Giardino di Ninfa: informazioni utili e date di apertura 2024

giardino di ninfa

Io e Valentina torniamo spesso in quel posto magico chiamato Giardino di Ninfa. Entrambi avevamo già visitato quel luogo in gita scolastica quando eravamo bambini, ma ogni anno abbiamo il desiderio di ritornarci per coglierne appieno la sua bellezza. Sì, perché non appena si varca il cancello d’ingresso, ci si ritrova immersi in un universo sospeso tra la magia delle fiabe e la concretezza della realtà.

In questo post ti racconterò tutto quello che c’è da sapere sul Giardino di Ninfa, e ti segnalerò soprattutto le date di apertura per  il 2024 in modo che tu possa organizzarti al meglio la visita a quello che è stato considerato dal New York Times come il giardino più bello del mondo.

Sei pronto per lasciarti stupire dalla magnificenza di madre natura? Si parte!

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GIARDINO DI NINFA: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE

Prima di andare avanti guarda questo Reel

 

 

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Dove si trova il Giardino di Ninfa

Prima di entrare nel vivo del racconto credo sia giusto darti le indicazioni su dove si trova e su come raggiungerlo.

Il Giardino di Ninfa si trova a Doganella di Ninfa (Cisterna di Latina – LT), in via Provinciale Ninfina 68.

Da Roma si raggiunge in circa un’oretta di automobile percorrendo la Pontina (SR1489) in direzione Latina, uscita Borgo Sabotino/Lido di Latina, proseguendo poi per Cisterna e seguendo le indicazioni per Ninfa e Norma. Troverai i cartelli che segnalano il Giardino di Ninfa.

Da Napoli invece si raggiunge tramite l’autostrada A1 uscita Frosinone, seguendo le indicazioni per Latina (SR156), prendendo via Appia direzione Roma e seguendo poi le indicazioni per Ninfa, Norma e Bassiano.

Comunque basta inserire l’indirizzo nel navigatore dell’automobile o dello smartphone per arrivare ai giardini di Ninfa senza alcun tipo di problema, proprio come abbiamo fatto noi.

All’ingresso del parco troverai un grande parcheggio gratuito dove lasciare la tua automobile.

Ecco l’esatta posizione dei Giardini di Ninfa.

Le date di apertura 2024 del Giardino di Ninfa e gli orari

In questo 2024 i giardini di Ninfa apriranno a metà marzo e e sarà possibile visitarli fino al 3 novembre ma solo nelle seguenti date:

  • Marzo: 16, 17, 23, 24, 30, 31
  • Aprile: 1, 6, 7, 13, 14, 20, 21, 25, 27, 28
  • Maggio: 1, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25, 26
  • Giugno: 1, 2, 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30
  • Luglio: 6, 7, 13, 14, 19, 20, 21, 26, 27, 28
  • Agosto: 2, 3, 4, 9, 10, 11, 15, 17, 18, 24, 25, 31
  • Settembre: 1, 7, 8, 14, 15, 21, 22, 28, 29
  • Ottobre: 5, 6, 12, 13, 19, 20, 26, 27
  • Novembre: 1, 2, 3.

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Quanto costa il biglietto d’ingresso per i Giardini di Ninfa?

I biglietti d’ingresso per i giardini di Ninfa si acquistano online a questo link cliccando sulla data desiderata, selezionando la fascia oraria e il numero di persone, ed effettuando poi il pagamento con carta di credito.

Il biglietto d’ingresso ha un costo di € 15,75  e comprende la visita guidata di un’ora che viene effettuata anche in caso di pioggia.

I bambini al di sotto degli 11 anni accompagnati da un genitore entrano gratis.

I disabili con invalidità al 100% pagano € 8 direttamente al botteghino del giardino di Ninfa.

I soci FAI possono invece usufruire di uno sconto di € 3 scrivendo una mail a info@giardinodininfa.eu.

Al termine del percorso di visita è possibile anche visitare facoltativamente l’Hortus conclusus pagando € 2 direttamente all’ingresso di questo “orto”.

Al giardino di Ninfa sono ammessi anche i cani purché tenuti al guinzaglio e con sacchetto per la raccolta delle deiezioni.

Occhio però che all’interno dei giardini di Ninfa non è possibile fare pic-nic quindi non andarci con l’intenzione di fare una scampagnata.

Per le scolaresche, i gruppi e le visite guidate al di fuori del normale orario di apertura bisogna inviare una mail a ingressoninfa@frcaetani.it.

Bene, dopo queste informazioni pratiche sono pronto a raccontarti tutto sul Giardino di Ninfa (o giardini di Ninfa come in molti lo chiamano).

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Una visita al Giardino di Ninfa: storia e curiosità

Le origini del Giardino di Ninfa non si perdono nella notte dei tempi come succede per la maggior parte delle storie più romantiche, ma risalgono al 1921 quando l’ingegnere Gelasio Cateani (figlio del XIII° duca di Sermoneta) – affiancato dalla madre Ada Wilbraham esperta di giardini – progettò questo giardino privato all’inglese nella zona in cui si trovava la città medievale di Ninfa attraversata dal fiume omonimo (o Ninfeo), in cui nuotano peraltro trote che sfruttano l’acqua sorgiva fresca anche d’estate.

