Diari di viaggio
Diario di viaggio ad Atene (secondo giorno, la Riviera Attica)
di Andrea Petroni
Pubblicato il 2013-09-04
Secondo Giorno
Ci svegliamo alle 8:30, scendiamo nella sala colazione dell’Hotel The Athenian Callirohe e ci mangiamo, anzi mi mangio l’impossibile: dolce, salato, frutta e lo squisito yogurt greco.
Valentina, da brava nutrizionista, beve un thè e mangia solo frutta e fette biscottate con la marmellata. Poverina, non sa cosa si perde!
Alle 10 viene a prenderci Maria Toudolou, una donna simpaticissima che parla un perfetto italiano e che ci farà da guida portandoci alla scoperta della Riviera Attica, o Riviera di Apollo (dal Tempio di Apollo che sorge sulla spiaggia di Vouliagmeni).
Con Maria c’è subito sintonia, ci fa sentire in famiglia e dopo pochi minuti sembra conoscerci da una vita.
In 20 minuti di automobile arriviamo ai sobborghi marinari di Atene: Faliron, Glyfada, Voula, Kavouri e Vouliagmeni.
Rimaniamo stupiti dalla bellezza del mare e delle spiagge, quasi tutte libere e raggiungibili facilmente in tram al costo di € 1,20.
La località più elegante è Vouliagmeni, che si estende su una penisola con splendide spiagge tra cui l’esclusiva Astir Beach, frequentata da calciatori, attori e personaggi dello spettacolo, e in cui si trovano i resti del Tempio di Apollo.
Dopo una piccola sosta ci rimettiamo in macchina per raggiungere Capo Sounio – dove c’è il Tempio di Poseidone – che dista 35 km da Vouliagmeni.
Più ci avviciniamo a Capo Sounio e più sembra di essere su un’isola. Il paesaggio è meraviglioso e il mare lo è ancor di più. Si incontrano tante calette, alcune quasi deserte, e sembra davvero strano di essere a pochi chilometri da una metropoli come Atene.
Ci fermiamo per uno spuntino a base di pesce al resort Capo Sounio e dopo un giro per la splendida struttura ci rimettiamo in viaggio verso il Tempio di Poseidone, che è sempre più vicino.
Arriviamo a Capo Sounio (o Capo Colonne – come era chiamato sotto la Repubblica Veneziana) e l’emozione di ritrovarsi sotto al Tempio è indescrivibile.
Secondo la leggenda qui Egeo – Re di Atene – si gettò nel mare che poi prese il suo nome, a causa di una “distrazione” di suo figlio Teseo.
Teseo si recò a Creta per sconfiggere il Minotauro al quale venivano sacrificati sette fanciulli e sette fanciulle ateniesi, per volere di Minosse re di Creta che aveva sconfitto gli Ateniesi. Promise al padre che qualora fosse riuscito nell’impresa sarebbe tornato issando sulla sua nave le vele di color bianco. Teseo sconfisse il Minotauro ma al suo ritorno si dimenticò di issare le vele bianche al posto delle nere.
Egeo, vedendo arrivare la nave con le vele nere, pensò che suo figlio fosse morto e per la disperazione si getto nel mare che poi prese il suo nome.
Il biglietto d’ingresso al Tempio costa € 4 e dalla sommità del promontorio si ha una vista mozzafiato.
Il Tempio di Poseidone (Dio del Mare) risale al 440 a.C. e fu fatto costruire per volere di Pericle sui resti del santuario del VI sec. a.C.
L’emozione è grande, è il nostro primo tempio greco che ammiriamo dal vivo!
Rimaniamo ad ammirarlo per circa un’ora e poi torniamo verso Atene, ma prima facciamo una sosta a Vouliagmeni perchè siamo ospiti del Ristorante Ithaki. La location è molto bella, proprio sulla spiaggia di Astir Beach, e il cibo ottimo. Cucina greca rivisitata in chiave moderna.
Alle 19 facciamo rientro in hotel.
La cena la saltiamo, siamo sazi, e alle 21:30 ci facciamo una passeggiata per il quartiere Plaka che si trova ai piedi del Partenone.
La zona è molto caratterista, ricca di locali, di negozi aperti fino a tarda notte e tanta gente per le strade. Si respira un’atmosfera di festa e noi siamo felici di farne parte.
I nostri occhi sono sempre puntati verso l’Acropoli illuminata, con il Partenone che sorveglia e protegge dall’alto tutta la città di Atene.
Torniamo in hotel verso l’1 di notte, felici per aver trascorso una meravigliosa giornata nella Riviera di Apollo.
Viaggio organizzato in collaborazione con l’Ente del Turismo Ellenico.