Sapori dal Mondo
Peperoncino: proprietà e benefici della spezia delle Americhe
Valentina Venanzi 07/03/2017
Sei amante del sapore piccante? Se la risposta è affermativa sono convinta che utilizzerai spesso il peperoncino, una spezia ricca di proprietà e di benefici per il nostro organismo.
Se hai fatto poi un viaggio in Messico ne avrai provati sicuramente di diversi con varie sfumature di piccantezza.
A proposito del Messico, se ancora non ci sei mai stato vacci piano con l’habanero, ad Andrea è successa una cosa divertente che ti racconto brevemente prima di parlarti delle proprietà e dei benefici del peperoncino.
Eravamo insieme a gente del posto in un ristorante di Izamal, una delle città magiche (pueblo magicos) dello Yucatán. Iniziano a servirci le tortillas da riempire e trasformare in tacos, e uno di loro chiede ad Andrea “ti piace il piccante? prova questo” Lui sfodera un sorrisone, allunga la mano per prendere la boccetta verde e risponde “certo che mi piace”. Inizia a versare prima una goccia, poi due, tre, quattro…e lui “basta Andrea che è forte!”, “ma no, figurati” risponde. Arrotola la tortilla, la solleva dal piatto, la addenta e in un secondo il suo viso si accende di un colore rosso vivace e gli occhi gli schizzano fuori dalle orbite, e tutti noi scoppiamo a ridere. Sembravo Fantozzi nella scena delle polpette bollenti.
Ma veniamo al dunque iniziando dalla
Storia del peperoncino
Il peperoncino deriva dal Capsicum L. , appartenente alla famiglia delle Solanaceae (la stessa famiglia del peperone, del pomodoro, delle patate e della melanzana) originaria delle Americhe. Questo genere comprende diverse specie di peperoncini, da quelli piccanti, ornamentali oppure dolci.
Quello piccante veniva utilizzato come alimento già nel 5500 a.C. ed era conosciuto, coltivato e utilizzato in Messico, ed era l’unica spezia utilizzata dalle popolazioni indigene del Messico e del Perù.
In Europa arrivò grazie a Cristoforo Colombo che lo portò dalle Americhe.
Gli spagnoli, che lo importarono, non ottennero mai interessanti guadagni dal commercio di questa spezia poiché la pianta si insediò molto bene in Europa, e si diffuse in Africa e in Asia dove venne adottato come spezia principale per la conservazione degli alimenti sostituendo quelle più costose.
Nel Nuovo Mondo veniva chiamato chili e il nome è rimasto tale nello spagnolo del Messico e dell’America Centrale e nella lingua inglese.
Esistono diverse varietà di Capsicum, da quello annuum che, in condizioni climatiche sfavorevoli, viene coltivato come annuale, il C. frutescens a forma di arbusto da cui si origina il tabasco, il C. pubescens che da origine al rocoto che resistono entrambi ad una temperatura di -5 °C per brevi periodi, il C. chinense da cui si ricava l’habanero – il più noto nelle regioni del Messico – che è molto sensibile all’insolazione.
Caratteristica del peperoncino
La caratteristica del peperoncino, quella che ci fa subito riconoscere questa spezia, è senza ombra di dubbio la sua piccantezza.
La piccantezza è data dalla capsaicina, un alcaloide che è correlato ad altre 4 sostanze naturali, chiamate complessivamente capsaicinoidi. Ogni capsaicinoide ha piccantezze e sapori diversi, dovuti da una variazione nelle proporzioni di queste sostanze. La capsaicina provoca dolore ed infiammazioni se consumata in dosi eccessive.
In realtà però la sensazione di bruciore che noi percepiamo mangiando la spezia, non esiste, o meglio non si ha un aumento di temperatura nella nostra bocca. La sostanza interagisce con alcuni termorecettori presenti nella bocca, nello stomaco e nell’ano che mandano dei segnali di “bruciore” al cervello.
Uno dei rimedi migliori per alleviare la sensazione di bruciore è bere latte, mangiare yogurt o formaggi a pasta morbida, poiché la caseina – la proteina presente nei latticini – lega la capsaicina e la rimuove dai recettori nervosi.
Può risultare efficace anche mangiare la mollica del pane, perché rimuove il peperoncino dalla bocca in modo meccanico.
Utilizzi del peperoncino
In cucina il peperoncino si consuma fresco, essiccato, affumicato, cotto o crudo, e si utilizza per aromatizzare e per creare salse piccanti.
Nelle specie più piccanti, come l’Habanero, la capasaicina si concentra nella parte superiore della capsula dove ci sono le ghiandole che la producono e poi si diffonde lungo tutta la capsula stessa.
In realtà è la membrana quella contiene più capsaicina e non i semi come erroneamente si pensa, quindi togliere i semi è pressoché inutile per ridurre la piccantezza del frutto.
Il grado di piccantezza varia in base alla maturazione e alla varietà del peperoncino scelto. Poi una volta macinato poi modifica ulteriormente la sua intensità.
Il peperoncino è molto versatile in cucina. In Italia è ampiamente usato, basti pensare a regioni come la Calabria (con la famosa ‘nduja) e la Basilicata, che ne hanno fatto addirittura la base dei propri piatti regionali. Da non dimenticare poi la pasta ajo, ojo e peperoncino che si prepara a Roma.
All’estero è usato molto in Messico e praticamente su ogni cibo, in India, in Thailandia e in Corea.
Alcune varietà sono indicate per il consumo immediato, mentre altre possono essere invece essiccate e macinate, aumentando in questo modo la concentrazione di capsaicina.
Proprietà e benefici del peperoncino
I flavonoidi e i capsaicinoidi , i composti del peperoncino, svolgono un’azione antibatterica, ecco perché i cibi cotti con il peperoncino possono essere conservati più a lungo.
È ricco di vitamina C, ed è un potente antiossidante e antitumorale.
È anche utile nella cura del raffreddore e nelle malattie legate al raffreddamento come la sinusite e la bronchite e nel favorire la digestione. Ciò è dovuto principalmente dalla capsaicina che fa aumentare la secrezione di muco e succhi gastrici.
Inoltre stimolando la peristalsi intestinale aiuta a regolarizzare il transito e l’evacuazione e la sinergia del potere antimicotico e antibatterico porta ad evitare la fermentazione e la formazione di gas intestinali.
Recentemente è stato dimostrato che questa spezia provoca un aumento del metabolismo e una riduzione dell’insulina.
Nella medicina ayurvedica il peperoncino viene usato come rimedio per il trattamento di ulcere peptiche.
Mi spiace però darti una spiacevole notizia, le proprietà afrodisiache pare non siano scientificamente provate.
A te piace il peperoncino?