Trastevere: guida completa per visitare il Rione più caratteristico di Roma
Trastevere è uno dei quartiere più belli di Roma.
In inverno così come in estate mostra sempre un fascino irresistibile e un’atmosfera molto animata, fatta di locali, ristoranti, trattorie, vicoli, botteghe, mercatini. Il posto è molto suggestivo e affascinante, decisamente caratteristico. Un piccolo gioiello impossibile da non ammirare se ci si trova nella Capitale. È bello sia viverlo da turista che frequentarla più assiduamente, proprio perché vi si respira tutta l’autenticità della città, la sua storia illustre, il suo passato.
TRASTEVERE: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE PER VISITARE IL CARATTERISTICO QUARTIERE ROMANO
Un po’ di storia
Il nome del quartiere deriva dal latino trans Tiberim che significa al di là del Tevere. Il nucleo originario della città, infatti, si è sviluppato lungo la sponda opposta del fiume ed era inizialmente era abitato dalle classi sociali più povere di Roma.
Quando fu fondata Roma la zona apparteneva agli Etruschi di Veio, fu poi collegata alla neonata città grazie al Ponte Sublicio. In età repubblicana era abitata da pescatori, da marinai, e da immigrati siriani e di religione ebraica. Trastevere venne però considerata come parte integrante della città solo nel periodo dell’imperatore Augusto ma rimase fuori dalle mura cittadine fino a che non furono costruite le Mura Aureliane.
Nel Medioevo era caratterizzata da vicoli stretti e tortuosi circondati da umili abitazioni e da palazzetti signorili, e le strade lastricate si ebbero solo alla fine del Quattrocento per volere di Papa Sisto IV.
Gli attuali confini del Rione si ebbero però solo nel 1744 per volere di Papa Benedetto XIV e solo nel 1870 furono costruiti i muraglioni che hanno il compito di arginare le inondazioni del Tevere, che però cambiarono radicalmente l’aspetto caratteristico delle rive del fiume.
Non dimentichiamoci poi che proprio in questo quartiere, e precisamente in Via San Cosimato, nacque il grande Alberto Sordi.
Oggi Trastevere deve la sua fama soprattutto alla vita notturna, alla ricchezza di locali e ristoranti, ma anche di chiese, fontane, opere d’arte di valore. Fare una passeggiata tra i suoi vicoli è un piacere. Ci si imbatte a ogni passo in qualcosa di molto suggestivo.
Cosa vedere a Trastevere
Tante sono le cose da vedere a Trastevere.
Io ti consiglio di partire da Piazza Trilussa, che deve il nome alla statua der poeta de’ Roma. Questa piazza è un luogo di ritrovo per moltissimi giovani della Capitale e non solo. Le scalinate di sera sono piene di gioventù che chiacchiera, ride e scherza, e la piazza ospita spesso artisti di strada che allietano i loro pomeriggi e le loro serate.
Da Piazza Trilussa ti suggerisco di passare per Via del Moro, girare per Via della Pelliccia e svoltare a Vicolo del Cinque. Proprio in questo vicoletto, al numero civico 11/a, si trova un locale molto ma molto curioso: Rivendita Libri, Cioccolata e Vino. Una libreria-vineria-cioccolateria che serve liquori (cicchetti) dai nomi con esplicite allusioni sessuali, dentro dei bicchierini di cioccolata. Si beve e si mangia anche il bicchiere, il tutto condito dalle battute dei baristi e dalle risate delle persone che assistono a ogni bevuta!
Dopo questa breve sosta ti suggerisco di passare nella bellissima Piazza di Sant’Egidio dove ha sede il Museo di Roma in Trastevere in cui sono esposti dipinti di Roma dalla fine del XVIII secolo a tutto il XIX secolo, manichini con abiti antichi che rappresentano i vecchi mestieri, un presepe romano ambientato nel XVIII secolo e soprattutto i famosi acquerelli di “Roma sparita” di Ettore Roesler Franz.
Da lì poi, percorrendo Via della Paglia, ti ritroverai nella splendida piazza di Santa Maria in Trastevere con la basilica romanica del IV secolo che la fa da padrona. La basilica, con varie aggiunte e modifiche attuate nel corso dei secoli, ha nella facciata che si trova sopra al portico progettato nel 1702 da Carlo Fontana, un mosaico del XIII secolo che raffigura Maria che allatta Gesù. La Madonna si trova anche raffigurata nel mosaico realizzato in cima al campanile. Al suo interno spicca il soffitto in legno disegnato dal Domenichino, e il mosaico nell’abside la cui parte inferiore è opera di Pietro Cavallini (1291).
Prendendo via della Lungaretta sbucherai in Piazza Sidney Sonnino con la Basilica di San Crisogono, ma prima ti suggerisco di fare una sosta per scattare qualche bella foto al vicolo della torre.
San Crisogono è una delle chiese più antiche di Roma, originariamente costruita nel IV secolo e poi modificata nel corso dei secoli successivi. La cappella del SS. Sacramento è stata realizzata da Gian Lorenzo Bernini, ma è anche possibile visitare i resti dell’antica chiesa di epoca costantiniana accedendovi dalla sacrestia.
A sinistra della Basilica, verso il Lungotevere, troverai Piazza Giacchino Belli, che porta il nome del celebre poeta romanesco.
