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Non solo Babbo Natale. Chi porta i regali nel mondo? Affascinanti tradizioni natalizie da scoprire
Andrea Petroni 24/11/2024
Il Natale è una festa amata in tutto il mondo, ma il personaggio che porta i doni varia da Paese a Paese.
Babbo Natale, Santa Claus, San Nicola, Gesù Bambino e tante altre figure incarnano lo spirito natalizio in modi unici, radicati nelle tradizioni locali.
Scopriamo insieme chi porta i regali ai bambini nei diversi angoli del pianeta.
Santa Claus: il Babbo Natale globale
Negli Stati Uniti e in molti Paesi influenzati dalla cultura anglosassone, il portatore di doni è Santa Claus, derivato dalla figura di San Nicola.
San Nicola è un santo realmente esistito nel IV secolo, noto per la sua generosità e per essere il protettore dei bambini, dei marinai e dei poveri. San Nicola era un vescovo di Myra, un’antica città dell’odierna Turchia. La sua fama si diffuse in tutta Europa, grazie soprattutto a racconti che celebravano i suoi miracoli e la sua generosità.
Quando i coloni olandesi portarono la tradizione di Sinterklaas in America nel XVII secolo, la figura di San Nicola iniziò a trasformarsi. In Olanda, Sinterklaas viaggiava su un cavallo bianco, accompagnato dai suoi aiutanti, e distribuiva doni ai bambini buoni il 6 dicembre, giorno della sua festa.
Negli Stati Uniti, questa figura fu “americanizzata” nel tempo. Nel 1823, il poema “A Visit from St. Nicholas” (meglio conosciuto come The Night Before Christmas) descrisse Santa Claus come un uomo allegro, paffuto e vestito di rosso, che viaggiava su una slitta trainata da renne per consegnare i regali nella notte di Natale.
L’aspetto che oggi associamo a Santa Claus, con il suo abito rosso bordato di bianco, la barba folta e il sacco di doni, è stato consolidato nel 1931 grazie a una famosa campagna pubblicitaria della Coca-Cola, realizzata dall’artista Haddon Sundblom. Sebbene molti credano che Coca-Cola abbia “inventato” Babbo Natale, in realtà la sua immagine era già diffusa, ma questa campagna contribuì a renderla universale e iconica.
Si narra che viva al Polo Nord, insieme a un esercito di elfi che costruiscono i giocattoli, che abbia un ufficio a Rovaniemi, e che nella notte del 24 dicembre voli su una slitta trainata da renne per consegnare i regali.
San Nicola: il santo dei doni in Europa
In gran parte dell’Europa centrale e settentrionale, è San Nicola a portare i regali, ma non il giorno di Natale. La sua festa si celebra il 6 dicembre, giorno in cui distribuisce doni e dolciumi ai bambini buoni.
In Olanda, è noto come Sinterklaas e arriva a cavallo, accompagnato da aiutanti chiamati Zwarte Pieten.
In Germania, porta piccoli regali lasciati nelle scarpe dei bambini, una tradizione che ha radici antiche e che simboleggia il suo ruolo di protettore dei più piccoli.
Gesù Bambino: una tradizione mitteleuropea
In alcune regioni italiane, come l’Alto Adige, e in paesi come Germania, Austria e Svizzera, è Gesù Bambino o Christkind a portare i regali. Questa figura è spesso rappresentata come un angelo, simbolo di purezza e spiritualità.
I regali vengono lasciati sotto l’albero o accanto al presepe la notte del 24 dicembre, con un’attenzione particolare agli aspetti religiosi della festa.
Ded Moroz: il portatore di doni nell’Est Europa
In Russia e in altri Paesi slavi, il Natale non è la festa principale per lo scambio di regali, che avviene durante il Capodanno grazie a Ded Moroz (Nonno Gelo). Vestito con un lungo mantello blu o rosso, Ded Moroz consegna i regali accompagnato da sua nipote, Snegurochka (la Fanciulla di Neve). La sua slitta è trainata da cavalli, e la sua figura mescola elementi di folklore e tradizioni moderne.
La Befana in Italia
In Italia, oltre a Babbo Natale, c’è un altro personaggio che porta doni: la Befana. Questa simpatica vecchina arriva il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, volando su una scopa e riempiendo le calze dei bambini con dolci o carbone, a seconda di come si sono comportati durante l’anno. Questa tradizione è molto radicata nella cultura italiana e chiude ufficialmente le festività natalizie.
Nisse e Tomte: i folletti del Nord Europa
In Svezia, Danimarca e Norvegia, i regali non sono portati da Babbo Natale, ma dai folletti natalizi, chiamati Nisse o Tomte.
Secondo le leggende locali, questi piccoli esseri vivono nelle case o nei granai, e proteggono le famiglie. Durante il Natale, sono celebrati con decorazioni e storie che li raffigurano come portatori di gioia e fortuna.
Yule Lads: i tredici portatori di doni islandesi
In Islanda, la tradizione natalizia prevede ben 13 portatori di doni, chiamati Yule Lads.
Questi personaggi, simili a folletti, iniziano a far visita ai bambini 13 giorni prima di Natale, lasciando regali o patate marce nelle scarpe, a seconda del comportamento dei piccoli. Ogni Yule Lad ha una personalità e un nome particolari, spesso legati a comportamenti scherzosi o stravaganti.
Père Noël e Père Fouettard in Francia
In Francia, i bambini aspettano Père Noël, che lascia i regali nelle scarpe, una tradizione che richiama il legame con San Nicola.
Nel nord della Francia, però, questa figura è spesso accompagnata da Père Fouettard, un personaggio severo che minaccia i bambini disobbedienti, un elemento che aggiunge un tocco di mistero alla festa.
Le tradizioni natalizie legate ai portatori di doni variano moltissimo da un Paese all’altro, ma tutte condividono un messaggio di generosità, amore e attenzione verso i più piccoli. Questi personaggi rappresentano lo spirito del Natale e l’importanza di mantenere vive le tradizioni locali, ricordandoci che la magia della festa è universale.
A te, quale di queste tradizioni ti affascina di più?
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Immagine di copertina di Jesson Mata su Unsplash