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Diari di viaggio

Wedding Tour 2012: Il nostro ultimo giorno a New York

Andrea Petroni 12/11/2012

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Diari dei giorni precedenti a New York: primo, secondo e terzo giorno)

Dopo due settimane in giro per gli Stati Uniti in occasione del Wedding Tour 2012 questo è il nostro ultimo giorno in terra americana, domani ci trasferiremo in Messico.

Ci svegliamo alle 6:30, facciamo una colazione da campioni all’Hotel Casablanca, lasciamo i bagagli alla reception e alle 8:15 andiamo a prendere la metro per raggiungere il Ponte di Brooklyn.

Grazie a Ditour andremo alla scoperta del famoso e contraddittorio quartiere.

Ci troviamo alle 9 all’inizio del Ponte lato Manhattan, ad attenderci c’è Tommaso, un simpaticissimo e preparatissimo ragazzo italiano che ci farà di guida in questa passeggiata.

Finalmente stiamo per attraversare il Ponte di Brooklyn, visto migliaia di volte al cinema, in tv, sui pacchetti di chewingum, sui libri…

Il suo completamento risale al 1883 e fu per molto tempo il ponte sospeso più grande al Mondo.

Attraversa il fiume East River e collega l’isola di Manhattan a Brooklyn, ora quartieri della stessa città ma un tempo due distinte cittadine dello Stato di New York.

E’ una bellissima sensazione attraversalo ma ad essere sinceri non ci emoziona come il Golden Bridge di San Francisco – v. Wedding Tour 2012: il Diario del nostro Viaggio a San Francisco (seconda parte)

Non appena arrivati a Brooklyn rimaniamo incantati dalla vista che si gode su Manhattan, il consiglio che vi dò è quello di andarci sia di giorno che di notte, sono due panorami completamente diversi ma entrambi meravigliosi.

Arriviamo poi a Brooklyn Heights che si snoda lungo il litorale dell’East River. Si tratta di uno dei quartieri più lussuosi di New York in cui si respira un’atmosfera d’altri tempi.

Palazzi a mattoncini rossi, alcuni risalenti al 1800, antiche Chiese e viali alberati. A noi ha ricordato per un certo verso Londra.

Le vie di Brooklyn Heights hanno nomi di frutta e pare che questa cosa sia opera di una certa signora Middagh la quale, stanca di vedere vie intitolate a personaggi famosi, decise di cambiarle in un modo un pò originale.

Alle 12:15 arriviamo nel cuore di Brooklyn, il quartiere più popolare abitato in prevalenza dalla popolazione afro-americana.

Alle 13 ci aspetta la Messa Gospel alla “The Brooklyn Tabernacle”.

Più che una Chiesa sembra un teatro, meravigliosa e sfarzosa. Migliaia di persone si riuniscono in preghiera ogni settimana.

La Messa dura circa due ore ma noi assistiamo solo alla prima ora, quella dedicata ai canti.

Quando parte la band il coro gospel inizia a cantare e tutti intorno a noi si alzano in piedi.

Un’emozione indescrivibile pervade la sala, la commozione si impossessa di noi e cade qualche lacrimuccia.

La Messa Gospel è stata l’emozione più grande di questo viaggio, non perdetela per nulla al Mondo.

Alle 14 salutiamo Tommaso e gli altri ragazzi italiani che erano con noi e ci dirigiamo in metro al Pier 17.

 Lì c’è un grande negozio di Abercrombie & Fitch, ultimi acquisti americani. Io compro una bella felpa e Valentina un vestitino.

Ce ne andiamo poi  nella 9th Avenue dove al numero 420 c’è B&H, il regno di chi ama l’elettronica, l’informatica e la fotografia.

Un megastore molto particolare dove i dipendenti sono tutti di religione ebraica e con le peot, i lunghi ricci che cadono ai lati del volto.

Attenzione perchè è chiuso il venerdì pomeriggio e tutto il sabato, la domenica è aperto.

I prezzi sono bassissimi, noi compriamo due flash esterni per le nostre reflex digitali spendendo una sciocchezza.

Soddisfatti dei nostri acquisti passiamo di fronte all’Empire State Building

e torniamo a piedi all’Hotel Casablanca, prendiamo le valigie e ci trasferiamo al Library Hotel. Un elegantissimo hotel a due passi dalla Public Library di New York.

Facciamo un riposino e un mega aperitivo in hotel (gratis per gli ospiti).

Alle 20 usciamo per andare a cena, oggi siamo ospiti del Ristorante City Crab, fuori diluvia ma nessun taxi vuole accompagnarci, il tragitto è troppo breve!

Raggiungiamo il City Crab a piedi sotto una fitta pioggia coperti da un misero ombrellino.

Mangiamo ostriche, aragoste, salmone e gamberi e ce ne torniamo in hotel in metro, il nostro ultimo giorno a stelle e strisce volge al termine, domani ce ne andremo in Messico!

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