Come diventare travel blogger: tutto quello che devi sapere

diventare travel blogger

Il travel blogger riveste un ruolo sempre più importante nella promozione turistica ma continua a essere per molti una figura professionale controversa a cui ancora oggi molti non sanno danno una collocazione lavorativa, e sulla quale c’è tanta confusione.

Cosa fa un travel blogger? Come ci si diventa? Come guadagna? Basta avere un profilo Instagram per essere definito tale? Queste sono le domande che ricevo più spesso su questo lavoro che ho intrapreso per caso nel 2009 e diventato poi a tutti gli effetti la mia unica fonte di guadagno, e a cui cercherò di rispondere in questo post.

COME DIVENTARE TRAVEL BLOGGER

Chi è il travel blogger e cosa fa
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Possiamo definire il travel blogger come colui che racconta le sue esperienze di viaggio su un diario virtuale chiamato blog, e che utilizza i social network per far circolare i suoi contenuti, per creare una community o per ispirare gli altri viaggiatori con foto e video. Un grande appassionato di viaggi e di nuove tecnologie che, unendo queste due passioni, mette le sue competenze al servizio degli altri viaggiatori come lui scrivendo diari o guide basate su ciò che ha vissuto in prima persona.

Nasce tutto dalla grande passione per il viaggio e dalla voglia disinteressata di voler aiutare gli altri viaggiatori. Quando però il travel blogger riesce ad affermarsi come travel influencer diventa una risorsa molto importante per le aziende del settore che lo coinvolgono in attività di influencer marketing, facendogli veicolare messaggi in grado di arrivare a centinaia di migliaia di persone.

È una professione a tutti gli effetti perché richiede tanto studio, tanto lavoro e tanto sacrificio che però in molti ancora non percepiscono.

Il travel blogger viaggia, prende appunti, scatta foto, registra video, racconta live il suo viaggio sui social networks soprattutto su Instagram Stories, e al suo rientro pubblica il suo diario dettagliato, redige guide, edita foto, monta i video, e condivide tutto sulla sua pagina Facebook e sui suoi profili Instagram, Twitter, Tik Tok e Pinterest. Ma non solo, deve continuamente tenersi aggiornato perché il mondo del web è in continua evoluzione e i libri di web marketing sono il suo pane quotidiano.

Attenzione: viaggiare non significa per forza dover fare il giro del mondo, vivere esperienze al limite o visitare posti lontanissimi. Si può benissimo essere un travel blogger raccontando l’Italia e le bellezze dietro casa.

È secondo me il lavoro più bello del mondo e come tale presuppone un grande impegno per produrre contenuti di qualità utili ai lettori.

Prima di passare ai suggerimenti pratici voglio raccontarti la mia storia perché potrebbe esserti da stimolo per intraprendere questa professione.

Come diventare travel blogger: la mia storia
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A te piacerebbe diventare Travel Blogger e vivere viaggiando? Io fino a qualche anno fa non ci pensavo minimamente, mi limitavo a viaggiare e a godermi il mondo, però poi una serie di eventi e coincidenze mi hanno portato verso questa strada. Ora ti racconterò tutta la mia storia per darti morale e poi ti darò qualche suggerimento pratico.

La mia non è una di quelle storie da titolone altisonante “Travel Blogger: molla il lavoro, vende casa e inizia girare il mondo”. No no, nulla di tutto ciò.

La mia è una storia molto più comune ai giorni nostri, è la storia di una generazione che ha perso quasi del tutto il diritto al posto fisso e che a un certo punto si ritrova a doversi rimboccare le maniche e a riorganizzarsi la propria vita.

È soprattutto una storia di speranza che dimostra come la perseveranza, lo studio, la passione e l’umiltà  possono portare a grossi risultati, anche dopo momenti difficili.

Non ho mollato il lavoro – a dire il vero sono stato licenziato dopo 11 anni e mezzo di contratto a tempo indeterminato presso un istituto finanziario – non ho venduto casa, ma ho iniziato lo stesso a girare il mondo e fare il travel blogger. Se hai qualche minuto a disposizione e un pizzico di curiosità ti racconto un po’ di me.

come diventare travel blogger

Facciamo un passo indietro. Mi chiamo Andrea Petroni, sono laureato in economia anche se da piccolo sognavo di fare il cantante, e nel 2009 ho aperto per passione il blog di viaggi VoloGratis.org. L’ho aperto semplicemente per condividere le mie esperienze di viaggi low cost in giro per il mondo insieme alla mia fidanzata di allora (Valentina), divenuta poi mia moglie.

