Jólabókaflód: il Natale in Islanda si passa in compagnia di un buon libro

natale in islanda

Ogni Paese ha la sua tradizione natalizia. Quella dell’Islanda oltre ad essere unica nel suo genere ha anche un nome piuttosto impronunciabile! Si scrive Jólabókaflód, parola che racchiude in sé l’usanza di regalare libri la sera della Viglia e trascorrere poi il Natale a leggerli, magari davanti al camino, sorseggiando una tisana o magari un bel bicchiere di vino, circondati dalle calde luci della stanza e mentre fuori cade la neve: pura magia.

Il Natale in Islanda, dunque, si trascorre in compagnia di un nuovo libro, la cui ricerca comincia già nel mese di settembre!

Paese che vai usanza che trovi: il Natale in Islanda

La traduzione italiana della parola islandese Jólabókaflód suona qualcosa come “alluvione, inondazione di libri natalizia”.

La tradizione affonda le sue radici non molto lontano. Risale alla Seconda Guerra Mondiale, quando le severe restrizioni economiche ridussero la quantità di doni importati in Islanda. Il Paese, però, godeva di limitazioni sulla carta meno gravose, per questo si cominciò a diffondere l’abitudine di regalare libri ad amici e parenti, compreso per il Natale.

Da allora, gli islandesi hanno mantenuto viva questa tradizione, portata avanti con grande perseveranza. Si tratta di un’usanza davvero unica nel suo genere, decisamente affascinante e poetica. Ha qualcosa che la rende quasi fiabesca e magica. Un libro è un oggetto che, benché ci si ostini a dire che goda di salute non proprio ottima, è invece ancora un simbolo forte di cultura, di trasmissione, di comunicazione, un simbolo ricco di valore e portatore di significati.

Infatti, guai a sostituirlo con un e-book! La tradizione dello Jólabókaflód contempla solo libri cartacei, non digitali. Gli islandesi amano le pagine da sfogliare, da annusare, in cui inserire il proprio segnalibro preferito e magari su cui sottolineare le proprie frasi del cuore o su cui lasciare une dedica, un pensiero.

La ricerca dei testi da regalare per il Natale in Islanda inizia diverso tempo prima. Infatti tra settembre e dicembre le case editrici sfornano le nuove pubblicazioni e inviano gratuitamente il catalogo ad ogni famiglia, il Bokatidindi. Tutti lo ricevono nella propria cassetta postale e possono così cominciare a pensare a quale libro regalare a ciascuna persona cara, ma anche a quale chiedere a loro volta in dono.

Islanda, libri e lettura

La passione per i libri degli abitanti della piccola isola nordica (che conta circa 300 mila abitanti) fa sì che l’Unesco abbia designato nel 2011 Reykjavik (la capitale) come Città della Letteratura, data l’abbondanza di ricchezze letterarie medievali. Si tratta di un patrimonio tra i più significativi e ricchi al mondo.

E non è tutto. L’Islanda ha un alto tasso di alfabetizzazione e alti tassi di lettura e commercio di libri. Basti pensare che ogni anno vengono pubblicati circa cinque libri ogni mille abitanti. Secondo la BBC l’Islanda “ha in percentuale più scrittori e libri pubblicati e letti di ogni altro paese al mondo. Un islandese su dieci pubblica un libro”.

Io questa tradizione la trovo così affascinante…e se anche noi replicassimo questa usanza? Non sarebbe mica male, ne gioveremmo un pò tutti!

A proposito, se hai intenzione di programmare un viaggio nella super affascinante isola dell’estremo nord leggi le nostre guide: