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Igiene in hotel: attento a queste cose!
di Andrea Petroni
Pubblicato il 2019-08-01
Io sono un po’ schizzinoso, lo ammetto, e non a torto. Quando soggiorno in hotel evito di toccare (o di entrare in contatto) con alcune cose senza prima pulirle o addirittura disinfettarle. Questa mia sorta di fobia che mi ha messo un po’ mia madre (pensa che al prima viaggio che feci a Praga da solo a 18 anni mi fece portare un disinfettante spray da spruzzare in bagno) è stata poi confermata da alcuni studiosi, e quando le ho lette ho tirato un bel sospiro di sollievo: “non sono poi così pazzo!”.
Non è questione di scarsa igiene dell’hotel, ma ci sono cose che per ovvi motivi non vengono pulite giornalmente come ad esempio l’interruttore della luce, il telecomando della tv e altre che vedremo insieme in questo post e che – se non hai anticorpi robusti – è meglio che tu ci faccia un po’ di attenzione.
IGIENE IN HOTEL: COSE A CUI FARE ATTENZIONE
La chiave della stanza
La prima cosa con cui si viene in contatto in un hotel è la chiave. Ci sono strutture che hanno ancora quei grossi e pesanti portachiavi che non entrano nemmeno in tasca e che ci vorrebbe uno zaino solo per loro per portarseli dietro. I portachiavi e molte schede magnetiche sono cose che non vengono lavate e che vengono passate di mano in mano tra ospiti e personale di servizio. D’altronde tu hai mai lavato il tuo portachiavi? Una volta entrato in stanza ci vuole una bella lavata di mani, magari con un gel disinfettante.
L’interruttore della luce
Dopo aver aperto la camera bisogna accendere la luce. Secondo Katie Kirsch dell’Università di Houston l’interruttore è uno dei posti più contaminati dai germi. O ci si lava le mani subito dopo o si accende con il gomito. A te la soluzione più comoda!
La coperta
Arrivi in hotel dopo un lungo viaggio e hai un fortissimo desiderio di distenderti sul letto. Togli subito la coperta perché – a differenza delle lenzuola e delle federe per i cuscini – questa non viene lavata giornalmente, ma forse nemmeno mensilmente. Diffida anche di quelle che si trovano negli armadi. Se sei un tipo freddoloso porta con te un pigiama più pesante e spegni l’aria condizionata.
Ti racconto un aneddoto simpatico che mi è capitato qualche anno fa. La prima volta che andai a Barcellona soggiornai in una pensioncina senza infamia e senza lode nel Barrio Gotico posta al primo piano di un vecchio palazzo. Sul letto c’era una coperta di lana marroncina chiara di quelle che vengono utilizzate nelle ambulanze. Ecco su quella coperta mi sono immaginato le peggio cose e nonostante il freddo invernale ho preferito dormire scoperto piuttosto che venirci in contatto.
Controlla sempre anche le lenzuola, se trovi qualche capello, pelo o macchia chiama subito la reception e pretendi il cambio.
I cuscini decorativi
Non parlo delle federe dei classici cuscini per dormire che vengono lavate giornalmente, ma dei cuscini che spesso si trovano come elemento decorativo sui letti degli hotel. Per questi vale lo stesso discorso delle coperte. Sono belli da vedere ma una volta che hai scattato la foto alla stanza per farla vedere ai tuoi amici toglili subito.
Il telecomando della tv
Sei sul letto bello rilassato e decidi di accendere la tv. Occhio al telecomando. Secondo il professore di microbiologia dell’università dell’Arizona – Charles Gerba – è uno degli oggetti più contaminati dai germi. Se proprio vuoi guardare la tv porta con te delle salviettine disinfettanti o un sacchetto trasparente da utilizzare come barriera.
Il divano e le poltrone
E che fai non provi la comodità del divano posto accanto al letto? Il divano è una di quelle cose che non si lavano e igienizzano spesso e in cui gli ospiti ci si siedono con gli stessi jeans in cui si sono seduti sugli scalini della National Gallery londinese, sui giardini di Central Park a New York, sulla metropolitana o sul treno, o peggio…nudi! Se proprio vuoi sedertici anche tu mettici sopra un asciugamano o evita di poggiartici in slip o in pigiama.
Stesso discorso vale per le poltrone.
I tappeti e la moquette
Quando vedi un bel tappeto in camera o la moquette che ancora resiste in certe situazioni evita di camminarci scalzo. Anche se vengono aspirati giornalmente non vengono però igienizzati a fondo. Basta usare le ciabatte e mettersi al riparo da germi. Io da allergico alla polvere porto sempre con me anche un antistaminico.
Il telefono
Un’altra di quelle cose in cui si annidano tanti germi a causa del fatto che la cornetta deve essere presa con la mano e portata addosso all’orecchio e accanto alla bocca. Se devi contattare la reception è meglio che tu ci vada a piedi.
Il pavimento del bagno, la maniglia e il lavandino
Capita spesso che i bagni vengano lavati con lo stesso straccio utilizzato per le camere adiacenti. Questo causa un bel giro di germi da una stanza all’altra. Porta con te le salviette antibatteriche e dai una passatina sulle superfici. Occhio anche alla maniglia della porta del bagno.
La maniglia della porta del bagno dei locali comuni
Questa è una cosa a cui mi hanno fatto riflettere le varie crociere MSC che ho fatto negli ultimi anni. Nei bagni comuni posti sui ponti accanto ai ristoranti o a i bar ci sono cartelli con la raccomandazione di utilizzare una salvietta per toccare le maniglie e aprire o chiudere le porte. Effettivamente le maniglie delle porte dei bagni in comune non sono molto igieniche. Si va in bagno, si scarica lo sciacquone e si apre la porta per poi andare a lavarsi le mani. Credo di aver detto tutto…
L’igiene in hotel dipende spesso anche dalla categoria della struttura, anche se ci sono alcune cose di cui ti ho parlato sopra che è praticamente impossibile da igienizzare a ogni cambio di ospiti anche negli alberghi più lussuosi. Quindi meglio fare attenzione e prima di prenotare leggere con attenzione le recensioni lasciate dagli ospiti precedenti. Comunque vivi con serenità l’esperienza in hotel, bisogna avere alcune accortezze ma senza esagerare perché tanto queste regole valgono ovunque. Sai ad esempio che la tastiera del pc è tra i luoghi in cui si annidano più germi? Stesso discorso vale per il tavolino reclinabile dell’aereo.
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immagine di copertina Steven Ungermann