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Il nostro primo viaggio senza figli: perché viaggiare in coppia fa bene anche alla famiglia

Andrea Petroni 23/12/2025

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Per la prima volta siamo partiti senza i nostri figli.
Dirlo ad alta voce, all’inizio, ci sembrava quasi strano. Perché quando diventi genitore, ogni viaggio, ogni scelta, ogni momento libero passa inevitabilmente attraverso loro.

Eppure è successo.
Un weekend all’estero, solo noi due. Non per bisogno di scappare, non per stanchezza, non per mancanza d’amore. Ma per una scelta consapevole: prenderci cura anche della coppia, convinti che potesse fare bene non solo a noi, ma a tutta la famiglia.

Il senso di colpa esiste (ed è normale)

Non vogliamo raccontarla come una decisione semplice o immediata.
Il senso di colpa c’è stato. È arrivato subito, silenzioso, come succede spesso ai genitori quando fanno qualcosa “per sé”.

Ci siamo chiesti se fosse giusto.
Se stessimo togliendo qualcosa ai bambini.
Se fosse davvero necessario partire senza di loro.

Domande normali, che fanno parte del diventare genitori. Perché da quel momento in poi, ogni scelta sembra dover essere giustificata, spiegata, pesata.

Poi abbiamo provato a ribaltare la prospettiva: e se quel tempo non fosse tempo tolto, ma tempo aggiunto?
Tempo per ritrovarci.
Tempo per tornare più presenti.
Tempo per essere genitori migliori perché prima siamo stati una coppia più serena.

 

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La fortuna di poterlo fare (e la responsabilità di dirlo)

C’è un aspetto fondamentale che va detto con onestà: abbiamo la fortuna di avere ancora tre nonni su quattro.
I bambini sono rimasti con loro, circondati da amore, attenzioni e cura.

Non tutti possono permetterselo, e non tutti hanno una rete di supporto. È importante dirlo, perché non esiste un modello valido per tutti. Ogni famiglia ha la sua storia, i suoi equilibri, le sue possibilità.

Detto questo, anche quando sai che i tuoi figli stanno bene, lasciarli non è mai una cosa leggera.
Ti mancano nei dettagli più piccoli.
Ti mancano nei momenti belli che vorresti condividere.
Ti mancano anche quando sei felice.

Perché diventare genitori significa questo: una parte di te resta sempre con loro, ovunque tu vada.

Tallinn, Estonia: il viaggio giusto al momento giusto

Abbiamo scelto Tallinn, in Estonia.
Una città perfetta per un weekend di coppia: raccolta, elegante, silenziosa nei momenti giusti, viva quando serve. Una destinazione che non chiede di correre, ma invita a rallentare.

Tallinn è stata lo sfondo ideale per questo viaggio, ma non ne è stata il vero centro.
Il centro eravamo noi.

Camminare senza dover incastrare orari.
Fermarsi quando ne avevamo voglia.
Sedersi a bere un caffè senza guardare l’orologio.
Parlare senza essere interrotti, ascoltarsi davvero.

Ci siamo guardati di più.
Ci siamo coccolati.
Abbiamo camminato mano nella mano senza fretta.

Cose semplici, che nella quotidianità spesso spariscono sotto il peso delle responsabilità.

Prima di essere genitori, siamo stati una coppia

Questo viaggio ci ha ricordato una verità che spesso diamo per scontata: prima di essere mamma e papà, eravamo una coppia.
Con i nostri sogni.
Con il nostro modo di ridere.
Con il nostro modo unico di tenerci stretti.

Non è stato un ritorno al passato, ma un riallineamento.
Come aprire una finestra rimasta chiusa troppo a lungo e far entrare aria nuova. Quella che non stravolge, ma riequilibra.

Viaggiare con i bambini è meraviglioso. Ma non basta sempre

Amiamo viaggiare con i bambini.
Continueremo a farlo, perché è una delle esperienze più belle che esistano: vedere il mondo attraverso i loro occhi, insegnare la curiosità, costruire ricordi che resteranno per sempre.

Ma viaggiare con i bambini, così come vivere la quotidianità con loro, riempie anche le giornate.
Tra scuola, lavoro, impegni, incastri e responsabilità, spesso si finisce per fare tutto di corsa, cercando di far funzionare la famiglia.

E senza accorgersene, la coppia passa in secondo piano.
Non per mancanza d’amore, ma per mancanza di spazio.

Questo viaggio ci ha fatto capire che viaggiare in coppia non è un’alternativa alla famiglia, ma un suo alleato.

Basta anche poco: una giornata, mezza giornata

La cosa più importante che ci portiamo a casa è questa: non serve partire lontano.
Non servono grandi viaggi o lunghi weekend.

A volte basta una giornata da soli.
O anche mezza giornata, quando i bambini sono a scuola e lavoro e impegni lo permettono.

Una colazione senza fretta.
Una passeggiata.
Un pranzo fuori casa.

Piccoli spazi che permettono alla coppia di respirare, di ritrovarsi, di tornare alla famiglia con più energia, più pazienza, più presenza.

Coppia e famiglia devono convivere

Quel weekend è stato preziosissimo per noi e per loro.
Ci ha insegnato che esistono sia la coppia che la famiglia intera, e che le due cose non sono in competizione.

Devono convivere.
Nutrire l’una l’altra.
Crescere insieme.

Prendersi cura della coppia significa offrire ai figli un esempio silenzioso ma potentissimo di cosa vuol dire volersi bene davvero.
E forse è uno dei regali più grandi che possiamo fare loro.

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