logo

Luoghi da visitare e guide per viaggiare

Musei Vaticani: info, prezzi e itinerario consigliato

Andrea Petroni 08/01/2023

article-post
Tra i musei più belli del Mondo ci sono senza ombra di dubbio Musei Vaticani.

Lo so, sono di parte, sarà perché ci ho lavorato per 5 anni, sarà perchè mi affascina il mondo “misterioso “del Vaticano, ma dimmi una cosa, dove lo trovi un museo del genere?

Un museo così grande e così stupefacente all’interno dello Stato indipendente più piccolo del mondo, fondato da Papa Giulio II nel 1506 e aperto da Papa Clemente XIV nel 1771.

I Musei Vaticani racchiudono la summa della storia dell’arte mondiale e se non ci sei ancora mai stato ti consiglio di andarci al più presto, anche solo per godere di tanta bellezza.

In questo post ti darò tutte le informazioni utili per visitare i Musei Vaticani e ti suggerirò anche l’itinerario migliore per non perdere nulla.

MUSEI VATICANI: BIGLIETTI E ORARI DI APERTURA

Il biglietto per i Musei Vaticani costa:

  • € 17
  • € 22 con il Salta Fila acquistabile online
  • € 8 il ridotto per ragazzi d’età compresa tra i 6 e gli 8 anni, studenti under 25, sacerdoti, religiosi e religiose, seminaristi e novizie, dipendenti della Santa Sede
  • € 13 il ridotto Salta Fila.

È possibile anche visitarli gratis ogni ultima domenica del mese, tranne che a Pasqua, o che la domenica cada il 25 o il 26 dicembre, o il 29 giugno.
I Musei Vaticani sono aperti dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 18, con ultimo ingresso alle ore 16. L’ultima domenica del mese (con l’apertura gratuita) osservano l’orario 9 – 14, con ingresso possibile fino alle ore 12:30.

Da aprile a ottobre saranno eccezionalmente aperti anche il venerdì sera e il sabato sera.

MUSEI VATICANI: DOVE SI TROVANO E COME ARRIVARCI

L’ingresso ai Musei Vaticani è posto in Viale Vaticano, a pochi passi da Viale dei Bastioni di Michelangelo.
Ci si arriva agevolmente con la metro di Roma. Le fermate più vicine sono quelle della Linea A Cipro – Musei Vaticani e Ottaviano – San Pietro. Basterà poi camminare per qualche minuto per ritrovarsi di fronte alle imponenti mura vaticane con l’ingresso.
Qui trovi l’esatta posizione sulla mappa di Google

MUSEI VATICANI: ITINERARIO DI VISITA CONSIGLIATO

Ora ti porto con me a visitare i Musei Vaticani. Facciamo finta di esserci incontrati lì fuori, magari aver prima sorseggiato un buon caffè insieme, e belli carichi ed emozionati per quello che ci aspetterà all’interno delle mura vaticane.

Iniziamo la nostra visita da Viale Vaticano, entrando dall’ingresso inaugurato nel Giubileo del 2000 da Papa Giovanni Paolo II, un’opera gigantesca. Paghiamo il biglietto (dal 1° giugno 2020 è obbligatoria la prenotazione online), ci facciamo misurare la temperatura corporea con il termoscanner, ci sanifichiamo le mani con l’apposito gel messo a disposizione dei visitatori, e saliamo su per le enormi scale (ci sono anche dei comodi ascensori).

Appena saliti ci dirigiamo subito nella Pinacoteca – che raccoglie il meglio della produzione artistica dal XII al XIX secolo – per ammirare i capolavori di Giotto, Melozzo da Forlì, Beato Angelico, Raffaello, Leonardo, Perugino, Tiziano, Caravaggio…

musei vaticani (2)

Piccola parentesi, se ami Caravaggio leggi la mia guida Dove vedere le opere di Caravaggio a Roma, gratis.

Usciamo dalla Pinacoteca e andiamo nel corpo centrale dei Musei Vaticani. Saliamo una prima rampa di scale e facciamo ingresso nel Museo Egizio dove sono esposti sarcofagi, suppellettili, statue e le famose – quanto inquietanti – mummie. Al termine del nostro “viaggio” nell’antico Egitto ci troviamo di fronte a due alternative o girare a destra e andare ad ammirare le Statue di epoca Romana nel Braccio Nuovo e poi uscire a rilassarci al Cortile della Pigna (con al centro la scultura di Arnaldo Pomodoro), o girare a sinistra per andare a visitare il Cortile dell’Ottagono.

Dato che siamo entrati da poco, ci rilasseremo più tardi, ora andiamo ad ammirare l’Apoxiomenos (l’atleta che si deterge) di Lisippo per poi uscire nel cortile dell’Ottagono, un giardino porticato con al centro una fontana. Oltre alla sculture del Canova, il pezzo forte è il famoso gruppo scultoreo greco del Laocoonte.

laocoonte musei vaticani

Dirigiamoci ora verso le Gallerie non prima di esserci fermati ad ammirare il Torso del Belvedere da cui avrebbe preso spunto Michelangelo per dipingere i corpi degli uomini affrescati nel Giudizio Universale. Pensa che fu trovato nella bottega di un calzolaio che lo utilizzava come “appoggio” per battere i chiodi nelle suole delle scarpe.

torso belvedere musei vaticani

Passiamo per la Sala della Rotonda (una sorta di Piccolo Pantheon) e saliamo una rampa di scale che ci porta alla prima delle Galleria, quella detta dei Candelabri, la sua particolarità è nella decorazione del soffitto a volta, sembra sia scolpito e invece è affrescato con la tecnica del trompe l’oeil.

