalla loro unione nacque Elettra Marconi, che nel 2015 è stata nominata cittadina onoraria di Santa Marinella.
Castrum Novum
A pochi minuti dal centro, in località Torre Chiaruccia, si trova l’antica colonia romana di Castrum Novum, fondata nel III secolo a.C. per controllare e difendere la costa. Con il tempo da avamposto militare divenne una vera città affacciata sul mare, con strade, terme, peschiere e perfino un teatro, dove si svolgevano spettacoli e momenti di vita pubblica.
Passeggiare qui significa fare un salto indietro di duemila anni, in un luogo ancora autentico e per nulla turistico. Oggi è possibile visitarlo gratuitamente grazie alle visite guidate organizzate dal GATC – Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, che accompagnano la scoperta degli scavi raccontando la storia del sito in modo semplice e coinvolgente.
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Il Castello di Santa Severa e il mito di Pyrgi
A pochi chilometri da Santa Marinella, il Castello di Santa Severa si erge come un guardiano sul mare, raccontando secoli di storia. Questo luogo suggestivo sorge dove un tempo si trovava Pyrgi, l’antico porto etrusco legato al culto della dea Uni. Qui sono state rinvenute le celebri Lamine d’oro di Pyrgi, tra i documenti più importanti per comprendere la civiltà etrusca, oggi custodite nel Museo di Villa Giulia a Roma.
Il castello, con le sue mura imponenti e la sua posizione a ridosso della costa, è un perfetto connubio tra natura e storia. Camminare tra le sue torri e i suoi cortili è come varcare una soglia temporale, in un luogo in cui il mare e il passato si fondono in un abbraccio eterno. Oggi ospita un museo che racconta la storia del sito, eventi culturali e mostre temporanee, rendendolo una meta imperdibile per chi visita la zona.
Il Castello di Santa Severa, con la sua imponente struttura affacciata sul Mar Tirreno, non è solo un luogo di grande interesse storico, ma anche una location cinematografica molto apprezzata. Grazie alla sua atmosfera suggestiva, è stato scelto come set per diverse produzioni cinematografiche e televisive.
Film girati al Castello di Santa Severa:
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Superfantozzi (1986): La spiaggia antistante il castello è stata utilizzata per la scena del torneo medievale in questa celebre pellicola comica italiana.
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Tre metri sopra il cielo (2004): Alcune scene di questo film romantico, basato sul romanzo di Federico Moccia, sono state girate nei pressi del castello, sfruttando la sua romantica ambientazione sul mare.
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I Medici (2016): La serie televisiva internazionale ha utilizzato il castello come sfondo per rappresentare ambientazioni rinascimentali, valorizzando la sua architettura storica.
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Odio mortale (1962): Questo film italiano ha impiegato il castello come location per rappresentare il palazzo del governatore, sfruttando le sue caratteristiche medievali.
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C’era una volta il crimine (2022): In questa commedia, il castello è stato utilizzato per rappresentare il quartier generale dell’esercito nazista a Napoli, dimostrando la versatilità della location nel ricreare diverse ambientazioni storiche.
Santa Marinella e il surf
Santa Marinella non è solo storia e cultura: è anche energia pura, vento che soffia forte e onde che richiamano surfisti da ogni angolo del mondo. La spiaggia di Banzai è una vera e propria leggenda per gli appassionati di questo sport: qui, quando il mare si infuria, le onde possono raggiungere anche i tre metri, trasformando la costa in un’arena perfetta per chi cerca l’adrenalina del surf.
Ma Banzai non è l’unico spot: grazie alla sua conformazione e alla costante esposizione ai venti di libeccio e maestrale, offre diverse zone dove cavalcare le onde, rendendola una delle mete più rinomate per il surf nel Mediterraneo. Da decenni è considerata la capitale del surf in Italia, un punto di riferimento per professionisti e principianti.
Qui il surf non è solo uno sport, è uno stile di vita. Le tavole colorate, le mute nere stese al sole, l’attesa della giusta onda sono parte del paesaggio quanto il mare stesso. Anche nei mesi invernali, quando il turismo rallenta, i surfisti continuano a sfidare il mare, creando un’atmosfera unica, fatta di passione e libertà.
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E se il surf è il re, anche il sup (stand-up paddle), il windsurf e la vela trovano il loro spazio lungo la costa, rendendo questa località un paradiso per chi ama l’acqua e il vento. Qui il mare è più di uno scenario: è un compagno di avventure, un’energia che scorre nelle vene di chiunque si lasci trasportare dalle sue onde.
L’Oasi di Macchiatonda: un paradiso naturale
Ma Santa Marinella è anche natura incontaminata. L’Oasi di Macchiatonda è un angolo selvaggio, un luogo dove il tempo si dilata e la bellezza della terra si manifesta in tutta la sua forza. Situata tra il mare e la campagna, questa riserva naturale si estende per circa 250 ettari ed è una delle poche zone umide costiere ancora intatte del Lazio.
Qui, tra boschi mediterranei, stagni salmastri e dune sabbiose, la biodiversità è straordinaria: aironi cinerini, beccaccini, oche selvatiche, cavalieri d’Italia e fenicotteri trovano rifugio tra le acque e la vegetazione, rendendo l’oasi un paradiso per il birdwatching. Ma non solo: tra le tamerici e i canneti si possono incontrare anche volpi, istrici e testuggini palustri, a testimonianza di un ecosistema ancora vivo e prezioso.
Passeggiare lungo i sentieri dell’oasi significa immergersi in un mondo lontano dal caos quotidiano, respirare l’aria salmastra e lasciarsi avvolgere dal canto degli uccelli e dal fruscio del vento tra i giunchi. L’Oasi di Macchiatonda è una destinazione perfetta per chi cerca un contatto autentico con la natura, un luogo dove il mare incontra la terra e il silenzio è rotto solo dal battito d’ali di chi abita questo piccolo paradiso.
Come arrivare a Santa Marinella da Roma
Santa Marinella è facilmente raggiungibile da Roma sia in treno che in autobus, rendendola una meta perfetta per una gita fuori porta all’insegna del mare e della storia.
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In treno: Il mezzo più comodo e veloce è il treno regionale. Dalla Stazione di Roma Termini basta prendere un treno regionale in direzione Civitavecchia . Il viaggio dura circa 40-50 minuti e la fermata è Santa Marinella, situata vicino al centro cittadino e a pochi passi dal lungomare. I treni partono con una frequenza di circa uno ogni 30 minuti e fermano anche a Roma Ostiense, Roma Trastevere e a Roma S. Pietro.
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In autobus: Se preferisci viaggiare in bus, puoi prendere le linee COTRAL in partenza dal capolinea dei bus a pochi passi dalla stazione metro Cornelia (Linea A), che collegano la capitale a Santa Marinella in circa un’ora e mezza, con fermate in altre località.
Una volta arrivato, il centro è facilmente visitabile a piedi, ma per spostarsi lungo la costa è disponibile il servizio urbano delle autolinee SAP, che collega le varie zone della città e le località limitrofe.
Santa Marinella è una storia d’amore tra l’uomo e il mare, tra il tempo e la memoria. È il suono delle onde che accarezza la riva, il profilo elegante delle ville storiche, la voce degli artisti che l’hanno amata e la magia di un luogo che non smette mai di affascinare. Una perla preziosa incastonata tra il blu del mare e l’oro della storia, pronta a regalare emozioni a chiunque sappia ascoltarla.
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