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Montalcino: guida alla visita del fiabesco borgo del Brunello

di Redazione

Pubblicato il 2019-12-04

Diciamolo, chi non ha mai sentito parlare del Brunello di Montalcino? Lo splendido borgo toscano è rinomato per il vino, certo, ma non è la sola che lo caratterizza.

Collocato nella provincia di Siena, Montalcino si trova nella parte finale della Val d’Orcia, incastonato tra le bellissime colline toscane e circondato da mura medievali. Dista circa 15 km da San Quirico d’Orcia, 20 km da Bagno Vignoni, 30 km da Monticchiello e circa 40 km da Montepulciano.

Dal XVI secolo il borgo è rimasto pressoché identico a se stesso, con l’imponente castello che svetta e che accoglie il visitatore trascinandolo subito in un’atmosfera d’altri tempi. A proposito, proprio accanto al castello c’è un parcheggio comunale a pagamento con tariffa oraria in cui poter lasciare la tua automobile.

Tra le cose da vedere sicuramente una nota di merito va al panorama: tutt’attorno al borgo spiccano colline ricoperte di vegetazione lussureggiante.

Vediamo ora però quali sono le cose da vedere a Montalcino.

Montalcino cosa vedere: guida alla visita della capitale del Brunello

Il borgo medievale è ricco di sorprese e di piccoli angoli che contribuiscono ad aumentarne il valore a prescindere dai singoli luoghi da visitare. Il consiglio che posso darti innanzitutto? Concediti un paio d’ore per girare tra le piccole viuzze e lasciati sorprendere da quello che troverai dietro l’angolo, pronto a scattare belle foto, a sorseggiare un bicchiere di buon vino in una delle tante enoteche e deliziarti con salumi e formaggi locali come ad esempio il pecorino di Pienza.

Montalcino ci sono però dei luoghi imperdibili, vediamo quali sono.

Piazza del Popolo

montalcino val d orcia

Partiamo con il cuore pulsante del borgo medievale di Montalcino, la sua pizza principale. Realizzata attorno all’anno Mille livellando il fianco scosceso del monte, la piazza non ha mai più subito cambiamenti, tranne il nome. Quello attuale le fu affibbiato nel 1945.

Palazzo Vescovile

Si trova nel pieno del centro storico di Montalcino, precisamente all’incrocio tra Via Spagni e Via Cialdini. All’interno del palazzo sono ancora visbili una serie di salotti di rappresentanza pieni di affreschi, refettorio e la cappella interna. L’eleganza dell’edificio è data, tra le altre cose, dal suo cornicione in laterizio.

La Rocca di Montalcino

cosa vedere a montalcino la rocca

 

Il punto più alto della cittadina è la Rocca. Da qui si può ammirare il borgo e, ben oltre, tutte le colline attorno. Eretto nel 1361, sotto il dominio di Siena, anch’esso come la Piazza del Popolo non ha subito nessun tipo di cambiamento a livello architettonico nel tempo. La visuale che si gode dai bastioni è bellissimi e fa arrivare l’occhio fino al Monte Amiata e alle Crete senesi.

Il Duomo di Montalcino

COSA VEDERE MONTALCINO DUOMO

Montalcino ha anche un Duomo che è stato costruito nell’Ottocento. Caratterizzato dallo stile neoclassico, l’edificio si erge elegante nella sua semplicità ed è frutto del disegno di Agostino Fantastici.

Le Mura di Montalcino

Costruite nel 1100, le mura sono lunghe ben 4 km e corrono tutto intorno al borgo alternandosi con 13 torrioni e sei porte. Chiunque lo desideri può percorrerle interamente ammirando i merli rimasti del tutto integri dal momento della costruzione.

L’Abbazia di Sant’Animo

A soli 10 km di distanza da Montalcino – e precisamente in Località Sant’Antimo a Castelnuovo dell’Abate,  si trova l’Abbazia di Sant’Antimo che ti consiglio vivamente di visitare.

Si tratta di un monastero appartenente alla congregazione olivetana di San Benedetto ed è uno degli esempi più importanti ed emblematici dello stile romanico toscano.

Brunello di Montalcino: la storia di uno dei vini toscani più celebrati

Il borgo di Montalcino deve la sua ricchezza e la sua nomea al Brunello, vino classificato tra i migliori in Italia e tra i più apprezzati in tutto il mondo. Già nel XV secolo il borgo di era fatto notale per la pregevole qualità dei suoi vini. Il vin Brunello nasce nel 1888 da un’idea di Ferruccio Biondi Santi; l’uomo decise, per la prima volta, di eliminare i vitigni della tradizionale ricetta del Chianti utilizzando solamente la varietà Sangiovese. Come si beve il Brunello al massimo del suo potenziale? Deve essere invecchiato almeno cinque anni, due dei quali in una botte di quercia.

musica video: www.bensound.com

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