Con i biglietti aerei a 0,01 centesimo, a 1 o a 5 euro trascorrevamo splendidi weekend nelle capitali europee e ci serviva un modo sia per informare tutti i nostri amici e parenti in merito alle migliori offerte del momento che scovavamo, sia per mettere a loro disposizione i nostri diari di viaggio con tutti i suggerimenti su cosa visitare, dove alloggiare, dove mangiare, come muoversi con i mezzi pubblici e come risparmiare il più possibile.

viaggio in lapponia (10)

Ci serviva una bacheca virtuale raggiungibile da chiunque in qualsiasi momento senza dover fare il giro di telefonate e di sms per avvertirli uno a uno. Iniziai a cercare sul web e trovai la risposta a ciò che cercavo: il blog. Non ne avevo mai sentito parlare prima ma sembrava la soluzione perfetta. Iniziai a documentarmi e a studiare, e così di getto lo aprii senza sapere dove mi avrebbe, anzi dove ci avrebbe portati.

Col senno di poi posso dire che fu una delle scelte più azzeccate della mia vita.

La mia grande passione per i viaggi è iniziata da bambino. Le finanze familiari non permettevano ai miei genitori di acquistare biglietti aerei e volare dall’altra parte del mondo. Ci accontentavamo delle due settimane di vacanze estive in Italia con qualche giorno di sconfinamento in Austria, Germania e Svizzera.

Io però sognavo grazie a programmi televisivi come Turisti per Caso con Syusy Blady e Patrizio Roversi, e Alle Falde del Kilimangiaro con Licia Colò, e sdraiato sul letto della mia cameretta speravo un giorno di vedere dal vivo quei posti le cui immagini scorrevano sullo schermo della mia vecchia tv con il tubo catodico.

vologratis

Il mio primo viaggio aereo l’ho fatto a 18 anni per la gita scolastica a Praga dell’ultimo anno di liceo, con grande sacrificio economico da parte dei miei genitori peraltro in un momento molto particolare e delicato della loro vita. Ho ripreso poi l’aereo grazie all’avvento delle compagnie aeree low cost e da quel giorno non l’ho praticamente più mollato. Negli ultimi 11 anni ho preso più aerei che bus e metro.

Subito dopo la laurea sono stato assunto presso un istituto finanziario e lo stipendio che percepivo mi permetteva di togliermi lo sfizio di qualche weekend europeo low cost. Con 50 euro io e Valentina trascorrevamo dei momenti indimenticabili in città  meravigliose. Preferivamo spendere quei soldi in viaggio piuttosto che al ristorante o in discoteca, e quei due/tre giorni trascorsi fuori dall’Italia ci davano la carica giusta per affrontare poi la routine del casa-lavoro.

diario di viaggio alle seychelles andrea petroni vologratis

Quando poi iniziai a cimentarmi nell’avventura del blog lavoravo durante il giorno, scrivevo di notte e viaggiavo nel weekend. Impiegato di giorno e travel blogger di notte e nel weekend. A settembre 2012 m2o radio mi propose di tenere uno spazio settimanale dedicato ai viaggi (spazio che ho curato fino a marzo 2019) che ha dato tanta popolarità al mio blog. (Nel 2020 sono passato su Radio Capital però poi abbiamo sospeso lo spazio a causa della seconda ondata pandemica in attesa di tempi migliori.)

Tutto meravigliosamente perfetto fino a quando la società  presso cui prestavo servizio aprì una crisi aziendale decidendo di sfoltire il personale e tagliando parecchi posti di lavoro. La decisione mi fu comunicata qualche giorno dopo che io e Valentina avevamo deciso di sposarci. Fu una vera e propria doccia fredda. Il futuro che prima vedevo roseo divenne grigio tendente al nero.

Nel frattempo il blog era diventato piuttosto popolare, e quel clima teso e insostenibile che si respirava in ufficio mi spinse a spingere sull’acceleratore cercando di trasformare la mia passione in un lavoro. Volevo assolutamente cambiare vita, volevo a tutti i costi fuggire da quella situazione, volevo diventare un travel blogger a tempo pieno.

Mi gettai a capofitto nello studio della SEO (Search Engine Optimization) per posizionare i miei post nella prima pagina di Google e aumentare il numero dei visitatori sul mio travel blog, nella gestione ottimale dei social network e delle loro dinamiche, nella realizzazione dei video e iniziai a collaborare con m2o radio tenendo un piccolo spazio settimanale dedicato ai viaggi.

foto los angeles andrea petroni

Tre mesi dopo il mio matrimonio iniziarono i primi licenziamenti. Quattro miei amici/colleghi furono mandati a casa da un giorno all’altro, e sapevo che per carichi familiari il prossimo sarei stato io.

La situazione divenne sempre più insostenibile, aumentarono le pressioni in società per farci dimettere spontaneamente ma io non mollai. È innegabilmente difficile staccarsi da uno stipendio fisso.

Grazie al sindacato i licenziamenti successivi furono congelati per circa tre anni durante i quali io inviai centinaia di curriculum senza ottenere risposta alcuna, e contemporaneamente continuai a studiare web marketing.

Un bel giorno, al rientro dalle vacanze estive, fui chiamato dal direttore generale che, con un freddezza degna di un abitante del regno di Frozen, mi consegnò la lettera di licenziamento e mi disse di prendere alla svelta tutte le mie cose e di lasciare subito la società .

Non mi feci prendere dal panico, dovevo rimanere lucido e trasformare la “tragedia” in un’opportunità. Anche se non dimenticherò mai quel giorno e soprattutto la telefonata con cui lo comunicai a Valentina.

Il blog era già  avviato, bisognava solo continuare a lavorare sodo, molto più di prima, per trasformarlo in un lavoro e cambiare la mia vita. E posso finalmente dire di esserci riuscito, ora sono un travel blogger di professione!

Il mio, anzi il nostro blog VoloGratis.org (perché il blog è anche di Valentina) è ora considerato tra i blog di viaggio più influenti in Italia e non solo, giro il mondo insieme a lei, viviamo esperienze meravigliose, conosciamo un mucchio di bella gente e mi sveglio ogni giorno con il sorriso sulle labbra!

foto irlanda andrea vologratis

Come ho fatto a diventare un travel blogger? Ho spiegato tutto nel libro Professione Travel Blogger e Travel Influencer (in vendita sia su Amazon che nelle maggiori librerie italiane, anche online) e sì perché tra le tante cose belle che mi sono successe dopo il licenziamento c’è stata anche la proposta di una casa editrice (la Dario Flaccovio Editore) di scrivere un libro sulla mia esperienza da travel content creator.

Io sono la prova vivente che i sogni si possono realizzare, e che proprio nei momenti più difficili bisogna reagire per cambiare il corso della nostra esistenza.

professione travel influencer petroni copertina

 

Professione Travel Blogger e travel influencer, la cui terza edizione approfondita e aggiornata è uscita a maggio 2022 in tutte le principali librerie italiane, è un manuale rivolto a tutti gli appassionati di viaggi, a chi ha voglia di aprire un blog, e a chi ha già un blog ma vuole migliorare la propria presenza nella blogosfera.

Un libro scritto con un linguaggio semplice e a tratti divertente, che prende in esame ogni aspetto del blogging. Dalla scelta della nicchia alla migliore piattaforma per gestirlo, da come aprirlo a come guadagnarci, come scrivere articoli di viaggio utili e interessanti, da come diventare travel influencer su Instagram e su TikTok a come gestire al meglio i social network, da come realizzare ottimi video per YouTube a come aumentare costantemente il numero di lettori, e tanto altro. Il tutto impreziosito da dritte e da interventi di esperti del settore.

Ma non solo, fa anche luce su una professione, quella del travel blogger, poco conosciuta e soprattutto da pochi ritenuta come tale.

Tanto lavoro, tanto studio, tanta passione e tanta umiltà , ecco cosa serve per diventare un travel blogger.

Serve ovviamente e soprattutto viaggiare, ma non bisogna mica attraversare l’oceano su una zattera, scalare a piedi nudi l’Everest o vivere avventure clamorose, ogni esperienza vissuta fuori casa può essere trasformata in un racconto di viaggio, d’altronde viviamo in uno dei Paesi artisticamente e paesaggisticamente più belli al mondo.

Hanno parlato di me e del mio libro testate giornalistiche importanti come ad esempio La Repubblica, il  TG5, Radio Deejay, Radio Capital, Leggo, Rai Radio2, la Radio Televisione Svizzera, Millionaire, La Freccia (il mensile distribuito sui treni ad alta velocità), Il Mondo Insieme di Licia Colò, Geo e altre (v. Parlano di noi), e tutto ciò non ha fatto altro che confermare quello che ho sempre pensato: bisogna sempre crederci e mai farsi abbattere dalle difficoltà . I sogni sono fatti per essere realizzati!

diario di viaggio philadelphia 11

A marzo del 2020, durante il primo lockdown, ho curato poi il libro “In viaggio tra i borghi d’Italia” in vendita in tutte le principali librerie, frutto di un bellissimo lavoro corale della community di viaggiatori che gravita intorno a questo blog di viaggi. Non bisogna mollare mai, soprattutto durante i momenti più difficili!

Già che ci sei leggi anche Il giorno che ha cambiato la mia vita, un altro post scritto di getto e con il cuore.

Nel mio profilo Instagram @vologratis trovi invece tutti i miei viaggi, ma già che ci sei seguimi anche su Facebook, su Tik Toksu Twitter.

Veniamo però al dunque!

come diventare travel blogger (2)

Come diventare travel blogger: suggerimenti pratici
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Dopo averti raccontato un po’ di me credo sia giusto darti qualche suggerimento tecnico su come diventare un travel blogger, che potrai poi approfondire leggendo il mio libro.

Scegli la nicchia

Di siti web e blog di viaggi ce ne sono tantissimi, se vuoi distinguerti dalla massa devi innanzitutto scegliere la nicchia a cui rivolgerti: viaggi in solitaria, viaggi con i bambini, viaggi di lusso, viaggi avventurosi…

Scegli un nome

La seconda cosa che devi fare prima di aprire un blog di viaggi è quella di scegliere un nome, semplice, efficace ed evocativo, da dare al tuo progetto, e che ti identificherà sia sul web che sui social network.

Scegli il nome a dominio e l’hosting

Una volta scelto il nome del tuo blog di viaggi non ti resta che acquistare il nome a dominio uguale al nome da te scelto, ossia l’indirizzo web – o URL che dir si voglia – che le persone digiteranno per trovarti sul web.

A questo dovrà essere abbinato un hosting, cioè il contenitore (server) che conterrà tutti i contenuti del tuo travel blog.

Di hosting per iniziare ce ne sono tanti come ad esempio Aruba o Siteground che hanno addirittura WordPress già caricato, Dovrai solo acquistare il piano a te adatto, pagarlo, attendere qualche minuto per ricevere le credenziali di accesso, e iniziare sin da subito a scrivere e a lavorare sul tuo blog.

Impara ad usare WordPress

Il consiglio che mi sento di dare a tutti quelli che vogliono aprire un blog di viaggi è quello di iniziare subito col piede giusto, cioè da subito con WordPress.org ma necessita dell’acquisto di un nome a dominio e dell’hosting. Per cominciare anche WordPress.com (gratuito) va benissimo. È meno personalizzabile rispetto all’altro ma è gratuito e ti permette di essere online in pochi istanti.

Non ti preoccupare, acquistando un hosting con WordPress già caricato al suo interno dovrai solo preoccuparti di scegliere il tema del blog più confacente al tuo gusto e al tuo progetto, aggiungere qualche plugin utile come ad esempio WordPress SEO by Yoast, Google Analytics, Akismet e ShareThis, che ti aiutano a risolvere alcuni compiti fondamentali per la gestione del tuo blog, e iniziare a prendere confidenza con WordPress.

Vedrai, è meno complicato di ciò che sembra.

Impara la SEO

Questa è la parte più difficile ma non ti abbattere, vedrai che con lo studio otterrai pian pianino dei risultati molto interessanti.

La SEO (Search Engine Optimization) può essere definita come l’insieme delle tecniche e delle strategie che permettono a qualsiasi sito web di essere trovato dagli utenti sui motori di ricerca.

