Palazzo di Cnosso a Creta: informazioni utili per visitarlo

palazzo cnosso

L’imponente palazzo di Cnosso a Creta, costruito intorno al 2000 a.C., copre un’area di circa 20 mila metri quadri e sorge sulle alture di Kefala, a 5 km dal centro di Iraklio (capitale dell’isola).

É il più grande esempio di palazzo minoico, purtroppo distrutto dal terremoto del 1628 a.C. e poi ricostruito.

Ad esso è collegato un mito nato probabilmente a causa dell’elevatissimo numero di stanze del palazzo: 1300 distribuite su 5 piani, capaci di ospitare fino a 12.000 persone. Il nome di Cnosso, infatti, è strettamente legato a quello del Minotauro e di Arianna, protagonisti di tale leggenda.

Leggenda del Minotauro

palazzo cnosso creta

La leggenda narra che il labirinto fu progettato dall’architetto ateniese Dedalo insieme a suo figlio Icaro, i quali vi si trovarono intrappolati una volta terminata la costruzione. Per uscirvi Dedalo escogitò un modo: costruì delle ali di cera, per volare all’esterno della struttura, che era stata fortemente voluta dal re Minosse.

Quest’ultimo ne aveva commissionato la costruzione per rinchiudervi il Minotauro, mostro dal corpo umano e testa taurina, nato dalla folle passione della moglie del re, Pasifae, con un animale. Minosse ordinò che ogni anno venissero offerti in pasto al Minotauro sette ragazzi e sette ragazze, un tributo per vendicare la morte del figlio Androgeo, assassinato da alcuni ateniesi. La tradizione andò avanti fino a quando Teseo, figlio del re ateniese Egeo, si infiltrò tra i giovani destinati al sacrificio. Una volta arrivato a Creta fece innamorare di sé Arianna, la figlia di Minosse e Pasifae. Per farlo uscire vivo dal labirinto gli diede un gomitolo di lana rossa da srotolare durante il tragitto, per poter ritrovare la strada e tornare indietro.

Teseo uccise il Minotauro e guidò gli altri ragazzi ateniesi fuori dal labirinto, ma invece di tornare da Arianna si mise in viaggio verso casa. Il suo gesto fu punito: dimenticò di innalzare la vela bianca simbolo di vittoria, come aveva promesso al padre. Così l’uomo, vedendo la vela nera simbolo di sconfitta e morte, si gettò in mare da Capo Sounio, togliendosi la vita e dando così il nome al mar Egeo.

Storia del palazzo di Cnosso

Fu costruito sui resti di un antico edificio risalente al 2000 a.C. – che molto probabilmente fu distrutto da un terremoto provocato dall’eruzione vulcanica dell’odierna Santorini, avvenuto nel 1628 – vicino al monte Ida in cui secondo la mitologia Zeus fu nascosto dalla madre Rea per evitare di farlo divorare dal padre, il temibile titano Crono. Una posizione ottimale non lontana dal mare, servita dalle acque delle sorgenti, vicina a una foresta e paesaggisticamente meravigliosa.

Il palazzo di Cnosso aveva sia una funzione religiosa che funzioni politiche ed economiche, e grazie al fiume Katsaba era collegato ai porti delle odierna città di Amnisos e Iraklio, ma – cosa singolare – non aveva alcun tipo di fortificazione.

palazzo cnosso creta 2

Il palazzo cadde in rovina nel 1450 a.C., quando dalla Grecia continentale arrivarono i Micenei, ma fu utilizzato come cittadella fino al periodo bizantino.

Fu scoperto alla fine del XIX secolo dall’archeologo inglese sir Arthur Evans, anche se in realtà fu Minos Kalokairinos, un antiquario di Iraklion, a scoprirlo per primo nel 1878 che fu però impossibilitato a portare avanti gli scavi a causa della spropositata richiesta di denaro avanzata dai proprietari del terreno.

Evans acquistò il terreno e nel 1900 portò avanti gli scavi di Kalokairinos, ma fu criticato perché restaurò i resti del palazzo utilizzando cemento armato e colori sgargianti: materiali moderni che poco c’entravano con quelli utilizzati dalla civiltà minoica.

Com’è fatto il palazzo di Cnosso

Dai ritrovamenti archeologici e dagli studi che si sono protratti fino ai giorni nostri si è arrivati alla conclusione che il Palazzo di Cnosso occupava una superficie di 20.000 metri quadrati suddivisi in 1300 stanze disposte su 5 piani, in un’intricata struttura architettonica che fece subito ricollegare ad Evans questo palazzo al mito del labirinto. C’erano le stanze del re e della regina, quelle per il culto, quelle per i funzionari, ma c’era anche un grosso cortile rettangolare in cui si svolgevano pericolosi spettacoli dei ginnasti che volteggiano sui tori sacri per i cretesi.

Intorno al cortile centrale rettangolare, nucleo del complesso, ci sono quattro ale:

  • nell’ala ovest ci sono i magazzini, i luoghi di culto, la sala del trono e, nei piani superiori, i saloni per i banchetti;
  • l’ala nord contiene la zona teatrale, l’ufficio doganale, la bacinella purificatrice e la zona teatrale costruita in pietra;
  • a sud c’è il Propylon;
  • a est si possono ammirare il mégaron del re e della regina.

Più che un palazzo era una vera e propria cittadella perché oltre al nucleo centrale contava altri edifici come case, il tempio reale, una villa dedicata a Dioniso, una villa reale e un piccolo palazzo.

La visita inizia dal cortile sito nella parte occidentale e prosegue lungo il corridoio delle processioni, il portico dei grandi propilei, e si sale al piano superiore con la sala ipostila con il tetto sostenuto da colonne. Si visitano poi i megaron del re e della regina in cui si può ammirare il dipinto dei delfini, bellissimo anche se si tratta di una riproduzione dell’originale.

palazzo cnosso sala regina

 palazzo cnosso affreschi delfini

Continuando si passa per la zona dei domestici in cui si trovano le giare utilizzate per la conservazione degli alimenti, e infine per i resti di un teatro.

palazzo cnosso giare

Per ammirare però i reperti ritrovati nel palazzo bisogna visitare il Museo Archeologico di Iraklio

Biglietti e orari di apertura per visitare il palazzo di Cnosso

Il palazzo di Cnosso è aperto:

  • dal 7 gennaio al 31 marzo con orario 8 – 17 (ultimo ingresso alle 16:45)
  • durante l’estate dalle 8 alle 20.

Rimane chiuso nei giorni:

  • 1° gennaio
  • 25 marzo
  • il 1° maggio
  • a Pasqua
  • a Natale
  • il 26 dicembre.

Ci si arriva da Herakleion con il bus n.2 “Knossos” che si prende o dal porto o dalla piazza dei leoni.

Il biglietto intero ha un costo di € 15 mentre il ridotto per gli over 65, gli under 18 e gli studenti universitari ha un costo di € 8.

Con un euro in più (quindi pagando € 16) si acquista un biglietto valido anche per il Museo Archeologico di Iraklio.

Si entra però gratis:

  • il 6 marzo
  • il 18 aprile
  • il 18 maggio
  • l’ultimo weekend di settembre
  • il 28 ottobre
  • ogni prima domenica del mese dal 1° novembre al 31 marzo.

Imperdibile!