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Montefalco: cosa vedere nel borgo del Sagrantino

Andrea Petroni 04/01/2019

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Montefalco in Umbria è conosciuto in Italia e nel resto del mondo per il Sagrantino di Montefalco – il vino DOCG (denominazione di origine controllata e garantita) la cui produzione è consentita solo nel suo comune e in parte nei comuni limitrofi di Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Castel Ritaldi – e il Montefalco Rosso.
Montefalco però non è solo vino – peraltro buonissimo – è anche uno splendido borgo tutto da visitare a ritmo lento.
Io, Valentina e il nostro bassethound Gastone ci siamo stati qualche giorno fa prima di andare a Spello e ce ne siamo innamorati a tal punto da volerne parlare anche sul nostro blog di viaggi.
È un luogo che ti consigliamo vivamente di visitare magari insieme agli altri splendidi borghi dell’Umbria che si trovano nelle vicinanze come Spello, Bevagna, Corciano ma anche Spoleto.

MONTEFALCO, IN UMBRIA: COSA VEDERE

Montefalco: dove si trova

Iniziamo a inquadrarlo geograficamente. Montefalco dista circa 20 km da Spoleto e da Spello, circa 35 da Assisi e circa 50 km da Perugia.
La sua posizione geografica a 473 metri sul livello del mare – che permette al visitatore di ammirare dai suoi belvedere tutti i borghi adiacenti, il monte Subasio e addirittura gli Appennini – le è valsa l’appellativo di Ringhiera dell’Umbria.

Montefalco: un po’ di storia

Le origini di Montefalco si perdono nella notte dei tempi. Nel periodo romano era popolata da ville patrizie e nel medioevo prese il nome di Coccorone.
Il nome fu cambiato da Coccorone a Montefalco tra la fine del 1249 e gli inizi del 1250 per volere di Federico II di Svevia, il quale – visitando il luogo e notando il gran numero di falchi presenti – decise di cambiarlo in quello attuale.
Nel 1280 fu conquistata da Todi e proprio durante quel periodo iniziò la coltivazione delle uve del grechetto che si aggiunsero a quelle per il vino rosso, e furono costruite le chiese e il Palazzo Comunale.
Durante il XVI secolo fu sede dei rettori del ducato di Spoleto, ma tra la seconda metà del XIV e la prima metà del XV secolo passò in due riprese sotto la signoria dei Trinci di Foligno. Passò poi sotto lo Stato Papale, e fu governata da Niccolò Maurizi da Tolentino che riorganizzò l’amministrazione suddividendo il territorio in quattro quartieri. Da quel momento in poi Montefalco conobbe un periodo di benessere economico e  fu protagonista di un grosso fermento artistico e culturale che terminò nel 1527 quando fu saccheggiata dalle Bande Nere di Orazio Baglioni.
Montefalco prese il titolo di città nel 1848 per volere di Pio IX.

Cosa vedere a Montefalco, in Umbria

Percorrendo la Strada del Sagrantino, tra i vigneti da cui nasce l’uva dalla quale si producono i vini DOCG rinomati in tutto il mondo (Sagrantino di Montefalco, il Sagrantino di Montefalco Passito, e il Montefalco Rosso), arriverai a Porta San Francesco. Lì troverai un parcheggio gratuito dove potrai lasciare la tua automobile e iniziare la tua passeggiata in quello che non a caso è stato inserito nella lista dei Borghi Più Belli d’Italia.
Percorrendo Corso Goffredo Mameli ti ritroverai dopo poco sulla sinistra la Chiesa di San Francesco edificata tra il 1335 e il 1338, oggi Museo Civico, in cui potrai ammirare gli affreschi del Perugino (la Natività) e di Benozzo Gozzoli (Storie di San Francesco). Nella Pinacoteca che si trova accanto potrai ammirare opere di altri artisti umbri realizzate tra il Trecento e Settecento.
Proseguendo su Corso Mameli arriverai nel cuore di Montefalco, la scenografica Piazza del Comune.
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Nella piazza circondata da splendidi palazzi seicenteschi spicca il trecentesco Palazzo Comunale, la Chiesa di San Filippo Neri edificata nel XVIII secolo e oggi trasformata in teatro, e l’oratorio di Santa Maria in Piazza del XIII secolo. Bar e ristoranti ti accoglieranno per una sosta a base di prodotti tipici locali e perché no, anche solo per un buon bicchiere di vino Sagrantino di Montefalco da sorseggiare all’aperto ammirando la bellezza della Piazza del Comune.
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Tenendo sulla sinistra il Palazzo Comunale, e percorrendo Corso Mameli, incontrerai tante botteghe artigianali e qualche bella enoteca in cui assaggiare i vari vini DOCG locali e acquistare qualche bella bottiglia da riportarti a casa.
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Arriverai fino alla porta Sant’Agostino.
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Da qui in poi io ti consiglio di perderti nei vicoletti medievali e magari di visitare la chiesa di San’Agostino edificata nella seconda metà del Duecento con affreschi quattrocenteschi della scuola umbra, la chiesa di Santa Chiara della Croce, fatta costruire dalla Santa dove peraltro fu sepolta nel 1308, e il monastero agostiniano di Santa Chiara, del quale la Santa fu badessa nel 1291 (visitabile però solo su richiesta).
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A Montefalco troverai tante trattorie tipiche in cui degustare piatti della tradizione umbra, ma se sei fan di Giorgione (Giorgio Barchiesi), il conduttore delle trasmissione televisiva “Giorgione – Orto e Cucina” e gastronomo, devi assolutamente fermarti a mangiare al suo ristorante Giorgione alla via di mezzo che si trova in Via S.Chiara da Montefalco 52. Propone ogni giorno un menù fisso stagionale al prezzo di € 29 bevande escluse. La prenotazione è però obbligatoria.
Ora che sai cosa vedere a Montefalco, in Umbria, non ti resta che goderti tutta la bellezza rilassante di questo borgo.

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