Oggi più che mai è di fondamentale importanza per i travel blogger e non solo. In un momento in cui è difficile farsi notare sui social network a causa degli algoritmi che hanno quasi del tutto cancellato la visibilità di pagine Facebook e di profili Instagram business, un bravo blogger deve farsi conoscere e trovare tramite Google. Come? Scrivendo degli ottimi testi che rispondano però alle tecniche SEO.

Per ogni articolo dovrai scegliere la keyword (chiave di ricerca) principale e quelle correlate, sui cui dovrai costruire tutto il tuo post.

Dopo aver scelto la keyword dovrai:

  • inserirla nella url (possibilmente tra le prime parole)
  • piazzarla nel titolo (scrivi un titolo accattivante)
  • ripeterla senza forzature all’interno del post utilizzando sinonimi, plurali e correlate
  • utilizzare paragrafi e sottoparagrafi che in gergo vengono chiamati H2 e H3 che rendono anche il post più leggibile
  • inserire delle belle immagini ottimizzate con la parola chiave e alleggerite di peso
  • scrivere una meta descrizione che spinga il lettore ad aprire l’articolo (che sarebbero quelle due righette che trovi sotto al titolo quando cerchi qualcosa su Google).

Vuoi diventare un travel blogger affermato? Allora mettiti a studiare per benino la SEO che ho banalizzato nello schemetto precedente, ti darà delle grosse soddisfazioni in termini di visite, di visibilità e ti porterà tanto lavoro.

Scrivi articoli completi e dettagliati

Nella stesura dei tuoi post cerca di rispondere a tutte le possibili domande dei lettori. Scrivi articoli dettagliati utilizzando un linguaggio semplice e chiaro, e inserendo link di approfondimento. Al termine della scrittura, e dopo averlo riletto, poniti la domanda “ho risposto a tutte le possibili domande?”. Se la risposta è sì allora clicca sul tasto “pubblica”.

Predisponi la newsletter

Di fondamentale importanza ma spesso ignorata da tanti blog, permette di inviare a cadenza settimanale, quindicinale o mensile, gli aggiornamenti del tuo blog di viaggi.

Dovrai inserire in WordPress un plugin per fare iscrivere i tuoi lettori, e utilizzare strumenti come MailChimp per prepararla e inviarla.

Utilizza i social network

Oramai abbiamo tutti almeno o un profilo Instagram, o un profilo Facebook, o un account Twitter.

Se vuoi diventare un travel blogger dovrai far conoscere il tuo blog di viaggi al maggior numero di persone possibili, e in questo i social network ci danno una mano sia per far circolare i contenuti (post, video e foto), sia per rafforzare la nostra identità virtuale.

Dovrai quindi aprire una pagina facebook per il tuo blog (non un profilo personale), un account Instagram, uno Twitter e uno TikTok, e cercare di dare ai tuoi follower i contenuti che loro desiderano. Come si fa a capire quali sono i contenuti più apprezzati? Analizzando gli “Insights”, ossia le statistiche che ciascun social mette a disposizione dell’utente.

Per quanto riguarda Instagram, che sta diventando sempre più importante per un travel blogger, ti suggerisco di leggere la mia guida su come fare belle foto in viaggio per Instagram.

Non fare però l’errore che in molti stanno facendo negli ultimi anni, cioè quello di concentrarsi solo su Instagram tralasciando il blog. Ricorda che il blog è di tua proprietà, il social no e gli algoritmi di quest’ultimo potrebbero – anzi già lo fanno – ridurre periodicamente e sensibilmente la portata organica dei tuoi contenuti. Ma non solo, la finalizzazione di un viaggio viene effettuata proprio ricercando informazioni sui blog e sui siti web. Il social ispira mentre il blog informa.

Non credere a chi urla “il blog è morto”, non è affatto vero, gode di ottima salute, io nell’ultimo anno ho triplicato le visite arrivando a sfiorare i 500.000 lettori unici mensili.

Per quanto riguarda i social valuta l’opportunità delle sponsorizzazioni, sì hai letto bene “opportunità”. Facebook (e pian pianino anche Instagram) ha un precisissimo sistema di targetizzazione che – se settato correttamente – permette di raggiungere con pochi soldi esattamente il pubblico da te desiderato.

Non sottovalutare poi la potenza di Pinterest che porta tanto buon traffico qualificato al blog, e la possibilità concessa da LinkedIn di allacciare relazioni con altri professionisti del settore.

