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Cammino di Dante: viaggio sulle orme del Sommo Poeta
Andrea Petroni 17/11/2020

Tra i cammini che si possono percorrere in Italia ce n’è uno particolarmente affascinante che tra storia, natura e borghi ripercorre il viaggio ideale che Dante Alighieri fece da quando fu esiliato da Firenze (sua città natale) fino a Ravenna in cui morì nel settembre del 1321: è il Cammino di Dante che sulle orme del Sommo Poeta porta a un’immersione totale nelle origini della lingua e della cultura italiana.
In questo post troverai tutte le informazioni utili per percorrerlo grazie anche al supporto delle Vie di Dante, un Progetto Turistico interregionale tra Toscana e Romagna, inserito da Lonely Planet nella categoria sostenibilità del Best in Travel 2021.
IL CAMMINO DI DANTE
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.
Inizia così il cammino più famoso del mondo, quello idealmente percorso da Dante Alighieri nella Divina Commedia tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, che tutti noi volenti o nolenti abbiamo percorso insieme a lui durante gli anni della scuola.
Dante però non fece solo quel viaggio fantastico nell’aldilà perché fu nella realtà anche un grande viaggiatore. Nei venti anni del suo esilio per fuggire alla condanna a morte per non aver provveduto a onorare la sentenza proclamata a suo sfavore a seguito della sua attività politica tra i Guelfi Bianchi – che consisteva nel pagamento di una multa e alla confisca dei suoi beni – girovagò tra la Toscana e la Romagna ospitato da famiglie nobili.
Oggi, a distanza di 700 anni dalla sua morte, abbiamo anche noi la possibilità di ripercorrere quel suo viaggio andando alla scoperta di suggestivi borghi medievali incastonati come gemme tra la selvaggia quanto affascinante natura toscana e romagnola, di cui alcuni raccontati in molti dei passi della Commedia.
Informazioni pratiche sul Cammino di Dante
Il cammino di Dante è un itinerario ad anello che congiunge Firenze con Ravenna, la città di nascita con quella della morte del Sommo Poeta. I suoi punti estremi sono proprio la sua casa natale nel capoluogo toscano (Museo Casa di Dante) e la sua tomba in quello romagnolo.
È lungo 395 chilometri, di cui 194 in Emilia Romagna e 201 in Toscana, ed è suddiviso in 21 tappe.
Può essere percorso a piedi o in bicicletta dai ciclisti un po’ più esperti perché raggiunge anche passi appenninici a un’altitudine di 1500 metri, motivo per il quale è preferibile percorrerlo tra i mesi di maggio e di ottobre, lasciando il periodo invernale agli escursionisti abituati a camminare nella neve. Nei mesi invernali risulta difficoltoso anche trovare un alloggio perché molte delle strutture restano chiuse.

Può essere percorso per intero in 21 tappe e 22 giorni (1 tappa al giorno di cui la più corta è la Gamberaldi – Marradi di 8,4 km e le più lunga le Portico di Romagna – Dovadola e Pineta di Classe – Ravenna di 26,2 km) su stradine secondarie, su strade sterrate o su sentieri di cui alcuni risalenti all’epoca etrusca, ma si può anche scegliere di camminare per metà dell’anello o fare solo alcune tappe.
Chi non ha tempo può percorrerlo in bici optando o per i sentieri da mountain bike o lungo strade panoramiche poco trafficate e sicure.

Il percorso è ben segnalato dalla segnaletica con logo CD e nelle tappe sono presenti pannelli informativi con parti della Divina Commedia legate al luogo.
È consigliabile un abbigliamento da trekking con un buon paio di scarponi, un bastone o i bastoncini da trekking, uno zaino capiente con un bel po’ di tasche che non dovrebbe superare i 10 kg di peso in cui inserire vestiti, creme solari, una giacca a vento con cappuccio, una borraccia d’acqua e qualcosa di energetico da sgranocchiare perché in alcune tappe non ci sono negozi di alimentari, e l’immancabile macchina fotografica per immortalare tutte le bellezze che si incontreranno lungo il cammino.
I borghi lungo il Cammino di Dante: da Ravenna a Firenze

La base di partenza e di arrivo del Cammino di Dante è Ravenna, la bellissima città Patrimonio dell’umanità UNESCO che oltre a ospitare le spoglie del Sommo Poeta custodisce tesori di inaudita bellezza come i mosaici bizantini della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, quelli della Basilica di Sant’Apollinare in Classe, quelli di San Vitale e quelli del Mausoleo di Gallia Placidia sorella dell’imperatore Onorio. Ravenna è anche la città in cui nacque Francesca la cui storia d’amore con Paolo è raccontata nel V canto dell’Inferno.

Poco fuori dalla città c’è il Parco Letterario dedicato a Dante in cui trovano spazio tutti i 100 canti della Commedia, e in cui si può ritirare la mini guida delle tappe e il passaporto “Credenziale del cammino di Dante” che dà diritto a sconti e ad agevolazioni nei rifugi e nei punti di ristoro convenzionati.

