Dopo le due settimane trascorse tra la California, il Nevada, l’Arizona e New York, è arrivato il momento di salutare gli Stati Uniti e di volare in un altro Paese. Siamo pronti a raccontarti tutto in questo
diario di viaggio in Messico: la Riviera Maya.
6 Agosto
Lasciamo New York alle ore 9 e raggiungiamo l’aeroporto di JFK grazie al pullman che parte da Gran Central Station. Il biglietto costa $ 15,50 a persona, i bus partono ogni 15 minuti e collegano l’aeroporto in mezz’ora (traffico permettendo).
Prima di partire bisogna però dire all’autista in che terminal bisogna scendere, se non lo sapete basta dire il nome della compagnia aerea ed il gioco è fatto! Semplice vero? Nient’affatto, il nostro ci ha lasciato al terminal sbagliato, al numero 4 invece dell’8!
Vabbè a parte questo inconveniente alle ore 11:45 partiamo per Cancun, trascorreremo una settimana nella Riviera Maya.
Alle 14:40 atterriamo puntualissimi in terra messicana e subito ci assale un’afa pazzesca.
Fuori dall’aeroporto c’è ad attenderci il pullmino del resort che in un’ora ci porta al Gran Bahia Principe di Akumal, un meraviglioso villaggio sul mar dei Caraibi.
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Scorcio del Gran Bahia Principe Akumal |
Qui abbiamo la formula all inclusive e non dobbiamo preoccuparci proprio di nulla!
Il resort è immenso pensate che oltre alla meravigliosa spiaggia di fronte alla barriera corallina vi è una piscina con i delfini, grandi piscine di cui una con un bar per sorseggiare drink nell’acqua, decine di ristoranti e varie ville con le camere per gli ospiti.
Per girarlo si deve utilizzare un trenino.
Lasciamo i bagagli in camera con una vista mozzafiato sul giardino tropicale, indossiamo i costumi e ci dirigiamo in spiaggia.
Il mare è a dir poco meraviglioso, è proprio come ci aspettavamo il mar dei Caraibi, azzurro, limpidissimo e caldo.
Non resistiamo alla tentazione e ci facciamo subito un bel bagno. Trascorriamo il resto del pomeriggio a rilassarci in spiaggia e a mangiucchiare nei vari punti di ristoro aperti 24h, fanno una buona pizza e degli ottimi hamburger.
Per cena abbiamo l’imbarazzo della scelta, un mega buffet che va dalle specialità messicane a quelle orientali, dal pesce alla carne, frutta di ogni tipo e dolci a volontà, pazzesco!
Io (Andrea) mangio a sazietà, Valentina da brava nutrizionista cerca di darsi una controllata.
7 Agosto
Sveglia alle 9, super colazione e subito in spiaggia.
Dopo un paio d’ore il cielo inizia a scurirsi e verso l’ora di pranzo inizia una pioggerellina intermittente, piove ed esce il sole in continuazione. Pensiamo si tratti dei soliti acquazzoni tropicali ma nel tardo pomeriggio si scatena l’impossibile: arriva l’urugano Ernesto!
Avevamo in programma il bagno con i delfini ma purtroppo dobbiamo rinunciarci.
La pioggia inizia a diventare sempre più forte, il vento inizia a soffiare sempre di più, le palme si piegano al suolo. Noi non ci facciamo prendere dal panico. Rimaniamo rintanati nella hall del resort e per scaramanzia prenotiamo le gite per i giorni successivi:
Chichén Itzá e Tulum.
Ci vengono a costare complessivamente $ 100 a persona, con quelle condizioni climatiche non ce la sentiamo di avventurarci per conto nostro, meglio andare con un tour organizzato.
Rimaniamo in hotel fino a mezzanotte e nell’attimo in cui la pioggia e il vento sembrano essersi calmati torniamo in camera. Dopo pochi minuti la situazione peggiora, si sente il rumore del vento, della pioggia e un rumore assordante di cose che si distruggono. Penso tra me e mè “per fortuna che ci siamo iscritti a
Dove Siamo nel Mondo, dovesse succedere qualcosa sanno dove trovarci…”
8 Agosto
La situazione sembra essere migliorata, i messicani sono già all’opera per sistemare tutto. L’uragano ha fatto dei bei danni ai pontili e ha sradicato i gazebo in legno sulla spiaggia.
Per oggi niente mare, ce ne stiamo tutto il giorno in piscina. La pioggia è cessata, il vento pure ed esce anche un pallido sole.
9 Agosto
Oggi è il giorno dedicato alla visita di Chichén Itzá, il misterioso sito archeologico Maya.
Partiamo in pullman dall’hotel verso le ore 8 dopo un’abbondante colazione.
Ci addentriamo nella foresta e atraversiamo villaggi Maya, sembra di essere in uno di quei documentari visti su Quark, una meraviglia indescrivibile.
La prima sosta la facciamo al Cenote Cabana Suytum.
Il Cenote è una grotta con acqua dolce. Quello in cui siamo noi è davero suggestivo, un buco in mezzo al prato svela un lago sotterraneo.
Entriamo in questo luogo molto suggestivo, una caverna con stalattiti e stalagmiti illuminata dal foro che si trova in alto, ci facciamo il bagno, l’acqua è molto fredda ma l’esperienza è unica. Una di quelle cose che ricorderemo per tutta la vita.
Dopo il bagno nel cenote ripartiamo in pullman e ci fermiamo a pranzo in una Hacienda.
Dopo esserci rifocillati ed aver assistito a danze messicane arriviamo a Chichén Itzá.
L’emozione è altissima, siamo nel più importante e misterioso sito archeologico Maya, patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Prima di entrare ci cospargiamo il corpo di repellente anti insetti, ci stiamo addentrando nella foresta e non vogliamo essere presi d’assalto dai mosquitos.
Di fronte al tempio di Kukulkan rimaniamo a bocca aperta, sembra un sogno, abbiamo di fronte a noi la famosa piramide Maya. Ci diamo un pizzicotto a vicenda, no non stiamo guardando la tv, non è Voyager, qui siamo proprio a Chichén Itzá.
Agli equinozi di primavera e d’autunno qui si verifica un incredibile effetto ottico. Al calare e al sorgere del sole gli angoli della piramide proiettano l’ombra di Kukulkan, il serpente piumato.
La guida ci spiega la storia della città, ci parla di sacerdoti, di sacrifici umani e di una società evolutissima e per questo misteriosa. Su una cosa ci rassicura, il 21 dicembre 2012 non ci sarà nessuna fine del Mondo, quella data indica la fine di un’era e l’inizio di una nuova.
Rientriamo nel Resort all’ora di cena, stanchi ma felicissimi di aver realizzato uno dei nostri sogni da viaggiatori!
Continua…