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Lucca: cosa vedere nella città che il Times ha definito autentica e senza folla

Andrea Petroni 20/10/2025

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Ci sono città che ti travolgono, e altre che ti accolgono piano.
Lucca appartiene alla seconda categoria. È una di quelle mete che non hanno bisogno di fare rumore per entrare nel cuore. Ti bastano pochi passi dentro le sue mura per capire che qui il tempo scorre diversamente.

Appena sono arrivato, ho sentito quella pace che solo certi luoghi sanno regalare. Niente folla, niente corsa: solo il suono delle campane, il fruscio delle biciclette, e l’odore del pane appena sfornato che si mescola all’aria pulita di Toscana.
Ho capito subito cosa intendeva The Times quando ha definito Lucca “la perfetta fuga toscana, senza la folla di Firenze o Siena”. È davvero così: Lucca è un invito a rallentare, a vivere ogni dettaglio con calma, a lasciarti sorprendere dalle piccole cose — un balcone fiorito, una piazzetta nascosta, una bottega artigiana che profuma di legno e tradizione.

 

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Se ti stai chiedendo cosa vedere a Lucca, in questa guida troverai i luoghi imperdibili, ma anche quei momenti da vivere con lentezza, perché Lucca non è solo una città da visitare: è un’esperienza da assaporare piano piano.

Le mura: il cuore verde della città

Le mura di Lucca sono molto più di una semplice cinta difensiva: sono l’anima stessa della città. Costruite tra il Cinquecento e il Seicento per proteggere Lucca dalle invasioni, oggi sono uno dei pochi esempi in Europa di mura rinascimentali perfettamente conservate e completamente percorribili.

Lunghe oltre quattro chilometri, larghe abbastanza da ospitare viali alberati e panchine, le mura formano un anello verde che abbraccia il centro storico come in un grande abbraccio. Camminarci sopra è come attraversare un confine tra due mondi: da una parte il silenzio dei bastioni, dall’altra il brulicare di vita nelle piazze e nelle vie sottostanti.

Le mura sono anche il luogo dove i lucchesi si incontrano: c’è chi corre, chi passeggia con il cane, chi legge un libro seduto all’ombra, chi semplicemente osserva il panorama. In ogni stagione offrono qualcosa di diverso: in primavera si riempiono di fiori, in autunno si colorano d’oro e di rosso, in inverno diventano un rifugio di quiete e silenzio.

Puoi percorrerle a piedi o in bicicletta, noleggiandone una in uno dei tanti punti del centro. Io ti consiglio di farlo al mattino presto o al tramonto, quando la luce è più morbida e la città si mostra nella sua forma più autentica. Fermati in uno dei bastioni per scattare qualche foto: da lì si ammirano le torri medievali, i campanili e le colline toscaneall’orizzonte.

Camminare sulle mura di Lucca non è solo una visita, è un piccolo viaggio dentro il suo spirito. Ti accorgi che qui tutto è a misura d’uomo, e che il tempo, per davvero, può rallentare.

Piazza dell’Anfiteatro e il fascino del centro storico

Scendendo dalle mura e addentrandoti tra le vie acciottolate, Lucca si svela poco a poco, con il suo ritmo lento e le sue architetture armoniose. È una città che non si concede tutta insieme: devi guadagnartela passo dopo passo, con la curiosità di chi si perde senza fretta.

Prima o poi, seguendo il flusso dei vicoli, arriverai in Piazza dell’Anfiteatro, uno dei luoghi più iconici d’Italia. Il suo fascino nasce proprio dalla sua forma ellittica, eredità dell’antico anfiteatro romano costruito tra il I e il II secolo d.C. Oggi, le antiche arcate non si vedono più, ma la loro presenza è ancora percepibile nella curvatura perfetta delle case che ne seguono la linea.

Ogni edificio che circonda la piazza sembra raccontare una storia diversa: le finestre fiorite, le facciate color ocra e mattone, i piccoli balconi che si affacciano silenziosi su quello che un tempo era un luogo di spettacoli e oggi è un salotto a cielo aperto.

