recensioni
Dar Filettaro a Santa Barbara: il filetto di baccalà (forse) più buono di Roma
Andrea Petroni 25/03/2024
Mangiare un filetto di baccalà fritto Dar Filettaro a Santa Barbara è una di quelle cose che un romano o un turista in visita a Roma deve assolutamente fare almeno una volta nella vita.
Si tratta di un’esperienza culinaria memorabile, impreziosita dal contesto caratteristico fatto di romanità verace.
Er Filettaro – come si dice a Roma – si trova in pieno centro, al numero 88 di largo dei Librari, una traversa di Via dei Giubbonari, la via che da Campo de’ Fiori porta a Via Arenula. Accanto alla chiesetta di Santa Barbara, da cui prende il nome.
Questa piccola trattoria che sull’insegna ha scritto a scanso di equivoci “Filetti di Baccalà”, da quasi un secolo incanta i palati dei romani e dei viaggiatori di tutto il mondo con una sola specialità: il filetto di baccalà pastellato e fritto, tipico della tradizione culinaria romana. Il filetto di baccalà fritto noi lo mangiamo in pizzeria in attesa della pizza, insieme a supplì, fiori di zucca e crocchette, e non manca mai tra il pesce fritto della cena della Vigilia di Natale.
Politici, artisti, cardinali e persino il Papa Pio XII sono stati da sempre attratti dai filetti der Filettaro a Santa Barbara. Si narra che Papa Pacelli ci mandava spesso il suo cameriere personale a prendergli qualche bel filetto fritto. Ci andava anche il nonno di mia mamma “Nonno Leonardo”, che poi in realtà si chiamava Salvatore, ma questa è un’altra storia.
Il locale è piccolo e caratteristico, tipico da trattoria romana, ed è talmente famoso e apprezzato che per mangiare seduto al tavolo bisogna mettersi in coda ed aspettare il proprio turno.
Già solo sbirciando dalla porta a vetri ci si accorge dell’atmosfera, e poi il cameriere che chiama i clienti per farli accomodare è un vero spasso.
Appesi al muro fanno bella mostra quadri e targhe, tra cui una che riflette tutto l’amore dei proprietari per la Città Eterna, “se moro e poi rinasco…prego Dio de rinasce a Roma”.
Come dice il nome, la sua specialità sono i filetti di baccalà impastellati e fritti, magari da accompagnare con le puntarelle. Si può scegliere sia di mangiarli al suo interno (e hanno un costo di € 7) che da asporto (€ 6), e gustarseli a passeggio, o seduti sulle scale della Chiesa di Santa Barbara, o ai piedi della statua di Giordano Bruno a Campo de’ Fiori o sulle panchine del giardinetto di Largo Cairoli.
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Il menù è molto semplice.
Come antipasto si può scegliere tra
- acciughe con burro
- salame
- zucchine fritte
- formaggio
- funghetti
- giardiniera mista sott’olio
- fagioli
Come piatto principale c’è ovviamente sua maestà il “filetto di baccalà”.
Tra le insalate è possibile scegliere tra:
- puntarelle (di stagione)
- insalata gallinella
- insalata
Tra i dolci ci sono
- tozzetti e ciambelline al vino
- tartufi e coppe di gelato
- torte.
Non manca il vino della casa e la birra.
I filetti di baccalà (merluzzo norvegese) vengono preparati solo con ingredienti naturali e fritti alla perfezione. Rimangono croccanti fuori e morbidi dentro. Buonissimi.
Noi ci andiamo spesso, sia per prendere un filetto di baccalà da asporto, sia per mangiarlo nel locale accompagnandolo o con le puntarelle alla romanesca, buone come quelle fatte in casa, con aglio e pasta d’acciughe,
o con un piatto di fagioli con cipolla.
Da bere acqua e birra.
In due abbiamo speso € 25,50.
Abbiamo mangiato benissimo, ci siamo divertiti un mondo in quanto i camerieri sono simpaticissimi, e siamo usciti sazi e soddisfatti.
Er Filettaro è un’istituzione, un viaggio nei sapori tradizionali di Roma in un’ambiente difficile da dimenticare.
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