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Il Memorial 9/11 a New York: per non dimenticare
Andrea Petroni 11/09/2012
Ricordo come se fosse ieri quell’11 settembre 2001, all’epoca ero uno studente universitario e stavo preparando un esame di economia.
Mentre studiavo avevo la tv accesa, ricordo che ad un certo punto i programmi furono interrotti da un’edizione straordinaria del telegiornale e apparvero in video le immagini dell’aereo schiantatosi sulla prima torre.
Poi di colpo l’immagine dell’attacco alla seconda torre, il crollo.
Poi di colpo l’immagine dell’attacco alla seconda torre, il crollo.
Noi increduli inchiodati davanti alla tv ad assistere in diretta ad una delle più grandi tragedie dell’umanità. All’inizio non capii, pensavo si trattasse di immagini di un film di fantascienza, ma purtroppo mi sbagliavo, ci sbagliavamo.
Nel corso del mio viaggio a New York (Wedding Tour 2012) sono andato a visitare il luogo della tragedia, dove prima c’erano le Torri Gemelle ora c’è il Memorial 9/11, un luogo molto suggestivo che provo a raccontarvi aiutandomi con le immagini.
Il Memorial 9/11 si potrebbe definire come un giardino pubblico, una sorta di grande piazzale contornato da grattacieli, tra cui quello più alto d’America in fase di costruzione.
Proprio dove sorgevano le Torri ora si trovano due grandi piscine, la South Pool in corrispondenza della South Tower e la North Pool in corrispondenza di quella nord.
Le due piscine – ciascuna delle dimensioni di 4000 mq – con le cascate artificiali più grandi d’America, rappresentano il vuoto lasciato dalla perdita delle vite umane.L’acqua scorre lenta lungo i bordi e si incunea in un buco nero di cui non si vede il fondo.
Sui bordi di ciascuna piscina sono incisi i nomi delle vittime, compresi quelli dei passeggeri e degli equipaggi degli aerei schiantatisi contro.
E’ assurdo pensare che lì dove ora ci sono quelle grandi piscine sorgevano due altissime torri buttate giù dalla follia umana.
Non so di chi sia la colpa, so solo che lì hanno perso la vita 2752 persone e altrettante famiglie sono cadute nella disperazione di un dolore lancinante che si porteranno dietro per tutto il resto della loro vita.
Non so di chi sia la colpa, so solo che lì hanno perso la vita 2752 persone e altrettante famiglie sono cadute nella disperazione di un dolore lancinante che si porteranno dietro per tutto il resto della loro vita.
La gente è tanta come il silenzio, è un luogo che colpisce, che fa riflettere e che lascia increduli. Mentre sei lì non fai altro che chiederti il perché “l’uomo” sia così cattivo, perché poveri innocenti debbano morire per interessi economici o per la follia di un gruppo di fanatici. Tutto ciò non ha senso.
A Ground Zero si trova anche l’Albero dei Sopravvissuti, un pero sopravvissuto al crollo delle torri. Fu ritrovato tra le macerie, fu ripiantato e riprese a vivere riempiendosi di rami e di foglie. Un vero e proprio simbolo di speranza, di nuova vita.
Se vi recate a New York la visita al Memorial 9/11 è d’obbligo, non andateci come turisti, andateci per riflettere.L’ingresso deve essere prenotato in anticipo tramite il loro sito ufficiale.