Sedersi qui, magari con un caffè o un bicchiere di vino locale, è un’esperienza che va oltre la semplice sosta: è come sfogliare un libro di storia e di bellezza. Il via vai di gente, le voci, i musicisti di strada, tutto contribuisce a creare un’atmosfera sospesa, autentica, senza forzature.

Da qui si diramano alcune delle vie più caratteristiche della città:

  • Via Fillungo, la strada principale, piena di botteghe storiche, antiche pasticcerie e negozi d’artigianato, dove il tempo sembra essersi davvero fermato.

  • Le piccole traverse che si aprono all’improvviso, rivelando piazzette nascoste, chiese romaniche e cortili segreti, lontani dal turismo di massa.

La sera, quando le luci calde dei locali si riflettono sulle mura curve della piazza, tutto assume una magia particolare. È uno di quei momenti che ti restano addosso: il rumore dei bicchieri, una melodia in lontananza, il profumo della pizza che esce da un forno… e la sensazione di trovarti in un posto che non ha bisogno di tempo per farsi amare.

La Torre Guinigi: una terrazza sospesa nel cielo

Tra le torri medievali che punteggiano il profilo di Lucca, la Torre Guinigi è senza dubbio la più iconica. Non solo per la sua altezza — 45 metri che svettano eleganti tra i tetti rossi della città — ma per ciò che custodisce in cima: un giardino pensile con alberi di leccio, che da secoli cresce come un piccolo miracolo verde sospeso nel cielo.

È una visione che sorprende ogni volta, anche a distanza. Guardandola dal basso, la torre sembra unire terra e cielo, pietra e natura, forza e leggerezza. Ed è proprio questo contrasto a renderla così affascinante: la solidità medievale che accoglie la delicatezza di sette alberi, piantati dalla nobile famiglia Guinigi come simbolo di rinascita, prosperità e radici.

Salire i suoi 230 gradini in pietra è un’esperienza che richiede un po’ di fiato, ma ogni piano racconta un pezzo di storia. Le pareti in mattoni, le finestre che si aprono su scorci improvvisi, il rumore dei passi che rimbomba leggermente: tutto contribuisce a farti sentire parte di un tempo lontano.

Quando finalmente arrivi in cima, il panorama ti lascia senza parole. Davanti a te si stende tutta Lucca, con le sue chiese, i campanili, le torri e il profilo morbido delle colline toscane. Se guardi oltre, nelle giornate limpide puoi scorgere persino le vette dell’Appennino.

La Torre Guinigi è il simbolo perfetto di Lucca: discreta ma unica, antica ma viva, sospesa tra passato e presente. E quando scenderai, ti accorgerai che la sua immagine ti resterà dentro — come una cartolina che non sbiadisce mai.

La Torre delle Ore: tra leggenda e panorama mozzafiato

Un’altra tappa da non perdere è la Torre delle Ore, la più alta di Lucca. Ogni rintocco dell’orologio scandisce il ritmo lento e armonioso della città, come se ricordasse a tutti di vivere con calma, senza fretta.

Ma questa torre custodisce anche una leggenda inquietante: si dice che una giovane donna di nome Lucida Mansi, una nobildonna famosa per la sua bellezza, avesse fatto un patto con il diavolo per restare giovane per trent’anni. Allo scadere del patto, Lucida tentò di fermare il tempo correndo verso la Torre delle Ore per bloccare le lancette… ma il diavolo la raggiunse e la portò via proprio mentre stava per toccare l’orologio. Da allora, raccontano che nelle notti più silenziose si possa ancora sentire il rintocco che segnò la fine del suo tempo.

Salire i suoi 207 gradini in legno è un’esperienza che unisce storia, mistero e meraviglia: da lassù lo sguardo abbraccia tutta Lucca, i tetti rossi, le torri e, in lontananza, le colline toscane.

 

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Palazzo Pfanner: un gioiello barocco nel cuore di Lucca

Poco distante dalla torre si trova Palazzo Pfanner, una delle residenze più affascinanti della città. Costruito nel XVII secolo, è un perfetto esempio di eleganza barocca: una combinazione di architettura sontuosa e giardini scenografici che raccontano il gusto raffinato dell’epoca.