I borghi che si incontrano lungo il cammino son uno più affascinante dell’altro e sanno coniugare alla perfezione storia, arte, cultura, tradizione e gusto creando una miscela perfetta di bellezza in grado di stupire anche il viaggiatore più esperto. L’accoglienza locale gioca poi un ruolo importante per far innamorare follemente colui che con rispetto e curiosità si appresta a ripercorrere le orme del Poeta per eccellenza.
In Romagna ci si imbatte in splendidi borghi medievali come:
- Oriolo dei Fichi con la sua Torre quattrocentesca dalla cui cima si può ammirare una vista spettacolare che arriva fino agli Appennini;

- Brisighella tra i borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano con le sue casette color pastello, la Rocca Manfrediana del XV secolo, la Torre dell’Orologio del XIX secolo, il Santuario del Monticino del XVIII secolo e la “via degli asini”che veniva utilizzata nell’antichità per trasportare il gesso sul dorso dei somari;
- San Benedetto in Alpe, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi con l’abbazia benedettina Cascata dell’Acquacheta il cui fragore Dante – nel XVI canto dell’Inferno – paragona a quello del Flegetone che separa il settimo cerchio dell’Inferno dall’ottavo;
- Dovadola lungo il fiume Montone probabilmente abitata anticamente dai Celti con la Rocca dei Conti Guidi, l’abbazia cluniacense di Sant’Andrea risalente all’XI secolo e l’Eremo di Montepaolo che nel XIII secolo ospitò Sant’Antonio da Padova;

- Premilcuore con l’antico Ponte della Maestà e la singolare “grotta urlante” sotto al Ponte Nuovo in cui cadono le acque del fiume Rabbi formando una cascata dal rumore “infernale”, menzionata addirittura dal Financial Times tra le cascate più belle d’Italia;

- Portico di Romagna circondato da boschi e montagne, famoso perché secondo la leggenda è il luogo in Dante incontrò Beatrice, con Palazzo Portinari residenza estiva del papà dell’amata la cui famiglia era proprio originaria del luogo, e in cui spiccano anche i Giardini Comunali Dante e Beatrice e la cascata Brusia a Bocconi che si trova poco fuori dal borgo.

Ma anche città interessanti come il rinomato centro termale di Castrocaro le cui acque hanno un importante potere curativo, e Forlì con il Palazzo Paolucci de Calboli del XVII secolo, l’Abbazia di San Mercuriale, la Pinacoteca e i Musei Civici.
Dopo ogni tappa è poi di rito uno stop in qualche trattoria locale dove farsi coccolare dai piatti tipici romagnoli le cui ricette si perdono nella notte dei tempi. D’altronde il cibo è parte fondamentale del viaggio e in Romagna lo è ancor di più.
I borghi che spiccano nella parte toscana del Cammino di Dante sono invece:
- Marradi in cui nacque il poeta Dino Campana;
- San Godenzo nella cui Chiesa Dante partecipò al’incontro tra i fuoriusciti ghibellini e i guelfi bianchi che volevano trovare un un accordo con gli Ubaldini che mai fu raggiunto;
- Dicomano con il museo etrusco e la via del centro storico che Dante utilizzò per raggiungere la Romagna;
- Pontassieve tanto cara a Dante perché nella frazione Pagnolle c’era la tenuta della famiglia Alighieri e poco più in là anche quella della famiglia Portinari. In realtà pare che l’incontro tra Dante e Beatrice avvenne proprio nella Chiesa di San Miniato;
- Rosano con l’abbazia costruita nella seconda metà dell’VIII secolo;
- Prato di Strada con con la Chiesa di San Giovanni Battista risalente al XV secolo;
- Poppi con il castello dei Conti dei Guidi costruito nel XIII secolo dove Dante scrisse il XXXIII capitolo dell’Inferno, e l’Abbazia di San Fedele.

Firenze non ha bisogno di presentazioni e ci si può immergere nella storia e nella vita del Sommo Poeta visitando il Museo Casa di Dante, la Chiesa dei Santi Apostoli in cui pare che abbia ispirato la visione del Limbo, la Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi in cui è sepolta la sua amata Beatrice, Piazza di Santa Croce con la statua di Dante e l’Abbazia di San Miniato al Monte la cui salita viene paragonata nella Divina Commedia all’ascesa al Monte del Purgatorio, e ti assicuro che è abbastanza dura!
VIE DI DANTE
Con lo scopo di permettere al viaggiatore che ha pochi giorni a disposizione ma vuole ugualmente organizzarsi al meglio il Cammino di Dante, è nato il Progetto Turistico interregionale tra la Romagna e la Toscana chiamato Vie di Dante.
Un’esperienza di viaggio slow che Lonely Planet ha voluto inserire nel Best in Travel 2021 come esempio di sostenibilità, per far ripercorrere ai viaggiatori di tutto il mondo i passi di Dante nel settimo centenario della sua morte.
Nel portale è possibile esplorare le Vie di Dante suddivise in:
- Via Firenze – Ravenna
- Itinerario nel Mugello
- Itinerario nel Casentino
- Itinerario Faenza – Brighella
conoscere nel dettaglio tutti i luoghi che si incontreranno lungo la via e prenotare pacchetti per vivere esperienze uniche con visite guidate a piedi, in treno o in bicicletta, con pernottamenti in hotel o in b&b e pasti.
Ricordiamoci sempre che come scrisse Dante nell’ultimo verso della Divina Commedia
L’amor che move il sole e l’altre stelle
è l’amore che muove il mondo, facciamo tesoro di questo suo grandissimo insegnamento anche quando saremo in viaggio.
Foto di Margherita Ragg e Simon Falvo.
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