Cos’è il turismo responsabile? Principi e funzionamento

cos'è turismo responsabile

Cos’è il turismo responsabile? Ultimamente se ne è sentito parlare di più anche per via di Travelyst, la piattaforma per viaggi sostenibili lanciata dal principe Harry.

Si tratta di un modo di viaggiare che nasce alla fine degli anni Ottanta. Ha come principio base la preoccupazione per il luogo in cui ci si reca. Ci si preoccupa dell’ecosistema e dell’ambiente, facendo attenzione a non danneggiarli, ma ci si preoccupa anche delle popolazioni che abitano la località visitata.

Vediamo ora questi aspetti nel dettaglio.

Cos’è il turismo responsabile?

Il turismo responsabile viene attuato quando si rispettano principi di giustizia economica e sociale sia per quanto riguarda l’ambiente che per quanto riguarda le culture che si vanno a visitare. In questo modo di intendere il viaggio non è il turista ad essere al centro ma il luogo visitato; dalla comunità ospitante all’ecosistema passando per l’introito economico degli autoctoni, fare turismo sostenibile significa visitare un luogo dando il giusto compenso e rilievo a coloro che ci abitano senza alterarlo in alcun modo con la nostra presenza. Una vera e propria interazione positiva tra industria del turismo, viaggiatori e comunità locali, che mira a preservare sia gli inestimabili patrimoni ambientali che le popolazioni.

Nella stragrande maggioranza dei casi – almeno per ora- l’espressione viene utilizzata in riferimento al turismo nei Paesi in via di sviluppo o del Terzo Mondo; si tratta di quei luoghi in cui si concentra la maggior parte del patrimonio ambientale del pianeta e le popolazioni maggiormente in difficoltà.

Turismo sostenibile: scopo e principi

Questo modo di viaggiare nasce per rispondere all’esigenza di regolare uno dei settori più in crescita al mondo. Lo sviluppo incontrollato e rapidissimo del turismo minaccia seriamente le culture e la biodiversità di moltissimi luoghi al mondo.

Come si comporta un viaggiatore che sceglie di viaggiare in maniera responsabile? Presta attenzione a tutti i pericoli che corre il luogo visitato cercando, in ogni modo possibile, di difendere la destinazione che visita.

Qualche esempio? Dare sostegno all’economia del posto comprando prodotti locali, proteggere le risorse naturali dalle alterazioni date dal passaggio di chi viaggia (soprattutto in termini di rifiuti), rispettare le comunità e la cultura del luogo.

Il turismo sostenibile si basa su una serie di principi chiave:

  • rispetto e salvaguardia dell’ambiente, dell’ecosistema e delle biodiversità;
  • rispetto e salvaguardia delle cultura e della tradizione dei locali;
  • impatto minimo delle strutture e delle attività turistiche sull’ambiente;
  • consenso informato delle popolazioni autoctone sulle attività svolte in ambito turistico;
  • partecipazione attiva nella gestione delle imprese ecoturistiche;
  • promozione di un’esperienza completa del turista, che conosce le comunità locali e la loro cultura;
  • condivisione con i locali dei benefici economici che derivano dal turismo.

Ci sono ormai in tutto il mondo vari operatori turistici che fanno turismo sostenibile nei modi più disparati e mettendo in pratica i principi sopracitati. Come operano? Gli operatori prestano attenzione ad utilizzare solo strutture locali che diano garanzie rispetto all’ambiente e alle popolazioni locali; agiscono anche per sensibilizzare chi viaggia con loro al rispetto dei principi ambientalisti e sociali del luogo che li ospita. Domandano anche, spesso e volentieri, di documentare fotograficamente e denunciare eventuali situazioni di degrado ambientale o sociale.

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