Appena varcato il cancello, si viene accolti da un giardino all’italiana con statue allegoriche, fontane e grandi vasi di limoni profumati. Passeggiare tra quei vialetti è come entrare in un dipinto: tutto sembra immobile, sospeso nel tempo. Non a caso, il palazzo è stato scelto come set cinematografico per film come Il Marchese del Grillo e Ritratto di Signora.

All’interno, tra affreschi e arredi d’epoca, si percepisce ancora l’atmosfera della nobiltà lucchese. Ma ciò che rende la storia di Palazzo Pfanner ancora più interessante è il suo passato medico: nel Settecento vi abitò Felice Pfanner, un medico bavarese che introdusse a Lucca la produzione di birra, e la residenza divenne anche un piccolo laboratorio scientifico.

Oggi il palazzo è visitabile, e rappresenta una delle esperienze più suggestive da vivere a Lucca: un luogo dove arte, scienza e bellezza convivono in perfetta armonia.

 

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Le chiese e i misteri di Lucca

Lucca è una città dove la spiritualità e le leggende si intrecciano ad ogni angolo.

La Cattedrale di San Martinocustodisce il celebre Volto Santo, una scultura lignea di Cristo che, secondo la tradizione, sarebbe giunta dall’Oriente senza mano d’uomo, guidata da forze divine. Osservarlo da vicino, tra le navate illuminate dalla luce che filtra dalle vetrate, regala un senso di pace e stupore che va oltre la semplice devozione: è un incontro con la storia e il mistero.

Poco distante si trova la Chiesa di San Michele in Foro, costruita sul sito dell’antico foro romano, con la sua facciata elegante e le colonne bianche e verdi che raccontano secoli di arte e fede. Qui si narra che sia custodito il Sacro Graal, il calice dell’Ultima Cena, e anche se la leggenda resta avvolta nel mistero, l’atmosfera è palpabile: il silenzio tra le navate, la luce che si riflette sui marmi, il profumo dell’incenso che ancora oggi accompagna le celebrazioni, tutto contribuisce a creare un senso di meraviglia e di rispetto.

Passeggiare tra queste chiese significa sentire il cuore antico di Lucca, percepire la devozione delle generazioni passate e lasciarsi sorprendere dai segreti che ogni pietra, ogni affresco e ogni angolo custodiscono.

Sulle tracce di Puccini

Lucca è anche la città della musica, patria di Giacomo Puccini, il genio dell’opera italiana autore di capolavori come Tosca e La Bohème. La sua casa natale, oggi trasformata in museo, offre uno sguardo unico sulla vita e sul talento di un artista che partì dalle tranquille strade di questa città per conquistare i teatri di tutto il mondo.

Lucca mantiene viva la memoria di Puccini anche attraverso concerti serali nelle chiese del centro storico, eventi che uniscono arte, spiritualità e atmosfera. Sedersi tra le navate illuminate da candele e ascoltare le note di un’opera dal vivo è un’esperienza che fa vibrare il cuore e permette di percepire il legame profondo tra la città e il suo musicista più celebre.

Una città autentica, tutto l’anno

A differenza di altre mete toscane, Lucca non vive di stagionalità.
È splendida in primavera con i suoi giardini in fiore, d’estate con i festival musicali, in autunno con le luci morbide e i colori caldi, e persino d’inverno, quando si veste di calma e romanticismo.

Ed è proprio questa la sua forza: Lucca non si concede solo a chi passa, ma a chi sceglie di fermarsi un po’ di più.

Quando sono tornato a casa, ho capito perché tanti, dopo averla visitata, dicono di volerci tornare.
Lucca ha il dono raro di restare dentro di te: con le sue mura che proteggono, le sue melodie che emozionano e il suo modo di ricordarti che la bellezza, quella vera, non ha bisogno di correre.

Se stai pianificando un viaggio in Toscana e ti chiedi cosa vedere a Lucca, sappi che questa piccola città saprà sorprenderti con la sua autenticità e la sua grazia senza tempo.

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