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Viaggiare in treno ai tempi del covid: la mia esperienza con Trenitalia

di Andrea Petroni

Pubblicato il 2020-10-07

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Quando si parla di Trenitalia si è soliti lamentarsi dei ritardi, dello stato dei treni e dei vari disservizi. Ma come si viaggia in treno ai tempi del covid? È complicato? Rischioso?

Negli ultimi mesi ho preso diverse volte le Frecce Trenitalia e oggi voglio raccontarti la mia esperienza, in modo che tu possa valutare da solo se utilizzare o meno questo mezzo di trasporto per i tuoi prossimi spostamenti. Sarò come al solito franco, mostrandoti i punti di forza e le criticità.

VIAGGIARE CON TRENITALIA AI TEMPI DEL COVID

Iniziamo dall’arrivo in stazione. Prima di entrare nella zona dei binari viene misurata la temperatura a ogni singolo passeggero (almeno così è stato per me a Roma Termini, a Firenze Santa Maria Novella e a Rovereto), temperatura che non deve superare i 37,5 °C. C’è l’obbligo di indossare la mascherina, ma tanto oramai l’obbligo vige anche nei luoghi aperti.

La salita sui vagoni è lasciata al libero arbitrio dei passeggeri, ma sinceramente non ho mai trovato resse davanti alle porte. Ci sono però porte dedicate alla salita e porte dedicate alla discesa e sta ai passeggeri stessi rispettare le indicazioni. No, non c’è nessuno che controlla, almeno io non l’ho mai visto.

La disposizione dei posti a sedere assegnati sulle Frecce è a scacchiera, in modo da garantire sempre una distanza di sicurezza tra i vari passeggeri. Non ci si trova mai ad avere persone accanto o di fronte (nelle postazioni a quattro).

Dopo poco della partenza viene consegnato un kit che comprende un poggiatesta igienico da mettere sul sedile (finalmente), una mascherina chirurgica, guanti in lattice monouso, due confezioni di gel disinfettante per le mani e un bicchiere di carta, tutto in confezioni sigillate. Viene inoltre regalata anche una lattina di acqua naturale. Alla stazione di Firenze Santa Maria Novella il kit mi è stato consegnato prima di salire a bordo, e l’ho trovata una cosa ancor più sensata. Trovo  comunque che la consegna di questo kit sia un gesto molto importante da parte di Trenitalia, un gesto che rassicura il passeggero. A bordo dei treni sono anche presenti dispenser di gel igienizzante per le mani.

La lettura del biglietto da parte del controllore avviene in maniera digitale, senza passaggio di biglietto di mano in mano. O si mostra il biglietto tramite lo schermo del proprio smartphone, o si comunicano le ultime cifre del codice. Con la nuova app c’è anche la possibilità di effettuare il self check-in registrando la propria presenza a bordo senza dover mostrare nulla al controllore. Il personale di bordo indossa la mascherina e i treni vengono igienizzati periodicamente come da indicazioni ministeriali.

Per la discesa bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni presenti sul pavimento che indicano la giusta via da percorrere. Su questo punto ho trovato delle criticità, ma non per colpa di Trenitalia bensì dei passeggeri. In tutti i treni presi ho sempre visto “assembramenti” davanti alle porte già da 10/15 minuti prima dell’arrivo in stazione e senza distanziamento, e solo poche volte ho visto gente seguire le corrette indicazioni per l’uscita. Servirebbe più senso civico da parte di tutti noi, per il bene dell’intera comunità.

Le mie esperienze sono state positive e continuerò a viaggiare in treno, perché viaggiare si può, rispettando scrupolosamente le indicazioni governative. Ne usciremo fuori da questo incubo, e saremo di nuovo liberi di goderci il mondo intero, con occhi nuovi e maggiore consapevolezza.

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