Il progettò di Gelasio fu poi ampliato e in parte modificato dai discendenti della famiglia fino al 1977 quando morì Lelia Caetani, ultima esponente del casato.

Iniziò tutto con il restauro di alcuni ruderi di epoca medievale e con quattro specie di alberi: cedri del marocco, lecci, pioppi e cipressi, che oggi sono alberi monumentali e che formano l’ossatura del giardino di Ninfa.

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Nel giardino di Ninfa vivono circa un migliaio di piante provenienti da ogni parte del mondo, con prevalenza di quelle cinesi, giapponesi, coreane e australiane, che si sono adattate perfettamente a questo luogo di circa 8 ettari di estensione. Splendidi i meli ornamentali del Giappone, gli iris e i ciliegi sempre del Paese del Sol Levante, le betulle siberiane con la corteccia chiara, le camelie dell’Himalaya, ma anche le calle africane provenienti dall’Etiopia, le piante della foresta amazzonica, quelle messicane, statunitensi, indiane, e tante altre dalle mille forme, dai mille colori e dai profumi inebrianti.

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Un bellissimo colpo d’occhio che cambia in ogni angolo e che regala sensazioni ed emozioni sempre differenti.

Dalla porticina di una chiesa oramai quasi del tutto distrutta si entra in questo mondo incantato che sembra uscito da un libro fantasy, e in cui nel medioevo erano presenti tra le 150 e le 180 case , 7 chiese (tra cui una – la Basilica di Santa Maria Maggiore – che conserva ancora oggi un paio di affreschi del 1100, che nel 1159 ha ospitato l’incoronazione di Papa Alessandro III e che durante la Seconda guerra mondiale fu utilizzata dai tedeschi per nascondere i carriarmati dall’avanzata degli americani sbarcati ad Anzio), una cinta muraria con 14 torri, il palazzo comunale e addirittura un ponte romano incastonato in uno scenario a dir poco suggestivo.

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La bellezza della passeggiata, oltre ai colori degli alberi e dei fiori, è data dai suoni che provengono dal cinquettio degli uccelli e dai ruscelli che scorrono tra i prati, regalando attimi di pace inconsueta per chi come noi vive in città.

Tutto il giardino di Ninfa è spettacolare ma gli angoli che più ci hanno colpito sono stati quelli in cui sono visibili le rovine del 1382 avvolte dalla natura, il ponte romano sul fiume lungo il quale nel medioevo si trovavano ben 13 mulini ad acqua,
giardini di ninfa (4)l’angolo con i ciliegi giapponesi,


e la foresta di bamboo che si trova all’interno dell’Hortus Conclusus e che ricorda molto quella di Arashiyama in Giappone.


La visita guidata termina di fronte al Palazzo Comunale del 1300 utilizzato poi come villa padronale dai Caetani quando volevano trascorrere le vacanze a stretto contatto con il giardino, sulle note delle musiche composte da Goffredo Caetani che risuonano nell’aria e che allietano i visitatori riportandoli in un’atmosfera particolarmente romantica.

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Consigliato? No, consigliatissimo!

Anzi, io direi di visitarlo anche in mesi diversi per ammirarlo con colori differenti dati dalla stagionalità delle piante.

Porta con te anche la macchina fotografica e tieni sempre a portata di scatto il tuo smartpgone, sarà uno spasso scattare foto in uno dei tanti angoli colorati di questo gioiello italiano e condividerle poi su Instagram. Farai un figurone! A tal proposito leggi la nostra guida su come fare belle foto in viaggio per Instagram.

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Un bel giorno di novembre apre per gioco il blog VoloGratis.org e si ritrova ad essere uno dei travel bloggers più seguiti e più influenti in Italia. Ama coccolare il suo bassethound Gastone, giocare con suo figlio Nicholas, cantare sia dentro che fuori alla doccia, suonare la chitarra e viaggiare per il mondo insieme alla sua famiglia. Odia fare la valigia e gli hotel con i bagni in comune. Per anni ha portato avanti la battaglia “più viaggi per tutti” non solo su VoloGratis.org ma anche su m2oradio, su Radio Capital, su Rai Radio 2, su Radio LatteMiele e sulle pagine de L'Huffington Post. Ogni tanto lo trovi in radio, in tv e su giornali. Il 18 maggio 2017 è uscito il suo primo libro "Professione Travel Blogger" disponibile in tutte le principali librerie italiane, anche online. La terza edizione, con il titolo "Professione Travel Blogger e Travel Influencer" è uscita a maggio 2022. Il 23 luglio 2020 è uscito il libro da lui curato dal titolo "In viaggio tra i borghi d'Italia". A fine giugno 2021 è stato pubblicato il suo libro "Passeggiate romane" tutto dedicato ai luoghi più insoliti, segreti e curiosi di Roma, con la prefazione di Lillo.