Attraversando Piazza Sonnino entrerai nel cuore della Trastevere non turistica, quella più vera. Dopo un po’ via della Lungara prenderà il nome di via della Lungarina e ti ritroverai in Piazza in Piscinula con la piccola ma graziosa chiesa di San Benedetto in Piscinula, dove peraltro è possibile visitare la cella che ospitò il monaco fondatore dell’ordine dei benedettini, e il Palazzo Mattei, uno dei pochi palazzetti medievali ancora presenti a Roma.
Sempre su questo lato di Trastevere ti consiglio però di visitare anche la Basilica di Santa Cecilia in Trastevere (in Piazza di Santa Cecilia n. 22), una delle chiese più affascinanti della città che custodisce al suo interno delle vere e proprie chicche sconosciute ai più: il Giudizio Universale del Cavallini realizzato nel 1293, e i resti di un complesso di edifici dell’antica Roma.
Non ti bastano queste cose? Allora segnati anche queste altre gemme nascoste:
- l’orto botanico che si estende fino al Gianicolo, con migliaia di piante provenienti da ogni parte del mondo e uno splendido giardino giapponese (ingresso in Largo Cristina di Svezia, 23A)
- l’Antica Farmacia di Santa Maria alla Scala (Piazza della Scala n.23)
- Villa Farnesina con gli affreschi di Raffaello Sanzio (Via della Lungara, 230).
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Vaga poi tra i vicoli che offrono ottimi spunti per scattare belle foto, e lasciati trasportare dall’atmosfera romana scanzonata che ancora si respira tra le sue stradine.
Come arrivare a Trastevere
A Trastevere ci si può arrivare in diversi modi utilizzando i mezzi pubblici. Ci sono innanzitutto la linea 3 e la linea 8 per quanto riguarda i tram. Ma è anche possibile fermarsi alla stazione Trastevere prendendo dalla stazione Termini il treno FL5. Il viaggio dura appena una ventina di minuti. I bus che vanno in direzione del quartiere sono invece 280 e H. Purtroppo però la fermata metro più vicina – per modo di dire – è Piramide, e da lì bisognerebbe prendere un altro mezzo di trasporto.
Ti sconsiglio di andarci in automobile, soprattutto nelle sere del fine settimana: trovare un parcheggio è un’utopia. Se proprio vuoi andarci con le quattro ruote fai prima un giro perlustrativo sulle due sponde del Tevere, altrimenti prova a vedere se c’è posto al Parking Via Giulia sul Lungotevere Tebaldi all’altezza del Ponte Mazzini, o dalle parti di Borgo Santo Spirito – vicino alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia e a San Pietro, ma lì poi dovrai farti una bella passeggiata a piedi per raggiungere Trastevere.
Il mezzo migliore per andarci? Lo scooter!
Dove mangiare e bere a Trastevere
Freni e Frizioni è uno dei locali di punta di Trastevere, frequentato ogni sera da tantissimi giovani, sia nel dopo cena che per fare aperitivo. Si trova in via Politeama 4/6, dietro Piazza Trilussa e deve il suo nome al fatto che anticamente era un’officina di biciclette di cui conserva ancora l’arredamento abbastanza retrò.
Se sei un appassionato di birra non perderti il piccolissimo pub Ma Che Siete Venuti A Fà in via Benedetta 25, lo riconoscerai perché troverai di fuori una folla di ragazzi con un bicchiere di birra in mano. Grosso assortimento e ottima qualità.
Tra i bar spicca anche il Bar San Calisto nella omonima piazza, adiacente a Piazza di Santa Maria in Trastevere, bar peraltro citato nella canzone di Carl Brave “Regina Coeli”.
Tantissimi sono poi i ristoranti, tutti dall’arredamento molto rustico e dal menu profondamente casereccio, dove poter gustare i piatti tipici romani. Cacio e pepe, carbonara, amatriciana, gricia, ma anche coda alla vaccinara e carciofi alla giudìa. Chi più ne ha più ne metta! Veri e propri punti di riferimento del settore sono Tonnarello, Impicetta, Checco er Carettiere.
Il primo si trova in Via della Paglia 1 e vale la lunga attesa che bisogna sempre fare per sedersi al tavolo. Non si può effettuare prenotazione e il locale è davvero gettonatissimo e molto frequentato. La fama conquistata negli anni lo precede. Il secondo si trova in via dei Fienaroli 7 ed è veramente per le buone forchette, visto che è famoso soprattutto per i suoi piatti di pasta particolarmente abbondanti. Checco si trova in Via Benedetta, 10, proprio alle spalle di Piazza Trilussa.
Ottimi anche Grazia e Graziella in Largo Fumasoni Biondi n.5, Antica Trattoria da Carlone in via della Luce n.5, Da Enzo al 29 in via dei Vascellari 19, Cajo e Gajo in Piazza San Calisto n.10, e La Gattabuia in Via del Porto n.1.
D’estate non perderti la grattachecca dalla Sora Mirella al Lungotevere degli Anguillara vicino al Ponte Cestio che porta all’Isola Tiberina, e il gelato da Otaleg in via di San Cosimato 14a.
Provare per credere.
Per organizzarti al meglio il tuo giro nella Capitale ti suggerisco di leggere anche le guide con itinerario: