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I Parchi di Roma: gli imperdibili

di Alessia Petroni

Pubblicato il 2018-10-16

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A dispetto di quanto si possa pensare, Roma è una delle città più verdi del mondo. Secondo la classifica Green Cities Index 2018 è addirittura al 10° posto tra le città più verdi del Pianeta, unica italiana nella Top 20.
Chi ci vive sa bene che, oltre alle Ville e a Parchi più rinomati, ci sono tantissime aree verdi che si estendono dal centro fino alla periferia, dalla Valle dell’Aniene alla Riserva dell’Insugherata sulla Cassia, dal Parco del Pineto in zona Pineta Sacchetti fino alla Tenuta dell’Acquafredda e oltre, è un susseguirsi di boschi, ruscelli e animali. Chi non ci vive invece fatica a pensare a quanto verde possa esserci tra il ferro e il cemento della Capitale.
Tralasciando le aree verdi più periferiche, oggi voglio parlarti di quei Parchi di Roma imperdibili sia ai turisti che ai romani stessi.
Parchi che soprattutto in primavera si riempiono di colori e di gente in cerca di relax, di passeggiate nel verde e di attività sportive all’aria aperta.
Sei pronto per venire a spasso con me?

I PARCHI DI ROMA: A PASSEGGIO TRA NATURA E STORIA

Villa Borghese

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Con i suoi 80 ettari è il terzo parco più grande della città, una Villa molto cara ai romani, e amata da chi ama passeggiare e correre all’aria aperta, dagli amanti dei picnic agli appassionati d’arte.
Al suo interno è possibile ammirare splendidi edifici come ad esempio la Casina delle Rose (Casa del Cinema), l’Aranciera, la Casina di Raffaello con la ludoteca per i bambini, sculture, monumenti e fontane opera di illustri artisti dell’arte barocca, neoclassica ed eclettica, il tutto contornato da alberi secolari, laghetti artificiali, giardini all’italiana e grandi spazi aperti.
Bellissimo è il Giardino del Lago, ridisegnato e realizzato nel 1786 da Antonio Asprucci, caratterizzato da un romantico isolotto artificiale su cui domina il Tempietto di Esculapio, raggiungibile anche con brevi escursioni in barca.
Villa Borghese ospita anche il Bioparco, l’ex giardino zoologico con animali provenienti da ogni parte del mondo.
Il gioiello di questo parco è però la Galleria Borghese, il museo che custodisce opere di Raffaello, Caravaggio e Canova, giusto per citarne alcuni.
Ingressi: Via Aldrovandi, Via Raimondi, Via Pinciana, Piazzale San Paolo del Brasile, Piazzale Flaminio, Piazzale Cervantes, Piazzale Pablo Picasso (via di Valle Giulia).

Il Pincio

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Uno dei luoghi più romantici e pittoreschi della Capitale, il primo giardino pubblico della città, e la passeggiata storica più frequentata dai romani.
Dalla sua terrazza si gode di una vista mozzafiato su Piazza del Popolo e sulla città, e tra i suoi prati è possibile ammirare i busti degli uomini famosi della storia d’Italia.
Da non perdere l’Orologio ad Acqua del 1873 e la la Casina Valadier.
Per i bambini c’è il teatro San Carlino con tanti spettacoli adatti per la loro età.
Per raggiungere il Pincio puoi prendere da Piazza del Popolo la rampa che porta alla terrazza; oppure da Piazza di Spagna salire la scalinata di Trinità dei Monti, lasciandoti la chiesa sulla destra e proseguire per un km circa fino a sbucare su Piazza Napoleone.

Villa Doria Pamphilj

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Il Parco più grande di Roma (circa 184 ettari) non è proprio centralissimo, ma tra i suoi vari ingressi ce n’è anche uno poco distante dal Gianicolo. Ma credimi vale assolutamente la pena di essere visitato. A dirla tutta è il mio preferito, anche perché è poco distante da casa.
I prati sono curatissimi, gli spazi sono molto ampi, è ricco di boschi, giardini, fontane e ha un paio di laghetti niente male.
Al suo interno è presente il Casino del Bel Respiro (o Algardi), sede di rappresentanza ufficiale del Governo Italiano.
Gli ingressi si trovano in: Via Aurelia Antica, Via Leone XIII, Via della Nocetta, Via Vitellia, Via di Porta S. Pancrazio.

Villa Ada

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Il secondo parco più grande della Capitale dopo Villa Pamphilj, ma quello più ricco di fauna e flora.
Tra gli animali è facile incontrare scoiattoli, ricci, conigli selvatici, e pappagalli.
Anche qui sono presenti splendidi edifici come la Villa Reale (che ospita ora l’Ambasciata d’Egitto), il Tempio di Flora, la Villa Polissena, le Scuderie Reali, la Torre Gotica, i resti del bunker (il rifugio antiaereo reale).
Ma quello che a me più piace di Villa Ada è il laghetto, che d’estate diventa ancora più suggestivo grazie ai concerti e agli spettacoli che di sera si svolgono proprio intorno alle sue rive.
Ingressi: via Salaria 267 – 273 – 275, via di Ponte Salario, via di Monte Antenne, via Panama.

Villa Celimontana

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Parco centralissimo. Si trova sul Colle Celio, a due passi dal Colosseo, e con ingressi situati uno in Via della Navicella, e l’altro piazza SS. Giovanni e Paolo, proprio di fronte alla chiesa omonima e accanto agli studi Mediaset.
Al suo interno sono presenti resti di epoche diverse, d’altronde siamo a Roma, e di reperti storici ce ne sono in ogni dove.
L’edificio più importante è Palazzetto Mattei che ospita la sede della Società Geografica Italiana.
Non è che a me faccia particolarmente impazzire – ognuno ha i propri gusti – ma una passeggiata la merita tutta.

Altri

Vicinissimo a Villa Celimontana c’è anche il Parco di Colle Oppio con le Terme di Traiano e la Domus Aurea di Nerone.
Fino a qualche anno fa era molto bella anche Villa Sciarra, ma ultimamente sembra che il degrado abbia preso il sopravvento sui fasti di qualche decennio fa, quando i miei genitori portavano me e mio fratello Andrea a giocare a palla tra le sue aiuole, e ad ammirare i pavoni presenti nella grande uccelliera. Spero che si faccia presto qualcosa per riportarla al vecchio splendore.
Spostandoci in periferia meritano di essere visitati anche il Parco della Caffarella e il Parco degli Acquedotti, facenti parti entrambi del Parco Regionale dell’Appia Antica, che si estendono tra Colli Albani (Roma) e i comuni di Marino e Ciampino.
Se hai voglia di scappare dal caos e dallo smog cerca rifugio in uno di questi Parchi di Roma, oasi naturalistiche all’interno della città.
crediti immagine di copertina: Temple d’Esculape dans la Villa Borghese à Rome di Jean-Christophe BENOIST (link immagine) CC BY 3.0

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