Diari di viaggio
Air Mauritius: la recensione della nostra esperienza di volo
di Andrea Petroni
Pubblicato il 2015-03-16
Sabato 7 marzo siamo partiti da Roma Fiumicino a bordo di Air Mauritius con destinazione l’isola omonima nell’Oceano Indiano. Un viaggio che sognavamo da una vita e che si è rivelato più bello di quanto ci aspettavamo, e ora siamo pronti a raccontarvi come ci siamo trovati a bordo degli aerei di questa compagnia area africana.
AIR MAURITIUS: LA NOSTRA ESPERIENZA DI VOLO
Per raggiungere l’isola africana situata nell’Oceano Indiano abbiamo volato con Air Mauritius, la loro compagnia di bandiera nata nel 1967, che dal 2005 si aggiudica consecutivamente il premio Indian Ocean’s Leading Airline come migliore compagnia aerea dell’Oceano Indiano.
Da Roma non ci sono voli diretti quindi con un volo in code share Air France (di cui Air Mauritius è partner) abbiamo raggiunto Parigi e da lì Mauritius. Il tutto con lo stesso biglietto.
Air Mauritius permette di portare due bagagli, uno da imbarcare nella stiva con peso massimo di 23 kg e uno a mano del peso massimo di 9 kg, oltre a una borsa per le donne e un laptop per gli uomini.
Anche se si fa uno scalo a Parigi i bagagli si imbarcano nel primo aeroporto di partenza e si riprendono a Mauritius.
Siamo partiti da Roma Fiumicino alle ore 12:55 con un volo Air France e alle 15:00 siamo atterrati all’aeroporto Charles de Gaulle. Volo tranquillissimo, giusto qualche piccola turbolenza durata una manciata dovuta alle pessime condizioni climatiche italiane di quei giorni, una baguette con pollo (si poteva scegliere tra pollo e formaggio) che abbiamo apprezzato, e una bevanda a scelta, e un ottimo atterraggio degno del miglior pilota.
Atterrati a Parigi abbiamo camminato una quindicina di minuti per raggiungere il gate di destinazione e ci siamo imbarcati sul volo Air Mauritius che è decollato in perfetto orario.
La prima cosa che ci ha colpiti sono stati i sorrisi e la gentilezza dell’equipaggio che ci accolto con calore facendoci subito immergere nello spirito del popolo mauriziano di cui tutti ci parlavano.
L’aereo è il classico dei voli intercontinentali, con tre file di posti, di cui la centrale a tre e le laterali a due.
Abbiamo sbirciato al volo la business class e sembrava proprio fantastica ma anche nell’economy si viaggia decisamente bene.
Su ogni sedile c’è un cuscino, una coperta in pile chiusa in una busta di plastica e decisamente pulita, nel vano portaoggetti si trova la programmazione audio-video, le cuffie e la rivista Islander Magazine.
Sedili comodi, congruo spazio per le gambe, uno schermo lcd di fronte ad ogni passeggero con possibilità di scelta tra canali audio e canali video. Tra i video c’è la possibilità di scegliere tra film in lingua francese, inglese e tre in italiano. Tra la musica c’è la possibilità di scegliere tra classica, pop, jazz e mauriziana. Ma non solo, durante tutto il viaggio è possibile verificare l’esatta posizione del volo, la velocità dell’aereo, l’ora prevista per l’atterraggio e la temperatura esterna. Una cosa che a me è piaciuta molto.
Dopo pochi minuti dal decollo ci hanno portato una bevanda a scelta tra vino, succhi di frutta e bibite, uno snack (mini pretzle) e un kit di benvenuto molto carino e soprattutto molto gradito. Un porta documenti al cui interno c’è una penna, una spazzola, una mascherina, dei tappi per le orecchie e dei calzini da indossare nel caso ci si voglia togliere le scarpe.
Dopo un paio d’ore dal decollo c’è stata servita la cena con possibilità di scegliere tra il menù di pesce e quello di pollo. Io e Valentina abbiamo optato per il pesce e la scelta si è rivelata vincente.
Ci hanno portato un vassoio con delle polpette di pesce con salsa di pomodoro, curry e riso basmati, una specie di riso con una salsa buona ma non meglio identificata, del pane, un formaggio fuso spalmabile, un dolce delizioso, una bibita e a fine pasto possibilità di sceglier tra una tazza di caffé americano e té.
Cena soddisfacente, pesce caldo, saporito e nient’affatto pesante. Per gradirlo la nutrizionista (Valentina) significa che era ottimo. Piccola ma doverosa nota, Valentina il dolce non lo ha mangiato ma a me è piaciuto a tal punto che mi sono mangiato anche il suo.
Intorno alle 21 hanno spento le luci dando la possibilità di dormire, di leggere utilizzando le luci apposte sopra ogni sedile, o di guardarsi un film.
Sui sedili ci si dorme alla grande, almeno una persona di altezza e di corporatura media, vabbé noi siamo sul magro andante quindi forse non facciamo testo, ma ci siamo trovati benissimo, soprattutto Valentina che ha dormito ininterrottamente dalle 22 fino al momento della colazione. Beata lei, però io mi sono rifatto sul volo di ritorno, svegliandomi solo per la cena, per la colazione e per l’atterraggio.
Molto interessante anche la colazione con brioche e dolcetto, pane, formaggio fresco, succo d’arancia, marmellata, burro e frutta.
Sul volo di ritorno il cibo era diverso, sempre scelta tra pesce e pollo ma con pietanze diverse. Stessa cosa per la colazione.
Sia il volo di andata che quello di ritorno sono filati lisci come l’olio, nessuna turbolenza e nessun vacillamento, stessa cosa per gli atterraggi perfetti. Veloce anche la consegna dei bagagli.
Un piccolo suggerimento, se riuscite fatevi dare gli ultimi posti, non avrete nessuno che scalcerà dietro di voi e starete comodi comodi per tutta la durata del volo.
In aeroporto a Mauritius, peraltro molto bello (rinnovato nel 2013 e vincitore del premio come miglior aeroporto Africano) ho fatto la faccia tosta e ho chiesto al personale di poter dare una sbirciata alla VIP Lounge. E’ suddivisa in due piani, su ciascuno dei quali è presente un buffet gratuito con cibi e bevande, bagni, docce, poltrone, wi-fi gratuito e prese elettriche per ricaricare i propri dispositivi elettronici.
Un motivo in più per scegliere questa compagnia aerea è l’impegno che mette nel rispetto dell’ambiente, come d’altronde fa tutto il popolo mauriziano. E’ impegnata nella conservazione di alcune specie endemiche di uccelli, ha ridotto le emissioni di carbonio, e nel febbraio 2015 ha lanciato in collaborazione con Mauritius Wildlife Foundation il programma ecologico One Take-off, One Tree, grazie al quale per ogni decollo verrà piantato un nuovo albero.
Noi ci siamo trovati benissimo e speriamo di poter volare nuovamente con loro.