Ravenna e dintorni: 4 giorni tra storia, arte, cultura, natura e buon cibo

ravenna san vitale

Tra le zone d’Italia che più amo c’è sicuramente la Romagna, e questo per un insieme di ragioni. In primis l’accoglienza, e sì perché quando vai in Romagna vieni sempre accolto da sorrisi e da parole gentili che ti fanno subito sentire come a casa. Poi la storia e la cultura che si celano anche in quelle che molti considerano solo come “località turistiche balneari”, la natura oltre al mare, e il cibo. Diciamo che in Italia si mangia ovunque bene e la Romagna dal punto di vista culinario non delude affatto.

Io ci torno sempre con grande piacere e oggi ti voglio parlare di uno dei viaggi più interessanti che ho fatto in quella zona, tra Ravenna e i suoi dintorni, condividendo con te l’itinerario che seguito in 4 giorni. Si parte!

RAVENNA E DINTORNI: ITINERARIO DI VIAGGIO

1° giorno: Ravenna

Sono arrivato a Ravenna in treno da Roma (treno ad alta velocità fino a Bologna e poi il regionale per Ravenna) e mi sono sistemato all’aparthotel La Reunion, in pieno centro, che ho scoperto essere di proprietà della famiglia di Elenoire Casalegno.

L’appartamento si trova nella zona pedonale, a una quindicina di minuti a piedi dalla stazione e a pochi passi dalla tomba di Dante e dalla basilica di San Francesco. Comodissimo per girare a piedi tutta la città.

A pranzo mi sono deliziato con la cucina romagnola del ristorante Ca’ de Ven, proprio di fronte all’aparthotel, con un antipasto abbondante di piadine, salumi e formaggi, e con un bel piattone di cappelletti al ragù, da non confondere con i tortellini!

Subito dopo pranzo mi sono fiondato per le strade della città per ammirare i suoi tesori.

Ravenna è considerata “capitale mondiale del mosaico“. La città è ricca di monumenti e chiese decorate con preziosissimi mosaici paleocristiani e 8 di questi fanno parte dei Monumenti UNESCO: il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, il Battistero degli Ariani, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, la Cappella Arcivescovile, il Mausoleo di Teodorico, la Basilica di San Vitale e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe.

Per visitare la Basilica di San Vitale, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Museo Arcivescovile (Cappella di Sant’Andrea e Cattedra d’avorio), Battistero Neoniano e il Mausoleo di Galla Placidia, si può acquistare un biglietto cumulativo. Qui trovi tutti i dettagli e i prezzi.

Ho iniziato la visita partendo da Piazza del Popolo, cuore pulsante della città con il Palazzo del Comune e quello della Prefettura. Da lì ho raggiunto il Mausoleo di Galla Placidia – figlia di Teodosio e sorella dell’imperatore Onorio, nonché imperatrice reggente per conto del figlio Valentiniano III – che lei si fece costruire nella prima metà del V secolo d.C. come sua tomba. Il caso volle che lei però morì a Roma nel 450 d.C. e non fece mai ritorno a Ravenna. Esternamente appare piuttosto sobrio ma non appena si mette piede al suo interno si viene rapiti dalla bellezza dei mosaici a tema religioso con cui è decorato. La volta stellata, il Cristo Buon Pastore tra le sue pecore, la croce latina dorata simbolo di Cristo Sole Nascente…da perderci la testa.

ravenna mausoleo galla placidia

Proprio di fronte al Mausoleo di Galla Placidia si trova la Basilica di San Vitale, consacrata nel 547 d.C. All’ingresso lo sguardo viene rapito dalla volta centrale affrescata nel XVII secolo, ma basta oltrepassarla per rimanere incantati dal ciclo di mosaici con i personaggi tratti da episodi dell’Antico e Nuovo Testamento.

Come ti dicevo Ravenna è “mosaico” e ho continuato la mia passeggiata andando a visitare la Domus dei tappeti di pietra che si trova nei sotterranei della chiesa di Sant’Eufemia. Si tratta di un complesso di case databili tra I e il VI secolo d.C. con pavimenti decorati con splendidi mosaici. Da lì ho raggiunto il Battistero Neoniano (o degli Ortodossi) che si trova accanto al Duomo. Fu edificato nella seconda metà del V sec. d.C. e viene considerato come il battistero meglio conservato al mondo tra quelli realizzati tra il IV e il VI sec. d.C. Mosaici sulla cupola tra i quali spicca il medaglione con il battesimo di Gesù e una vasca ottagonale di marmo e porfido ricostruita nel 1500 incantano ogni visitatore.

Mi sono poi recato a visitare la Basilica di San Francesco, dove il 13 settembre 1321 furono celebrati i funerali di Dante Alighieri in cui, sotto all’altare, vi è una cripta con il pavimento in mosaico dove nuotano i pesci rossi. Ravenna è costruita in una zona paludosa e sotto vi è tanta acqua. Questo fa sì che i palazzi e le chiese sprofondino nel corso degli anni. In questa basilica la cripta è diversi metri sotto all’attuale pavimento e vi è una falda acquifera con acqua talmente pulita da permettere la vita anche ai pesci rossi.

 

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Sono andato a cena all’Osteria del tempo perso e – dato che quel sabato si celebrava la Notte d’Oro – mi sono poi recato a visitare il MAR (Museo d’arte della città di Ravenna) con una splendida collezione di mosaici antichi e moderni, se della Biennale di Mosaico Contemporaneo.

2° giorno: Milano Marittima e Cervia

Da Ravenna, in mezz’ora di automobile, si arriva a Milano Marittima, una delle località balneari più rinomate della Riviera Romagnola.

Milano Marittima non è solo spiaggia e movida. La sua storia è abbastanza recente ma secondo me molto interessante. Nasce agli inizi del ‘900 come frazione turistica balneare di Cervia, quando il Comune cedette alla ditta Maffei di Milano una parte del territorio per costruire villini, parchi e giardini. Fu chiamata Milano Marittima proprio perché doveva essere  il mare della borghesia milanese. Furono edificati splendidi villini tra la pineta e il mare che ancora oggi vale la pena di ammirare con una bella passeggiata.

villino milano marittima

Cervia si trova a 2,5 km da Milano Marittima. La sua storia è fortemente legata alla produzione del sale. Per comprenderla meglio vale la pena visitare il MuSa (Museo del Sale) allestito all’interno di un antico magazzino del sale in cui sono esposti gli attrezzi utilizzati dai salinari e la Salina.

salina cervia

Per visitare quest’ultima bisogna rivolgersi al Centro Visite e prenotare una delle loro escursioni guidate (dalla primavera agli inizi di novembre). Io ti consiglio l’escursione “in barca lungo la via del sale” in cui grazie a una guida esperta visiterai i bacini di raccolta dell’acqua di mare da cui si produce il sale e scoprire tutti i segreti della produzione di quello che veniva considerato “oro bianco”. Il sale di Cervia è presidio slow food ed è un sale integrale marino. Viene definito dolce in quanto è ricco di cloruro di sodio purissimo e ha una bassa presenza di altri cloruri più amari. Con un pizzico di fortuna potrai anche ammirare i fenicotteri rosa.

 

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PER SAPERNE DI PIÙ LEGGI Salina di Cervia e Museo del Sale: tutto quello che devi sapere per visitarli.

Merita una passeggiata il porto canale, il centro storico racchiuso dalle mura e la Torre di San Michele dalla cui sommità è possibile avere un bel colpo d’occhio su Cervia.

cervia dall'alto

Per mangiare ti suggerisco il ristorante Acervum.

3° giorno: Comacchio

A circa 40 minuti da Ravenna si trova una città poco conosciuta dal turismo di massa ma che secondo me merita di essere visitata: Comacchio.

Prima di arrivare in città ho fatto una sosta al Lido Spina per visitare la Casa Museo Remo Brindisi. Un gioiello per chi ama l’arte del ‘900. La casa fu realizzata tra il 1971 ed il 1973 e fu ispirata al movimento della Bauhaus. Al suo interno è esposta la collezione di Brindisi con opere di artisti del calibro di Modigliani, De Chirico, Picasso, Mirò, Chagall, Matisse e Klee.

casa museo remo brindisi

Ho fatto poi un bel giro in bici dalla Stazione Foce lungo l’argine che conduce al casone Donnabona (un percorso di circa 7 km complessivi nella zona chiamata Valli di Comacchio) dove grazie alla guida ho appreso tante notizie interessanti sulla pesca delle anguille che un tempo era la risorsa economica principale di Comacchio. Ho poi pranzato al ristorante Il Bettolino di Foce dove ho assaggiato per la prima volta l’anguilla.

casone donnabona comacchio

Dopo pranzo ho partecipato a un’escursione guidata in barca nelle Valli da Stazione Foce fino a Comacchio durante la quale ho  ammirato i fenicotteri e gli allevatori di vongole intenti nel loro minuzioso lavoro.

Sono poi tornato a Comacchio, città che avevo visitato qualche mese prima e che mi aveva piacevolmente stupito con i suoi canali, le sue casette colorate e la pace che si respira tra i suoi vicoli.

 

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Questa volta ho però visitato due luoghi interessantissimi che consiglio a tutti. Il primo è il Museo Delta Antico allestito all’interno dell’antico ospedale in cui sono esposti reperti rinvenuti sul territorio dall’età pronostica fino al medioevo. Due le sezioni che mi hanno entusiasmato: quella dedicata alla città etrusca di Spina che sorgeva nel territorio delle Valli, importante porto per il commercio con l’Oriente mediterraneo, e quella dedicata al carico della nave romana di epoca imperiale rinvenuto nel 1980. Il secondo è la storica Manifattura dei Marinati, tappa importante per conoscere l’intero ciclo di lavorazione delle anguille, dalla pesca alla marinatura.

Ho cenato al ristorante Al Cantinon con un menù a base di pesce, e l’immancabile anguilla.

Comacchio merita tantissimo.

comacchio

4° e ultimo giorno: Ravenna

Avendo il treno di ritorno alle 15:30 ho trascorso la mattinata visitando la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo con il più grande ciclo monumentale del Nuovo Testamento, il più antico giunto fino a noi realizzato in mosaico, la suggestiva Tomba di Dante Alighieri che a Ravenna visse gli ultimi anni della sua vita da esiliato da Firenze,

 

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e il laboratorio Koko mosaico in cui una maestra mosaicista mi ha spiegato tutte le fasi di lavorazione dalla scelta della pietra fino alla realizzazione del mosaico. Interessantissimo.

laboratorio mosaici koko ravenna

Il mio viaggio tra le bellezza di Ravenna e dei suoi dintorni è terminato nel migliore dei modi, con un bel piatto di cappelletti al ristorante La Gardela.

Questa zona d’Italia merita tantissimo, te consiglio vivamente per un tuo prossimo viaggio nel nostro Bel Paese.

PER SAPERNE DI PIÙ LEGGI Cosa vedere a Ravenna: i luoghi da non perdere.

 

Viaggio realizzato in collaborazione con Viral Passport.

 

Un bel giorno di novembre apre per gioco il blog VoloGratis.org e si ritrova ad essere uno dei travel bloggers più seguiti e più influenti in Italia. Ama coccolare il suo bassethound Gastone, giocare con suo figlio Nicholas, cantare sia dentro che fuori alla doccia, suonare la chitarra e viaggiare per il mondo insieme alla sua famiglia. Odia fare la valigia e gli hotel con i bagni in comune. Per anni ha portato avanti la battaglia “più viaggi per tutti” non solo su VoloGratis.org ma anche su m2oradio, su Radio Capital, su Rai Radio 2, su Radio LatteMiele e sulle pagine de L'Huffington Post. Ogni tanto lo trovi in radio, in tv e su giornali. Il 18 maggio 2017 è uscito il suo primo libro "Professione Travel Blogger" disponibile in tutte le principali librerie italiane, anche online. La terza edizione, con il titolo "Professione Travel Blogger e Travel Influencer" è uscita a maggio 2022. Il 23 luglio 2020 è uscito il libro da lui curato dal titolo "In viaggio tra i borghi d'Italia". A fine giugno 2021 è stato pubblicato il suo libro "Passeggiate romane" tutto dedicato ai luoghi più insoliti, segreti e curiosi di Roma, con la prefazione di Lillo.