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Impara a scattare belle foto, a filmare e a montare video

Oramai i contenuti visuali, soprattutto nel settore viaggi, rivestono un ruolo molto importante, e molto spesso emoziona e ispira più una singola foto o qualche scena di un video piuttosto che mille parole, e i video possono diventare virali e farti conoscere da tantissime persone.

Non devi diventare per forza un fotografo o un videomaker professionista (anche se sarebbe una gran cosa), ma devi almeno imparare i rudimenti di fotografia, ripresa video e montaggio, al fine di dare ai tuoi lettori delle belle foto e dei video interessanti in grado di ispirarlo ed emozionarlo. Oramai basta uno smartphone per realizzare ottimi contenuti visuali.

Potrai caricare i video su YouTube, su Instagram, su TikTok, su Pinterest, su Facebook, su Twitter.

Come guadagnare con un blog di viaggi

I modi per guadagnare con un blog di viaggi sono molteplici. Per arrivare però a guadagnare qualcosina con il tuo progetto dovrai impegnarti a farlo conoscere e apprezzare. Solo con un numero interessante di lettori mensili e con una buona fanbase riuscirai sia a proporre tuoi progetti che ad essere chiamato per campagne di marketing o per altri lavori.

I vari metodi di guadagno sono comunque:

  • pubblicità sul blog sotto forma di banner
  • articoli sponsorizzati
  • campagne di marketing lanciate da brand o da enti del turismo
  • scrittura e vendita di libri
  • vendita di merchandising
  • partecipazione come relatore a fiere, convegni e corsi
  • vendita di foto e video
  • scrittura di articoli per altri siti web.

Dovrai però dotati di un media kit, ossia una specie di curriculum vitae del tuo blog contenente tutti i dati statistici, le collaborazioni passate, le informazioni di contatto, e tutto ciò che possa servire a far emergere le peculiarità del tuo lavoro.

Non volere tutto e subito

Come hai letto nella mia storia, per diventare travel blogger professionista, ci ho impiegato diversi anni. Anni fatti di viaggi, di studio, di difficoltà, di delusioni ma anche di soddisfazioni. La calma e la pazienza sono le virtù dei forti. Se sei veramente spinto dalla passione per i viaggi vedrai che percorrerai questa strada con grande motivazione e sempre con il sorriso sulle labbra.

Ora che sai grosso modo come diventare travel blogger, se vuoi provare a cimentarti in questa avventura, non ti resta che approfondire sul mio libro “Professione Travel Blogger e Travel Influencer (la cui edizione aggiornata, approfondita e con tante novità è uscita a maggio 2022) tutti i punti che ti ho elencato qui sopra, e scoprire tanti altri segreti per trasformare la tua passione per i viaggi in un lavoro. Questo è il link diretto per acquistarlo su Amazon, altrimenti lo trovi anche nelle principali librerie italiane, anche online e sul sito web della casa editrice.

Ti aspetto anche sul gruppo Facebook “Professione Travel Blogger e Travel Influencer”.

Un bel giorno di novembre apre per gioco il blog VoloGratis.org e si ritrova ad essere uno dei travel bloggers più seguiti e più influenti in Italia. Ama coccolare il suo bassethound Gastone, giocare con suo figlio Nicholas, cantare sia dentro che fuori alla doccia, suonare la chitarra e viaggiare per il mondo insieme alla sua famiglia. Odia fare la valigia e gli hotel con i bagni in comune. Per anni ha portato avanti la battaglia “più viaggi per tutti” non solo su VoloGratis.org ma anche su m2oradio, su Radio Capital, su Rai Radio 2, su Radio LatteMiele e sulle pagine de L'Huffington Post. Ogni tanto lo trovi in radio, in tv e su giornali. Il 18 maggio 2017 è uscito il suo primo libro "Professione Travel Blogger" disponibile in tutte le principali librerie italiane, anche online. La terza edizione, con il titolo "Professione Travel Blogger e Travel Influencer" è uscita a maggio 2022. Il 23 luglio 2020 è uscito il libro da lui curato dal titolo "In viaggio tra i borghi d'Italia". A fine giugno 2021 è stato pubblicato il suo libro "Passeggiate romane" tutto dedicato ai luoghi più insoliti, segreti e curiosi di Roma, con la prefazione di Lillo.