Entriamo ora per la Galleria degli Arazzi in cui sono esposti preziosissimi arazzi fiamminghi risalenti alla prima metà del 1500, ce ne sono alcuni, tra cui la Cena in Emmaus in cui la scena sembra seguire l’osservatore. È impressionante, un gioco di prospettiva, se cammini fissando gli occhi di Gesù sembra che lui ti segua con lo sguardo.

Dai capolavori tessili entriamo nella luminosissima Galleria delle Carte Geografiche.

galleria carte geografiche musei vaticani

Da qui si accede alla Sala Sobieski che ci porterà in una delle meraviglie del Vaticano, le Stanze di Raffaello, ossia gli appartamenti di Papa Giulio II il quale, non volendo abitare negli appartamenti di Papa Alessandro VI Borgia, si trasferì nel piano superiore e chiamò a decorarli niente di meno che il genio di Urbino. Dalla Stanza dell’Eliodoro all’Incendio di Borgo è un tripudio di bellezza, di colori e perfezione ma la Stanza della Segnatura con la Scuola di Atene è un qualcosa di spettacolare, che lascia lo spettatore senza fiato.

scuola atene musei vaticani

Terminata la visita a quest’ala del Palazzo Vaticano non facciamo l’errore in cui incorrono molti turisti per la fretta e pertanto non dobbiamo assolutamente dirigerci subito a visitare la Cappella Sistina in quanto al piano inferiore ci attende l’Appartamento Borgia, affrescato dal Pinturicchio. Questi ambienti colpiscono, oltre per le decorazioni, soprattutto per la storia di Papa Alessandro VI e dei suoi figli Lucrezia e Cesare (detto il Valentino), qui vi si sono consumati intrighi, omicidi e chi più ne ha più ne metta (se volete leggere un buon romanzo e approfondire la storia dei Borgia vi consiglio di leggere “Alla corte dei Borgia” di Jeanne Kalogridis).

Già che ci siamo, sperando sia aperta, andiamo a visitare le piccole gallerie site dopo la Sala delle Ceramiche perché custodiscono un gioiello poco conosciuto e poco pubblicizzato, la Pietà di Van Gogh.

Scendendo le scale ci ritroviamo nella GARM (Galleria d’arte Religiosa Moderna) dove sono esposti tra gli altri quadri di Dalì, De Chirico, Carrà e Picasso. Sì, non tutti sanno che ai Musei Vaticani sono esposte anche opere d’arte moderna.

Ci siamo quasi, stiamo per entrare nel capolavoro per eccellenza dell’arte mondiale: la Cappella Sistina.

Saliamo una rampa di scale ed eccoci arrivati, ci appare in tutto il suo splendore ma questo preziosissimo gioiello non mi sento di descriverlo, non voglio anticiparti nulla, è troppo grande lo stupore di chi la ammira per la prima volta. Attenzione: nella Cappella Sistina è vietato scattare foto, a me hanno concesso un permesso speciale.

andrea petroni cappella sistina musei vaticani

volta cappella sistina musei vaticani

Qui ti lascio tutto il tempo che vuoi ad ammirare i capolavori di Michelangelo, Perugino, Ghirlandaio e Botticelli. Poi torna con lo sguardo alla porticina in basso a sinistra sotto al Giudizio Universale. Quella è la stanza del pianto, così chiamata perché proprio lì il cardinale diventato Papa nel conclave, entra per togliere la veste cardinalizia e indossare quella papale. Nella stanza lo attendono tre abiti di diverse misure, tre paia di scarpe, tre papaline, una croce da appendere al collo e l’anello, sistemati con cura dagli assistenti. Si chiama sala del pianto perché il nuovo Papa mentre si veste si commuove sia per la gravosità dell’incarico sia per la gioia del dono ricevuto dallo Spirito Santo. Purtroppo lì non ci si può entrare, io ci sono riuscito grazie a una visita privata e ti posso assicurare che nonostante la semplicità della saletta l’energia che emana è un qualcosa di unico.

Se vuoi approfondire Michelangelo e le fasi di lavorazione del suo capolavoro ti consiglio di vedere il film “Il tormento e l’estasi” del 1965 con Charlton Heston, io ho visto anche il musical “Giudizio Universale” ma non mi ha fatto particolarmente impazzire. Ora per uscire basta percorrere le Gallerie della Biblioteca Vaticana, seguire il percorso e scendere per la bellissima scala elicoidale.

musei vaticani scala elicoidale

Dopo questa passeggiata virtuale ai Musei Vaticani ti lascio alla scoperta delle altre bellezze di Roma, e ti aspetto su Facebook e su Instagram.

Potrebbe interessarti anche