Diari di viaggio
Diario di viaggio: Ibiza alternativa
Andrea Petroni 09/05/2013
Premetto che non sono mai stato particolarmente attratto da Ibiza, vuoi perchè non amo andare in discoteca, vuoi perchè non amo sballarmi e riempirmi di super alcolici, ma un bel giorno di fine febbraio spunta una bella promozione Ryanair a cui non riesco a resistere!
Con € 28 a persona andata e ritorno, alle ore 9:55 del 20 aprile partiamo alla volta di Ibiza, l’Isola delle Baleari famosissima per le discoteche, il divertimento e le spiagge.
Dopo un’ora e quaranta minuti di volo tranquillissimo, tranne l’atterraggio un pò tumultuoso, atterriamo all’aeroporto di Ibiza.
L’aeroporto è molto piccolo e in men che non si dica siamo già fuori a prendere il bus n. 10 che in 10 minuti e al prezzo di € 3,50 a persona ci porta ad Eivissa, precisamente ad Avenida de Espana.
Siamo ospiti dell’Hostal Giramundo, un ostello che si trova di fronte alla spiaggia di Figueretes. Ad accoglierci c’è Charly, un si simpaticissimo ragazzo argentino, manager dell’ostello.
L’Hostal Giramundo ci fa subito una bella impressione, ambiente semplice, molto familiare, camera pulita e wi fi gratuito in tutta la struttura (qui trovate la mia recensione).
La strada è tutta in salita e si incontrano dei meravigliosi punti panoramici, cosiddetti miradores, dove poter ammirare il mare, il porto e scattare delle bellissime fotografie.
Arriviamo alla Cattedrale, fatta erigere sui resti di una Moschea come ex-voto dalle truppe catalane che nel 1235 conquistarono l’Isola,
e scendiamo verso il Porto.
Dalt Vila è molto caratteristica, vicoletti con case bianche, localini per aperitivi e negozi di artigianato locale.
Rimango piacevolmente sorpreso da questo lato di Ibiza, non me l’aspettavo proprio così caratteristica, così “spagnola”, così bella.
Scendiamo e ci facciamo un bel giro per la zona del porto, che con le sue casette bianche e gialle ci ricorda un pò l’Andalusia.
Dopo la scarpinata a Dalt Vila ci fermiamo a riposarci un pò al bar Mar y Sol proprio di fronte al porto e ci beviamo due succhi di arancia a € 3 l’uno.
Dal porto si ha una vista meravigliosa su Dalt Vila, tutta inerpicata sul colle con la Cattedrale che domina l’Isola dall’alto.
Ci perdiamo tra i vicoletti e tra un negozietto e l’altro arriva velocemente l’ora di cena.
A cena siamo ospiti del Restaurant Formentera che si trova sul porto.
Un bel ristorante in cui facciamo la conoscenza di una signora di Milano, grande viaggiatrice solitaria, e di una coppia di simpaticissimi ragazzi di Brescia.
Mangiamo un antipasto con pane, salsa alioli, olive, spiedini di tonno alla piastra con sesamo e gamberetti, seppioline e capesante alla piastra. Da bere ci prendiamo una caraffa di sangrilla fatta con il prosecco.
Ci mangiamo una fantastica paella di marisco e pescado e tra una chiacchiera e l’altra con le nostre nuove conoscenze la serata vola via piacevolmente (qui trovate la mia recensione).
Facciamo rientro in camera e a causa della caraffa di sangrilla che ci siamo scolati sveniamo stracotti sul letto.
La domenica ci svegliamo alle ore 7:15 e alle 8 siamo già fuori dall’ostello, prima di tornare a Roma vogliamo goderci un pò di mare.
Ci beviamo un cappuccino in un bar accanto all’ostello (€1,40 l’uno) e ce ne andiamo a passeggio per la spiaggia di Figueretes praticamente deserta, una meraviglia.
L’acqua è meravigliosa, il sole è caldo e ci sdraiamo a prendere il sole su due lettini.
Per scelta e un pò per mancanza di tempo (non ci siamo potuti fermare un giorno in più perchè la domenica sera dovevo cantare con i Sat&b e Ilaria Porceddu al suo concerto svoltosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma) ci siamo concentrati solo su Eivissa e abbiamo deciso di non affittare lo scooter e farci il giro delle spiagge. Abbiamo preferito goderci un lato alternativo e rilassante di quest’isola, quello meno conosciuto, ma non mancherà occasione di tornarci per scoprire tutte le sue spiagge e le sue calette.
Rientriamo all’Hostal Giramundo alle 11, salutiamo Charly e torniamo a prendere il bus che in 10 minuti ci porta all’aeroporto.
L’aeroporto è semideserto, in pochi secondi passiamo i controlli.
Ci mangiamo un panino con tortilla e una pinta di cerveza e ci mettiamo in fila per l’imbarco.
Qui sono molto fiscali con i controlli sui bagagli a mano, fanno inserire ad ogni passeggero il proprio trolley nella gabbietta misuratrice.
Decolliamo alle 13:30 certi che torneremo al più presto in questa splendida Isola.
In questo diario di viaggio ho voluto darvi per lo più informazioni pratiche per visitare Ibiza, nel mio articolo Ibiza che non ti aspetti pubblicato su L’Huffington Post, ho voluto invece raccontare le emozioni e le sensazioni provate in questo breve viaggio,